MONTI SOLAROLI - CIMA GRAPPA
Dati tecnici
Data | 15 maggio 2022 |
Punto di Partenza | parcheggio lago Val delle Mure (1310 m) |
Lunghezza | 17 km |
Tempo | 3.00 |
Dislivello complessivo | 900 m (compresi saliscendi) |
Quota massima | 1775 m (Cima Grappa) |
Punti d’appoggio | - agriturismo Cason del Sol
- Rifugio Bassano
- Bivacco Val Vecia
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Difficoltà | E
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Segnaletica | buona |
Percorso in sintesi:
- Val delle Mure
- Agriturismo Cason del Sol (1270 m)
- Casera Domador (1205 m)
- Malga Salaroli (1470 m)
- Forcella Valderoa (1477 m)
- Monte Solarolo (1666 m)
- Col dell'Orso (1677 m)
- Monte Casonet (1614 m)
- Croce dei Lebi (1526 m)
- Cima Grappa (1775 m)
- Rif. Bassano (1748 m)
- Malga Val Vecia (1530 m)
- Pian de la Bala (1380 m)
- Val delle Mure
Note tecniche e difficoltà
Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste prealpine a quote di media montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una elevata lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.
Il percorso si sviluppa principalmente come sentiero e carrareccia su prato e occasionalmente bosco. Il tratto in cresta nei Solaroli presenta improvvisi e profondi inghiottitoi a poca distanza dal sentiero scavati durante la guerra a cui fare attenzione. La segnaletica è buona.
Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico)
Introduzione geografica e cenni geologici
Il massiccio del Grappa è noto
in tutta Italia per il suo ruolo durante la Grande Guerra del
1915-18. Dopo la rotta di Caporetto, le linee austro-tedesche sono penetrate
nel territorio italiano fino al Piave e proprio su questo massiccio si sono
svolti molti dei numerosi combattimenti di posizione allo scopo di frenare l'avanzata nemica verso il territorio italiano. Testimoni di questi eventi sono proprio le numerose trincee e ritrovamenti di frammenti bellici (bombe, granate, gavette, ecc.) che su questi monti.
La catena dei Solaroli, percorsa in lungo
da queste trincee, è la cresta del massiccio più elevata e si eleva da Cima
Grappa in direzione NE. I pendii sono erbosi e boscosi nel versante SE della
Val delle Mure, mentre precipita ripida e rocciosa nel versante NO.
Dal punto di vista geologico, affiorano i
calcari mesozoici tipici del Massiccio del Grappa. Tra questi si notano
chiaramente in successione i Calcari del Vajont, il Rosso Ammonitico e la
Maiolica.
Percorso
Iniziamo il percorso in Val delle Mure da
una piazzola di parcheggio per la macchina vicino al Laghetto di Val delle
Mure, dove dalla strada asfaltata proveniente dal Monte Tomba si diparte una
strada forestale a destra, proprio alla base di Monti Solaroli che passeremo.
Iniziamo a percorre questa strada forestale in leggera discesa scendendo
passando per Malga Cason del Sol (1270 m), Casera Col dell’Orso (1264 m) fino a
Casera Domador (1205 m). Nella discesa, alla nostra destra abbiamo il Monte Meatte (1598 m).
A Casera Domador prendiamo la strada che
sale a sinistra, che diversi tornanti più in alto esce dal bosco e mostra i
primi panorami verso le altre vette del massiccio del Grappa e il lontano
massiccio del Cesen. La strada è sterrata fino alle stalle di Malga Salaroli
(1470 m), poi diventa uno stretto sentiero scavato nel manto erboso. In questi
punti è possibile osservare sulle rocce calcaree tracce fossili di ammoniti.
Con la quota inoltre, superiamo l’ostacolo visivo del boscoso Monte Spinoncia
(1296 m) e vediamo il caratteristico corso intrecciato del fiume Piave.
