22-04-12 Col de Moi

  COL DE MOI - BIVACCO DEI LOFF

Dati tecnici

Data

12 aprile 2022

Punto di Partenza

Località Campo (880 m)

Lunghezza

6,7 km

Tempo

3.00

Dislivello complessivo

600 m (compresi saliscendi)

Quota massima

1358 m (Col de Moi)

Punti d’appoggio

  • Biv. dei Loff
  • Biv. Vallon Scuro

Difficoltà

E - F

Segnaletica

buona

 

Percorso in sintesi

  • Località Campo (880 m)
  • Forcella Bomboi (1122 m)
  • Bivacco dei Loff (1134 m)
  • Forcella Foran (1128 m)
  • Col de Moi (1358 m)
  • Forcella Foran
  • Casera Vallon Scuro (1200 m)
  • Forcella Bomboi
  • Località Campo


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e cime prealpine a quote di medio-bassa montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.

Il percorso si sviluppa principalmente come sentiero e strada forestale su bosco e prato e occasionalmente su roccette. La strada forestale su bosco interessa il versante bellunese dei monti, mentre prevale il sentiero nel versante ripido e prevalentemente roccioso-erboso trevigiano. Su questo versante in alcuni punti il sentiero può essere sconnesso o passare nei pressi di punti esposti dove fare attenzione. Ripida ma priva di difficoltà invece la salita al Col de Moi. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico), mentre il grado di difficoltà alpinistica è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

L’area montuosa compresa fra il Passo Praderadego (925 m) e il Passo San Boldo (702 m) è una delle aree più interessanti di tutta l’area delle Prealpi Trevigiane, nonostante le questi sensibilmente minori rispetto ai monti circostanti. Le vette principali situate nella zona sono da ovest il Col de Moi (1358 m), la Cima Vallon Scuro (1286 m), il Monte Schiaffet (1117 m), il Crodon del Gevero (1254 m) e il Monte Agnellezze (1185 m).

La morfologia di queste zone è molto più aspra, con versanti pendenti e pareti rocciose, rispetto ai massicci vicini del Cesen e Col Visentin, che tendono invece a versanti più dolci (si parla sempre del versante trevigiano). Tale zona è molto simile alla Valle San Liberale del Massiccio del Grappa. Ne deriva che i sentieri esposti a sud sono più acclivi e più esposti rispetto a quelli dei massicci vicini.

Dal punto di vista geologico, queste zone rispecchiano la composizione e la struttura del gruppo Cesen-Visentin di cui fanno parte. Si tratta di rocce calcaree del Giurassico – Cretaceo, con alla base il più massivo Calcare del Vajont, seguito dalle formazioni più stratificate del Rosso Amminitico e della Maiolica, questa presente in vetta al Col de Moi.

Percorso

Il percorso inizia al parcheggio Località Campo (880 m) raggiungibile con una stretta strada cementata che inizia a Passo San Boldo. Data la stagione (aprile), è bene fare attenzione alla presenza di ghiaccio in quanto è tutta una zona d’ombra questa. Ci incamminiamo seguendo la strada sterrata fino ad una casa sotto il Monte Agnellezze (1185 m). Superata la casa inizia il sentiero che in pochi metri giunge al Passo della Scaletta (905 m), dove si congiunge il sentiero proveniente da Cison di Valmarino. Da qua inizia la ripida salita lungo cresta tra alberi e roccette fino a superare il bosco intorno ai 1000 m di quota, dove diventano visibili due cime di questa area montuosa: Cima Vallon Scuro (1286 m) e Crodon del Gevero (1254 m), quest’ultima particolare per la sua parete sud. A 1045 m il sentiero smette di salire e inizia un traverso in leggera salita sotto il Monte Agnellezze, con ampi panorami a sud sopra Cison di Valmarino e la pianura trevigiana, mentre a ovest il Massiccio del Cesen momentaneamente annuvolato. In 20 min di cammino senza particolari salite si giunge al Bivacco dei Loff, incastonato in una parete di Rosso Amminitico sotto il Crodon del Gevero.

