GIRO DI PIZ CASSANA
Dati tecnici
Data | 2 luglio 2022 |
Punto di Partenza | Ponte Calcheira (1880 m) |
Lunghezza | 13,3 km |
Tempo | 6.00 |
Dislivello complessivo | 1100 m |
Quota massima | 2896 m (Bocca Alta del Saliente) |
Punti d’appoggio | |
Difficoltà | EE - F+
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Segnaletica
| molto scarsa in alcuni punti |
Percorso in sintesi:
- Ponte Calcheira (1880 m)
- Bocca Alta del Saliente (2896 m)
- Passo di Cassana (2680 m)
- Rifugio Cassana (2600 m)
- Ponte Calcheira
Note tecniche e difficoltà
Il percorso proposto si sviluppa su versante e crinale montuoso a quote di medio-alta montagna. Il dislivello è elevato e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.
Il percorso si sviluppa come sentiero, traccia e localmente carrareccia in pendii prativi e ghiaioni. Nella salita, a quota 2400 m, vi è un tratto ripido e detritico a moderata esposizione dove fare un po' di attenzione. La discesa dal versante svizzero dalla Bocchetta Alta del Saliente è su ripido e insidioso ghiaione. In questo tratto non vi è un vero e proprio sentiero e in molto punti è necessario cercare il punto più stabile di discesa. La segnaletica è molto scarsa in alcuni punti.
Il grado di difficoltà escursionistica è EE (Escursionisti Esperti), mentre il grado di difficoltà alpinistico è F+ (Facile più).
Introduzione geografica e cenni geologici
Le Alpi di Livigno sono una sottosezione
delle Alpi Retiche Occidentali e hanno quote tendenzialmente intorno ai 3000 m. A seconda
delle loro composizione geologica, la morfologia è molto variabile: tende ad
essere arrotondata in caso di rocce metamorfiche, mentre aspra in caso di rocce
calcareo-dolomitiche. Il giro presentato segue una delle creste situate a ovest
di Livigno, lungo il confine Italia-Svizzera. In particolare si fa il giro
attorno alla vetta di Piz Cassana (3007 m), una vetta proprio dalle
caratteristiche dolomitiche.
Come già detto, la composizione geologica condiziona fortemente la
morfologia di questi monti. In quest’area possiamo infatti trovare le varie
falde austroalpine con basamento metamorfico e successione sedimentaria
impilarsi l’una sull’altra. In particolare, il sistema Ortles-Quattervals
(Austroalpino superiore) che scavalla il sistema Languard-Tonale. La
complessità geologica quindi permette di osservare durante il percorso una
forte varietà di rocce differenti (filladi, arenarie e peliti, calcari e
dolomie).
Percorso
Iniziamo a salire da Ponte Calcheira (1880
m), situato all’inizio del Val Federa, questa è una valle laterale della conca
di Livigno. Superiamo il torrente e seguiamo il sentiero 175 prima per bosco e
poi per prati attorno a delle casere. Nei primi tratti alterniamo sentiero a
strada asfaltata tra le villeggiature, fino a quota 1950 m, dove abbandoniamo
il sentiero 175 per il 173 per prati e alberi in direzione delle bastionate rocciose meridionali del Piz Cassana. Mentre ci eleviamo, si apre alle nostre
spalle la vista verso la conca di Livigno e il Passo Eira (2210 m), mentre
oltre la Val Federa la cresta larga dove si sviluppano gli impianti sciistici.
A quota 2300 m siamo fuori dagli alberi e iniziamo a costeggiare alla base le
pareti del Piz Cassana. In quest’area domina la successione sedimentaria della
falda Ortles-Quattervals a carattere dolomitico che costituisce le pareti di
Piz Cassana, del Corna dei Cavalli (2990 m) e del Motto (2712 m), alle spalle
invece, oltre le Alpi di Livigno, inizia ad emergere il gruppo dello Stelvio.
A 2400 m la salita si fa molto ripida e bisogna superare un punto
leggermente esposto per girare il costone ed entrare quindi in un vallone d’alta quota (attenzione, qui facile perdere la traccia). Man mano che si sale
la vegetazione diventa più rada, fino a quasi scomparire del tutto sopra i 2700
m, dove domina il bianco calcare. La salita procede a brevi strappi ripidi
alternati a momenti più pianeggianti in cui il versante spiana. A 2812 m ci
troviamo nei pressi di un laghetto d’alta quota (Lago del Saliente) che
alimenta il torrente della valle. A seguito del lago, inizia l’ultima faticosa salita per detrito calcareo fino alla Bocca del Saliente (2896 m) al confine
con la Svizzera. Questa forcella divide il Piz Cassana da Punta Cassana (3070 m). Dalla forcella si apre il panorama sui monti svizzeri dell’Engadina e sul
Massiccio del Bernina (4050 m), mentre alle spalle è ormai ben visibile tutto
il gruppo dello Stelvio.
Scendiamo quindi per il ripido versante svizzero seguendo una traccia segnata come scialpinistica facendo attenzione alla
forte instabilità delle rocce e dei detriti, per poi portarci alla base delle
pareti dolomitiche del Piz Cassana, fortemente segnate dallo stress tettonico e piegate. Su queste pareti è stato possibile ammirare i camosci. Terminate le
pareti, il sentiero continua per portarci sul filo del crinale ora abbastanza
largo. Qui assistiamo a interessanti cambi di colorazione del substrato, ciò è
dovuto al passaggio dalla falda Ortles-Quattervals all’Unità Languard.