Seguiamo il sentiero arrivando a Forcella Valderoa (1477 m), che separa la cresta dei Solaroli dalla cima isolata del
Monte Valderoa (1575 m). Dalla parte opposta la continuazione della catena fino
a Monte Fontana Secca (1608 m). Risaliamo quindi a sinistra (seguendo il
tracciato di una parte dell’Alta Via n° 8, o degli Eroi) il ripido pendio erboso/ghiaioso fino a raggiungere la
prima vetta, il Monte Solarolo (1666 m). Il panorama si apre quindi a nord con
la vista verso le Dolomiti e a ovest con le vette dell’Altopiano di Asiago.
Notevole è anche la vista del ripido versante roccioso NO di questa catena che precipita verso Val di Seren.
Come si nota inoltre il sentiero passa a fianco agli interventi militari
durante la Grande Guerra, che hanno scavato la montagna creando trincee,
gallerie e ingrottamenti. Alcuni di questi possono presentarsi all’improvviso a
pochi centimetri dalla traccia del sentiero, quindi è importante stare
all’occhio quando si percorre questa zona. La roccia predominante qui è la
Maiolica, intervallato da noduli di selce.
Proseguiamo la cresta e a breve
raggiungiamo una seconda vetta (1670 m) e proseguiamo in direzione del vicino
Col dell’Orso con sullo sfondo Cima Grappa che si è improvvisamente annuvolata
facendo presagire un cambio meteorologico. Scavalliamo Col dell’Orso (1677 m) e
quindi arriviamo all’ultima vetta dei Solaroli, Monte Casonet (1614 m),
passando a fianco ad affioramenti di Rosso Ammonitico. Particolarità: questi
affioramenti appaiono molto simili ai Libri di San Daniele visitati a Erto il
23/10/2021, si tratta in effetti della stessa formazione geologica. Nelle
creste più basse opposte in direzione NO (Monte Prassolan, 1482 m), se vedono
ancora gli effetti della tempesta Vaia di fine ottobre 2018.
Scendiamo quindi in maniera decisa sempre
seguendo il crinale (anche qui vediamo gallerie scavate durante la guerra,
stavolta nei calcari massicci della Formazione del Vajont). Entriamo in zone in
parte boscose, alla nostra sinistra la Val delle Mure che confluisce al Pian de la Bala, per poi precipitare in basso con la Valle di San Liberale.
Dall’altra parte della Valle delle Mure, il Monte Meatte e il Monte Boccaor (1532 m) a destra più in basso, sul quale giunge la via ferrata Sass Brusai.
Arriviamo quindi alla forcella Croce dei
Lebi (1526 m) e, optato che il tempo rimane stabile, decidiamo di proseguire la
camminata salendo a Cima Grappa. Superiamo un tratto di sentiero e quindi
arriviamo alla strada (che affianca affioramenti di Rosso Ammonitico) fino a
raggiungere il grande parcheggio di Rifugio Bassano (1748 m). Saliamo quindi al
Sacrario Militare (camminando in tenuta da escursione in mezzo a gente vestita
da città!), e oltre ad ammirare questo luogo di memoria, ci godiamo il grande panorama.
Per la discesa, prendiamo lo stretto
sentiero che dal piazzale scende alla Malga Val Vecia (1530 m) e da qua la
strada che arriva al Pian de La Bala (1380 m) intercettando la strada asfaltata
passando a fianco ai ruderi di Cason Val de Melin (1455 m). Arrivati al Pian de La Bala (1380 m), proprio vicino alle pareti di Monte Boccaor, prendiamo la
strada asfaltata che in mezzora arriva al laghetto dove abbiamo parcheggiata la
macchina.
Considerazioni finali
La camminata lungo la catena dei Solaroli
è sicuramente la più suggestiva escursione al massiccio del Grappa, non solo
per il lato paesaggistico, ma soprattutto per quello storico. Migliaia di
ragazzi sono morti in questi luoghi tra il 1917 e il 1918 per le loro patrie.
Non a caso, l’AV8 che in parte si percorre prende proprio il suo nome, ovvero Alta Via degli Eroi.
