21-10-17 Cimon dei Furlani

  CIMON DEI FURLANI

Via normale al Cimon dei Furlani da Piancavallo, ultima tratta dell'Alta Via dei Rondoi

Dati tecnici

Data

17 ottobre 2021

Punto di Partenza

Piancavallo (1275 m)

Lunghezza

7,4 km

Tempo

3.00

Dislivello complessivo

900 m

Quota massima

2183 m (Cimon dei Furlani)

Punti d’appoggio

  • Piancavallo

Difficoltà

E - F

Segnaletica

scarsa in alcuni punti

 

Percorso in sintesi

  • Piancavallo (1275 m)
  • Bivio in Val Sughet (1750 m)
  • Cimon dei Furlani (2183 m)
  • Bivio in Val Sughet
  • Piancavallo



Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e cresta a quote di media montagna. Il dislivello è basso e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è alta.

Il percorso si sviluppa come come sentiero e traccia ripida lungo il versante est del Cimon dei Furlani. La prima parte è una traccia (spesso labile) in ambiente prima boschivo poi prativo, la seconda parte è prativa e rocciosa fortemente ripida con buona esposizione spesso presente da entrambi i lati della cresta.

La segnaletica è buona, ma i tracciati spesso si perdono, specialmente nel tratto iniziale di bosco.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico), mentre il grado di difficoltà alpinistica è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Cimon dei Furlani è la vetta più orientale del gruppo del Monte Cavallo e rappresenta l’ultima cima percorsa dall’Alta Via dei Rondoi. Il tratto percorso rappresenta infratti la discesa da questo lungo percorso in parte attrezzato che parte da Piancavallo e sale 5 delle cime del Gruppo del Monte Cavallo: Monte Tremol, Monte Colombera, Cimon della Palantina, Cima Manera, Cimon dei Furlani. Essendo la cima più orientale, domina in maniera impressionante l’altopiano di Piancavallo insieme al vicino Tremol.

Dal punto di vista geologico, è costituito dalle stesse unità carbonatiche cretaciche che compongono il gruppo del Monte Cavallo: il Calcare del Monte Cavallo e il Calcare del Cellina.

Percorso

La vetta da raggiungere è ben visibile dal parcheggio di Piancavallo da cui parte la salita (1275 m). superiamo l’abitato fino a prendere il sentiero che inizia dietro il palaghiaccio. Entriamo quindi nel bosco e saliamo cercando di non perdere l’esile traccia fino a quota 1500 m dove usciamo nella radura. Superiamo un sentiero in parte sassoso dal quale dominiamo da poco alto Piancavallo fino ad addentrarci nella Val Sughet. Questa valle è contornata dalle 5 cime dell’Alta Via dei Rondoi: Monte Tremol (2007m), Monte Colombera (2066 m), Cimon della Palantina (2190 m), Cima Manera (2251m), Cimon dei Furlani (2183 m).

A quota 1715 m ci ritroviamo in un bivio, proseguendo dritti risaliamo la Val Sughet fino a Forcella Palantina (1950 m), mentre per il Cimon dei Furlani giriamo a destra per risalire il ripido crinale erboso orientale, che in alcuni punti si presenta leggermente esposto. La salita è faticosa per il forte sviluppo verticale rispetto alla distanza e conduce in circa un’ora alla vetta.

Dalla cima è possibile ammirare i vicini Cima Manera (la vetta più elevata del gruppo), il vicino Monte Lastè (2247 m) e le verticali pareti sopra la Val Piccola. A nord si ammirano le Dolomiti Friulane oltre la Val Cellina, a nord-est l’altopiano del Pala Fontana (1637 m) con a distanza la Alpi Giulie.

Terminata la pausa in vetta, iniziamo a scendere visto l’arrivo incombente di nuvole a bassa quota. Dalle quali spuntano casualmente alcune delle nostre cime. Prestiamo sempre attenzione mentre scendiamo i ripidi versanti.

Considerazioni finali

Il Cimon dei Furlani, come del resto gran parte del gruppo del Monte Cavallo, rappresenta una vetta molto panoramica sulla pianura friulana, soprattutto per l’elevata altezza rispetto alla vicinanza alla pianura.

Salita da non sottovalutare, i versanti erbosi sono molto ripidi e nascondono precipizi rocciosi molto imponenti. Questa vetta, come le altre vette del massiccio del Cavallo, sono da salire solo con tempo stabile.

Galleria immagini

Il gruppo del Monte Cavallo dal parcheggio di Piancavallo, la vetta a destra è il Cimon dei Furlani (2183 m), obiettivo della camminata

A quota 1500 m iniziamo ad uscire dal bosco

Seguiamo il sentiero tra rocce ed erba in direzione della Val Sughet

Piancavallo vista dall'alto, con la pianura friulana alle spalle

Ci addentriamo nella Val Sughet, davanti la struttura imponente del Monte Tremol (2007 m) con dietro il Monte Colombera (2066 m)

Seguiamo la traccia di sentiero addentrandoci nella Val Sughet, davanti a noi il Cimon dei Furlani e la vetta principale del gruppo, Cima Manera (2251 m)

Al bivio della Val Sughet, quota 1715 m

Al bivio della Val Sughet

Dal bivio, raggiungiamo il crinale del Cimon dei Furlani, vista verso il Monte Resettum (2067 m)

Saliamo per la cresta verso il Cimon dei Furlani, cercando di fare attenzione agli strapiombi verso la Val Sughet

Il tratto ripido finale intorno ai 2000 m di quota

Inizia a formarsi qualche nuvola tra le vette del Cimon della Palantina (2190 m) e di Cima Manera

La vetta, vista verso NO con le vette maggiori di Cima Manera e Cima Lastè (2247 m)

Verso nord: il Monte Caulana in primo piano (2068 m), seguito dalla Val Cellina col lago di Barcis e in fondo le Prealpi Carniche

Il Pala Fontana (1637 m), sullo sfondo le Alpi Giulie

Croce di Vetta del Cimon dei Furlani

La parete di Cima Manera che cade verticale verso la Val Piccola per 400 m

Iniziamo a scendere mentre attorno si inizia a coprire di nuvole

Il Cimon della Palantina sbuca tra le nuvole

La traccia stretta nelle creste dove fare attenzione 

I ripidissimi pendi a cui è bene fare attenzione a non cadere


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