Scendiamo quindi verso il Passo Cassana (2680 m), dove prendiamo il sentiero 172 che scende al Rif. Cassana (2600 m).
Dal rifugio scendiamo il largo sentiero
che scende verso la Val Federa fino a innestarsi nella strada sterrata di
fondovalle a quota 2070 m. Lungo il percorso è possibile ammirare le
successioni e gli affioramenti sedimentari dell’Unità Languard, come le
arenarie del Verruccano (Permiano), la Dolomia del Wetterstein e altre arenarie variegate (Triassico Medio).
Scendiamo per la Val Federia, ammirando a
NO la cresta di Piz Cassana che abbiamo appena aggirato. A quota 2030 m
prendiamo il sentiero a destra che scende lungo il torrente, con vicini
affioramenti dei micascisti del basamento cristallino del Languard. Percorriamo
lungo il torrente fino a raggiungere nuovamente Ponte Calcheira.
Considerazioni finali
Il giro lungo permette una visione panoramica dei vari settori delle Alpi di Livigno, aiutato anche dalla giornata completamente spoglia dalle nuvole trovata. Il giro è complesso e riservato comunque ad escursionisti esperti che si adattano alla quota e a superare passaggi a volte infidi ed esposti. La totale solitudine permette di ammirare anche le varie specie faunistiche che popolano l'area, come marmotte e stambecchi.
Dalla Bocca Alta del Saliente è possibile anche raggiungere la cima di Piz Cassana, non raggiunta per ragioni di tempo.
Galleria immagini
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| Seguendo il sentiero tra i prati e le case di Ponte Calcheira, le nuvole mattutine iniziano a diradarsi |
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| Il Motto (2712 m) sopra di noi a nord |
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| Dalle case di Ponte Calcheira appare distante il Piz Cassana |
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| Superiamo le ultime case (1950 m) |
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| Saliamo il pendio erboso verso il Piz Cassana, la traccia è molto labile |
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| Livigno e le sue Alpi si aprono alle spalle |
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| Oltre la Val Federia, la cresta dove si sviluppano gli impianti invernali |
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| A 2300 m il sentiero inizia a spianare sotto le pareti dolomitiche di Piz Cassana |
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| Il Motto e il picco dolomitico del Corna dei Cavalli (2990 m) |
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| La conca di Livigno alle spalle, dietro i monti appare l'Ortles (3905 m) |
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| Sotto le pareti di Piz Cassana |
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| Una marmotta vicino al sentiero |
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| Il traverso termina con una salita molto ripida (2400 m) |
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| Dopo la salita ripida e un costone esposto, entriamo dentro una valle, solcata da prati e cascate |
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| Proseguiamo in salita verso la valle facendo attenzione a non perdere il sentiero poco tracciato, sullo sfondo Punta Cassana (3076 m) |
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| Corna dei Cavalli |
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| Monte Cassa del Ferro (3140 m) oltre il Motto, sullo sfondo appare bene il gruppo dello Stelvio |
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| Proseguiamo la salita nella valle tra strappi in salita ripidi e spianate |
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| Il cocuzzolo di Piz Cassana |
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| L'ampia valle detritica salita |
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| A 2750 m il prato e la vegetazione lasciano il posto a ghiaie e roccette |
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| Il Lago del Saliente (2850 m) |
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| Il Piz Cassana dal lago |
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| In quest'area predominano calcari e calcari marnosi (Formazione di Monte Motto, Giurassico Inferiore) |
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| Salendo l'ultima ripida salita verso la Bocca Alta del Saliente |
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| Alla Bocca Alta del Saliente, 2896 m. La cresta a SE che conduce in vetta a Piz Cassana |
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| La Punta Cassana in posizione opposta, a carattere meno aspro |
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| Vista verso le Alpi dell'Albula a nord, vicino al crinale il Piz Kesch (3418 m) |
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| Il gruppo del Bernina, ora ben libero dalle nuvole a differenza del giro precedente |
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| Il gruppo dello Stelvio a est |
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| Scendiamo il ripido e infido ghiaione nel versante svizzero. La traccia non esiste, quindi bisogna cercare i punti più stabili per scendere |
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| Scendiamo alla base delle pareti. Su queste rocce pascolavano degli stambecchi |
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| Punta Cassana alle spalle, dietro appare Piz dals Buochs (2908 m) |
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| Le pareti di calcare appaiono ripiegate per sovrascorrimento dell'Unità Quattervals sull'Unità Languard |
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| Superate le rocce, passiamo verso il tetto del crinale |
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| Il tetto del crinale, a 2780 m |
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| Le ultime pareti rocciose |
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| Verso sud il Piz Paradisin (3302 m) e la Cima de Piazzi (3439 m) |
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| Passo Cassana, 2680 m |
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| L'ampio sentiero che inizia a scendere verso la Val Federia |
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| Le successioni sedimentarie dell'Unità Languard mentre scendiamo |
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| Calcari dell'Unità Languard affioranti lungo il sentiero |
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| Il Rifugio Cassana (2600 m) |
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| Verrucano lungo il sentiero di discesa |
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| La Val Federa, con il Monte Cassa del Ferro sullo sfondo |
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| Roccia arenacea e metamorfica del Permiano |
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| La Val Federia |
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| L'alta Val Federia |
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| Affioramento di Verrucano |
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| La Val Federia |
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| Giunti alla base di Val Federia, a 2070 m |
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| Il Piz Cassana a nord |
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| Piz Cassana a nord |
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| Affioramenti di basamento dell'Unità Languard (micascisti e gneiss) |
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