Galleria immagini
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| I Monti Solaroli dal parcheggio in Val delle Mure |
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| Dal parcheggio (con il lago), vista verso l'alta Val delle Mure e Cima Grappa (1775 m) |
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| Arriviamo presso Cason del Sol in leggera discesa, 1270 m |
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| Agriturismo Cason del Sol |
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| La cresta NE del Monte Meatte, dove passa la strada di andata percorsa dalla macchina |
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| Casera Col dell'Orso (1265 m), adibita a bivacco |
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| Casera Domador (1205 m) |
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| Prendiamo la strada che sale ripida a sinistra |
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| I prati dei versanti SE dei Monti Solaroli |
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| Vista verso il Monte Cesen (1570 m) |
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| Le propaggini orientali del Massiccio del Grappa dalla Malga Salaroli |
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| Ammonite fossile nella Maiolica presso Malga Salaroli |
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| Altro esempio di Ammonite fossile |
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| La pianura e il corso del Piave |
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| Il sentiero nel prato che raggiunge Forcella Valderoa, alle spalle Cima Grappa |
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| Forcella Valderoa (1477 m), davanti il Monte Fontana Secca (1608 m) |
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| Raggiunto il crinale dei Solaroli, si vedono gli strapiombi del versante NO, sullo sfondo le Vette Feltrine e le Dolomiti |
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| La valle di Seren, sullo sfondo la Valsugana e il massiccio dei Sette Comuni |
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| Superata la ripida salita che conduce al crinale, prendiamo il tracciato dell'AV8 che segue tutta la cresta dal Monte Tomatico (1595 m) |
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| Seguiamo il crinale dei Solaroli |
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| Vetta del Monte Solarolo (1666 m) |
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| Uno dei tanti inghiottitoi presenti accanto al sentiero |
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| Val di Seren |
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| Lungo il sentiero affiora la Maiolica (Cretaceo Inferiore) |
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| Vetta di Col dell'Orso, 1677 m |
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| La cresta percorsa da Col dell'Orso |
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| Il settore occidentale del Massiccio del Grappa |
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| La Cima Grappa è annuvolata, rischio pioggia |
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| La cresta dei Solaroli percorsa |
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| Scendendo dal Col dell'Orso verso Monte Casonet |
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| "Libri di San Daniele" nel massiccio del Grappa, si tratta della stessa formazione geologica del noto sito visto a Vajont, il Rosso Ammonitico |
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| Monte Casonet, 1614 m |
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| Val di Seren, si vedono ancora gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia nel 2018 |
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| Si scende da Monte Casonet |
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| Grotta di guerra |
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| Ci abbassiamo entrando in un'area parzialmente boscosa |
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| Monte Meatte (1598 m) e Monte Boccaor (1532 m) di fronte |
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| Il Pian de la Bala, oltre precipita verso Valle San Liberale |
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| Ci avviciniamo a Cima Grappa annuvolata |
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| Pian de la Bala e pianura |
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| Dalla Croce dei Lebi verso Monte Meatte |
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| Risaliamo il sentiero verso Cima Grappa, sotto affioramenti di Rosso Ammonitico |
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| Affioramenti di Rosso Ammonitico |
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| Piazzale a Cima Grappa e rifugio Bassano, 1748 m |
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| Saliamo la scalinata verso la vetta |
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| Settore occidentale del massiccio |
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| Oltre l'altopiano occidentale, il massiccio di Asiago |
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| L'ossario a Cima Grappa |
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| Dalla cima |
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| Ossario di Cima Grappa |
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| Vista verso la pianura |
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| Vista verso il vicentino |
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| La famosa scalinata dell'Ossario del Monte Grappa |
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| Scendiamo per il CAI 151 verso Malga Val Vecia e dentro Val delle Mure |
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| Vista da Malga Val Vecia |
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| Scendiamo per la strada cementata lungo i ruderi di Pian de la Bala |
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| In discesa al Pian de la Bala |
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| Al Pian de la Bala |
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| Al Pian de la Bala (1380 m), di fronte il Monte Boccaor, sul cui aspro versante sud si sviluppa la via ferrata Sass Brusai |
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