Proseguiamo il sentiero in leggera discesa sotto i versanti erbosi e rocciosi di queste cime, superando anche qualche piccolo boschetto. In questo tratto è bene fare attenzione a non sporsi sui precipizi e facendo attenzione a non scivolare, le pareti sotto di noi sono piuttosto verticali!. Si giunge dopo poco ad una selletta dove si distacca un sentiero che va verso sud, il Sentiero dell’Arco. Da questa selletta si apre la vista verso la vetta più alta da raggiungere, il Col de Moi (1358 m). Sotto i versanti della vetta piramidale, le pareti ripide dovute al Calcare del Vajont a carattere tipicamente massivo, mentre ancora più in basso i tornanti della strada che da Valmareno portano al Passo Praderadego. Senza grosse salite si arriva a Forcella Foran (1128 m) con la presenza di un tavolo.

Gli ultimi di 200 metri sono senza difficoltà, se non faticosi per la salita costante. Saliamo tenendoci alle spalle la Cima Vallon Scuro. Giunti in cima al Col de Moi (croce di vetta e libro), il panorama è a 360 gradi con Massiccio del Cesen, Val Belluna e Dolomiti. Mentre scendiamo costeggiamo il bosco nel versante nord, dove se si è soli si incontrano caprioli.

Ritorno a Forcella Foran e risalgo per l’ampia mulattiera che gira Cima Vallon Scuro per i boschi del versante settentrionale lasciando alle spalle il Col de Moi. In alcune aree è possibile osservare neve tardiva primaverile, tra cui molta presso Casera Vallon Scuro (1200 m). Proseguendo ancora il sentiero ci si innesta alla forcella tra Crodon del Gevero e Monte Agnellezze al sentiero di andata e da lì si riscende fino al punto di partenza.

Considerazioni finali

Questa escursione è ottima per la stagione primaverile o tardo invernale. In questa stagione (almeno fino a maggio) il rischio zecche è minimo e la copertura nevosa non è proibitiva. Inoltre, tali zone sono sconsigliate da frequentare d’estate a causa delle comunque alte temperature.

Queste cime sono inoltre molto particolari da salire, e godono dell’ottimo punto d’appoggio del Bivacco dei Loff, una struttura molto caratteristica che si comporta come un balcone verso la pianura.

Come si diceva all’inizio, questa zona è morfologicamente più aspra rispetto ad altre zone delle Prealpi Trevigiane, ne derivano quindi sentieri più stretti, ripidi ed esposti, a cui fare attenzione per evitare pericolose scivolate. La distanza e il dislivello è molto contenuto.

Galleria immagini

Il Monte Agnellezze (1185 m) dal parcheggio di Località Campo

La vallata trevigiana dal sentiero che sale dal Passo della Scaletta

Cima Vallon Scuro (1286 m) e Crodon del Gevero (1254 m) dal sentiero che sale

A quota 1080 m (bandiera) il sentiero costeggia il versante trevigiano

La cresta aspra del Monte Schiaffet (1117 m) che da Cima Vallon Scuro scende fino a Cison di Valmarino

Il Bivacco dei Loff, 1134 m

La parete meridionale del Crodon del Gevero

Monte Agnellezze, coi ripidi e rocciosi versanti del trevigiano

Monte Schiaffet

Vista verso la pianura

Cima Vallon Scuro

Il sentiero dell'Arco che percorre la stretta e aerea cresta del Monte Schiaffet

Col de Moi (1358 m)

Col de Moi

I tornanti della strada del Passo Praderadego che sale da Valmareno, sullo sfondo il massiccio del Cesen

Forcella Foran, 1128 m

Col de Moi dalla Forcella Foran

Cima Vallon Scuro e Col Visentin (1762 m) dal sentiero che sale al Col de Moi

Massiccio del Cesen dal Col de Moi

Vista verso la Val Belluna e le Dolomiti Bellunesi

Croce di vetta del Col de Moi

Il sentiero TV7 che taglia a nord la cima del Col de Moi


Il Col de Moi dal sentiero che risale verso Casera Vallon Scuro

Chiazze di neve primaverile nei versanti settentrionali di Cima Vallon Scuro

Largo sentiero con chiazze ni neve laterale

Casera Vallon Scuro, 1200 m

Rientro a Località Campo


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