PIAN DE
LE FEMENE – COL VISENTIN
Escursione lungo la dorsale del Col Visentin (Prealpi Bellunesi, Treviso)
Dati tecnici
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Data
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9 maggio 2021
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Punto di Partenza
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parcheggio a Pian de Le Femene (1131 m)
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Lunghezza
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17 km
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Tempo
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4.00
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Dislivello complessivo
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950 m
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Quota massima
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1762 m (Col
Visentin)
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Punti d’appoggio
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Rif. V Brigata Alpina (1762 m)
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Difficoltà
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E
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Segnaletica
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scarsa ma i sentieri sono ben tracciati
e visibili
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Percorso in sintesi: Pian de Le
Femene (1131 m) – Casere Frescon (1174 m) – Malga Cor (1306 m) – Forcella
Zoppei (1417 m) – Col Visentin (1762 m) – Forcella Zoppei – Malga Cor – Casere
Frescon – Pian de Le Femene.
Note tecniche e difficoltàIl percorso proposto si sviluppa su dorsale prealpina a quote di media montagna. Il dislivello, considerati tutti i saliscendi, è medio e sviluppato su un'ampia lunghezza del percorso. Ne deriva un pendenza media generale bassa.
Il percorso, con esposizione assente, alterna sentiero, carrareccia e strada asfaltata. La segnaletica è a volte scarsa, ma i tracciati del sentiero sono ben visibili.
Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico). Il percorso è adatto anche a chi non ha attitudini montanare, con la condizione di un discreto allenamento vista la comunque elevata lunghezza del percorso.
Col Visentin, caratteristiche
geografiche e note geologicheIl Col Visentin è la vetta più elevata
della catena prealpina Cesen – Visentin, che inizia dalle anse del Piave a
Segusino fino alla Sella di Fadalto. Dalla sua vetta, caratterizzata come le
altre vette prealpine da antenne radiofoniche, spazia un panorama a 360° sulle
Dolomiti, Prealpi Venete e pianura Padano-Veneta.
Dal punto di vista geografico e
morfologico, il Col Visentin è il punto più elevato di una lunga dorsale che
inizia dal Pian de Le Femene e termina a livello del Piave presso l’abitato di
Cadola a Ponte nelle Alpi. Il versante NO bellunese si presenta boscoso e con
creste e piccole vallate che digradano verso la valle del Piave, al contrario
il versante SE trevigiano si presenta molto scosceso e ripido, con piccole
pareti rocciose in prossimità della Val Lapisina.
Dal punto di vista geologico, la dorsale
del Col Visentin (come d’altronde gran parte delle Prealpi Trevigiane) è caratterizzata
da una successione rocciosa calcarea originatasi tra 200 e 120 milioni di anni
fa in un mare in progressivo approfondimento noto geologicamente come Bacino di
Belluno. La formazione geologica che caratterizza tutta l’area sommitale della
dorsale montuosa prende il nome di Maiolica (nota localmente come Biancone per
il colore bianco della roccia) e rappresenta il punto di massimo
approfondimento di quest’area marina. Questa formazione geologica, datata al
Cretaceo Inferiore, è un calcare micritico costituito da frammenti microscopici
di nannoplancton e si trovano spesso intervalli nodulari di selce. Il processo
orogenetico, iniziato nell’area circa 30 milioni di anni fa, ha generato
un’enorme piega (anticlinale) che oggi costituisce la struttura di tutta la
catena Cesen – Visentin.
Percorso
Il percorso inizia al Pian de Le Femene (1127 m), raggiungibile con una lunga strada
pendente ma troppo stretta che
parte dal paese di Revine. Da qui si prende il sentiero E7 / TV1 in direzione
est e già dopo pochi metri appaiono in vista le prime vette della dorsale e in
fondo la cima del Col Visentin. Se prosegue sul sentiero pianeggiante,
fiancheggiato a sud da un bel panorama sulla Pianura e il Monte Baldo (597 m),
fino alla casera Frescon (1174 m), dove si intercetta una strada sterrata
proveniente dalla stessa strada percorsa per raggiungere il Pian de Le Femene.
Superata la casera Frescon, si prosegue il
sentiero E7 verso la prima vetta della dorsale, Monte Cor (1322 m),
con una parte di sentiero un po’ ripido per poco più di 100 m di dislivello.
Dopo la salita, il sentiero costeggia pochi metri sotto le vette del Monte Cor
(1322 m) e del Col de Le Poiatte (1344 m) verso il Col Visentin fino a
raggiungere una strada asfaltata proveniente dalla strada che raggiunge il Col
Visentin da Longhere.
Si prosegue la strada (che poi diventa
sterrata) fino a raggiungere Malga Cor (1324 m), passando a fianco agli
allevamenti e giungendo ad un piccolo piano che apre la vista a est con il
Monte Pizzoc e il gruppo del Cavallo ancora innevato.
