22-06-19 Rif. Caltena

RIF. FONTEGHI - RIF. CALTENA

Dati tecnici

Data	19 giugno 2022
Punto di Partenza	Rifugio Fonteghi (1100 m)
Lunghezza	11,6 km
Tempo	2.30
Dislivello complessivo	480 m (compresi saliscendi)
Quota massima	1265 m (Rif. Caltena)
Punti d’appoggio	Rifugio Fonteghi Rifugio Caltena
Difficoltà	T
Segnaletica	buona

Percorso in sintesi:

Rifugio Fonteghi (1100 m)
Case Agaon (1130 m)
Ponte Tibetano (1050 m)
Case Ineri (1170 m)
Case Caltene (1240)
Rifugio Caltena (1265 m)
Case Caltene
Case Ineri
Ponte Tibetano
Case Agaon
Rifugio Fonteghi

Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante montuoso a quote di media montagna. Il dislivello è basso e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso si sviluppa principalmente come carrareccia, strada asfaltata e occasionalmente sentiero su bosco e prato. Il ponte tibetano, alto 30 m sopra il torrente Noana, è di recente costruzione e molto stabile. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è T (Turistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il percorso effettuato si svolge nella conca di Fiera di Primiero, nella porzione medio bassa della lunga Val Noana che inizia ad Imer e termina al Rif. Bruno Boz sotto il gruppo del Cimonega. La prima parte della valle è incisa su un canyon dove passa la stretta strada percorsa in macchina che raggiunge il Rif. Fonteghi.

La zona è molto interessante dal punto di vista geologico. Tale valle è attraversata dalla linea di sovrascorrimento neo-alpina della Valsugana, dove le successioni permo-triassiche dolomitiche, con relativo basamento metamorfico si accavallano sopra quelle cretaciche che costituiscono le Vette Feltrine. Nella prima parte del percorso sono presenti formazioni giurassico-cretaciche tipiche delle Dolomiti Bellunesi (Maiolica, Rosso Ammonitico).

Percorso

Iniziamo a camminare dal Rif. Fonteghi (1100 m) lungo la strada asfaltata attraversando subito un ponte sopra una profonda gola scavata nella roccia. L’azione levigatrice dell’acqua rende questi affioramenti di Rosso Ammonitico (Giurassico Superiore) molto suggestivi. Si procede quindi in leggera salita sempre lungo la strada fino ad un gruppo di abitazioni (Case Agaon, 1130 m), le Vette Feltrine, parzialmente coperte dalle nuvole, creano un muro montuoso a sud.

Dalle case Agaon prendiamo il sentiero (comunque largo) che inizia a scendere verso il Ponte Tibetano). La discesa è leggermente ripida a fianco di affioramenti di Maiolica prima e poi Rosso Ammonitico.

A quota 1050 m giungiamo al Ponte Tibetano che attraversa il torrente Noana sotto le pareti laterali costituite da calcari massicci giurassici. Il ponte è recente e sostenuto da spessi cavi in acciaio, quindi molto stabile, e attraversa il torrente a circa 35 m di altezza.

Superato il ponte, iniziamo a salire per l’ampio sentiero per il bosco fino alla radura a quota 1180 m presso le Case Ineri. Il sentiero diventa quindi strada asfaltata e attraverso prati e fienili giungiamo fino al Rif. Caltena (1265 m) situato sotto le pareti di Cimon della Fradusta (1867 m).

Il ritorno è avvenuto per la stessa via dell’andata.

Considerazioni finali

Percorso molto semplice e adatto a tutti, che offre in particolare l’esperienza adrenalinica dell’attraversamento del ponte tibetano, molto sicuro e di recente costruzione.

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