Si sale poi alla volta della prossima
vetta, Monte Pezza (1468 m), con la prima parte ripida dietro le Casere Sonego
Frare e poi più pianeggiante fino a raggiungerne la vetta. Da qui si apre un
nuovo panorama sulle Dolomiti, la Val Belluna, le Prealpi. Visibile, inoltre,
poco sotto a sud i ruderi delle Casere Pezzetta. Si scende poi dal Monte Pezza
fino ad una forcella e si risale nuovamente con un sentiero ripido al Monte
Agnellezze (1502 m), con a sud la vista su Vittorio Veneto e davanti il Col Visentin sempre più vicino. Si scende poi nuovamente a Forcella Zoppei (1417 m)
dove si incrocia la strada asfaltata.
Si procede infine con l'ampia carrareccia che giunge
fino alla vetta del Col Visentin con in rifugio V Art. Alpina (1763 m),
caratterizzata da tornanti e percorribile anche con la macchina. Volendo alcuni
tornanti possono anche essere tagliati con piccole deviazioni. Giunti in vetta
si apre il panorama su tutte le vette dell’Alpago e la Val Belluna. L’elevata
quota ha mantenuto ancora zona innevate nel versante nord creando un
bell’effetto di contrasto.
Per il ritorno è stato seguito a grandi
linee il percorso dell’andata, tranne per il tratto Forc. Zoppei – Malga Cor.
Qui si è deciso di proseguire per la strada asfaltata per evitare le salite
ripide di Monte Pezza e Monte Agnellezze, fino ad uno spiazzo (1260 m) in cui
si è preso un sentiero erboso che riporta fino a Malga Cor.
Considerazioni finali
Questa facile escursione sopra le dorsali
erbose prealpine permette senza troppo sforzi di avere un ottimo panorama sulle
Dolomiti e sulla pianura Padano-Veneta. Un ambiente molto particolare e unico
soprattutto da punto di vista del gran quantitativo di casere con i loro
caratteristici muri in pietra locale.
Galleria immagini
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| Pian de Le Femene (1127 m) |
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| Si inizia a salire per il sentiero TV1-E7 dal Pian de Le Femene |
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| Continuando a percorrere il sentiero in direzione del Col Visentin |
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| Alla nostra destra verso il basso la struttura allungata del Monte Baldo (597 m) |
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| Vista verso il Monte Civetta distante |
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| Continuiamo verso il Monte Cor (1322 m) |
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| Il sentiero E7 |
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| Superato il Monte Cor, si apre la vista verso le Dolomiti di Feltre |
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| Proseguendo il sentiero a fianco di Col de Le Poiatte in direzione del Col Visentin |
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| Una delle tante casere situate in queste zone di pascolo della dorsale montuosa |
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| La strada diventa asfaltata |
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| Una sbarra prima di raggiungere gli allevamenti |
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| Il versante a pascoli del Monte Pezza (1468 m) |
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| Gli allevamenti |
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| Verso il Pizzoc e il Monte Cavallo ancora innevato |
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| La Malga Cor con alle spalle il sentiero ripido che sale verso Monte Pezza |
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| La dorsale Pezza-Agnellezze e in lontananza la vetta del Col Visentin |
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| La Val Belluna e le Dolomiti Feltrine |
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| La dorsale appena percorsa mentre saliamo al Monte Pezza |
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| Un laghetto per i pascoli nei pressi di Monte Pezza, sullo sfondo la Pianura Veneta |
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| Dal Monte Pezza (1468 m) vista della Catena Cesen-Visentin delle Prealpi Bellunesi |
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| Le Dolomiti dal Monte Pezza |
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| Dolomiti Bellunesi e d'Oltrepiave dal Monte Pezza |
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| Vittorio Veneto dalla tratta di sentiero tra Monte Pezza e Monte Agnellezze |
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| La tratta lungo cresta che da Monte Pezza prosegue verso Monte Agnellezze (1502 m) |
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| Vista dell'ormai vicino Col Visentin dal Monte Agnellezze |
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| L'ampia carrareccia che porta alla vetta del Col Visentin |
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| Residui nevosi superata la quota di 1600 m |
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| Il Rif. V Brigata Alpina sulla cima del Col Visentin (1762 m) |
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| Dalla vetta verso la città di Belluno e le Dolomiti Bellunesi |
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| Il contrasto nevoso nei due versanti nella cresta del Nevegal |
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| Vista verso il Monte Pizzoc dall'altra parte della Val Lapisina |
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| La Val Belluna occidentale, sullo sfondo i Monti di Asiago |
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| Verso la pianura e il sistema delle Colline del Prosecco |
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| Particolare di un residuo nevoso lungo la strada |
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| Affioramento di Maiolica lungo la strada di discesa |
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| La strada di discesa verso Longhere |
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| Dalla strada di discesa verso il Pizzoc e parte del Massiccio del Cavallo |
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| Vista di Vittorio Veneto dalla strada di discesa |
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| Lo spiazzo dove abbiamo preso la ripida salita che riporta sulla dorsale a Malga Cor |
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