23-07-31 AV5_1

 TAPPA 1: GIRALBA - BIV. TIZIANO

Salita dalla Primula (Giralba, Auronzo di Cadore) passando per i rifugi Ciareido, Baion, Chiggiato e superando la Forcella Jau de la Tana fino al Biv. Tiziano

Dati tecnici

Data

31 luglio 2023

Punto di Partenza

La Primula (1100 m)

Punto di Arrivo

Bivacco Tiziano (2246 m)

Lunghezza

19,2 km

Tempo

12.00

Dislivello complessivo

1840 m (salita), 815 m (discesa)

Quota massima

2650 m (Forcella Jau de la Tana)

Punti d’appoggio

  • La Primula
  • Rifugio Ciareido
  • Rifugio Baion
  • Rifugio Chiggiato

Difficoltà

EEA - I+ - F+

Segnaletica

buona

Percorso in sintesi

  • La Primula (1100 m)
  • Rif. Ciaréido (1974 m)
  • Rif. Baion (1826 m)
  • Rif. Chiggiato (1911 m)
  • Forcella Jau de la Tana (2650 m)
  • Bivacco Tiziano (2246 m)


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e altopiano dolomitico a quote di medio-alta montagna. Il dislivello positivo è molto elevato e sviluppato su una elevata lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.

Il percorso spazia da carrareccia, sentiero e via ferrata in molte tipologie di ambienti, da boschivo delle quote basse a roccioso alle quote elevate. Il tratto dalla Primula al Rif. Ciareido è su carrareccia che sale ripidamente in ambiente da boschivo a prativo d'altopiano, con difficoltà molto contenute ed assenza di esposizione. Il tratto da Rif. Chiareido a Rif. Baion è su sentiero in quota costante su prati, boschi e pino mugo. Il tratto da Rif. Bajon a Rif. Chiggiato è su sentiero a quota costante, ma che presenta alcuni tratti esposti con traversi e facili arrampicate su placca (max I) attrezzati con cavo metallico. Il tratto che sale a Forcella Jau de la Tana presenta numerosi tratti di vera e propria ferrata, con esposizione importante dove l'utilizzo dell'attrezzatura da ferrata è fondamentale.

La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è EEA (Escursionisti Esperti ed Arrampicatori), il grado di difficoltà alpinistico è F+ (Facile più).

Percorso

Iniziamo il nostro cammino al parcheggio finale della strada presso lo Chalet La Primula (1100 m), da una strada che entra una profonda valle alla base del versante nord delle Marmarole. Tale valle sfocia nella Valle dell’Ansiei a Giralba.

Iniziamo a percorrere quindi l’AV5 per il largo sentiero che attraversa subito il torrente. A nord il fiume scende verso Giralba coronata dalle Dolomiti di Sesto (la prima parte dell’AV5), mentre a nord abbiamo le pareti delle Marmarole orientali coperte dalle nubi che scendono dirette sulla valle.

Evitiamo il sentiero 273 dell’AV5 in quanto segnalato come non percorribile e saliamo invece l’ampia strada in parte cementata che risale a fianco del torrente, dove qualche effetto erosivo ci mette in luce stratificazioni associate probabilmente ai depositi marini del Triassico medio-inferiore (Werfen). Continuiamo a salire la strada costeggiando a est il Monte Ciaréido (2504 m), la vetta più orientale delle Marmarole, fino ad arrivare all’altopiano (la Forzeleta, 1800 m). Da qui continuiamo la strada di salita fino al Rif. Ciaréido (1974 m) alla base dell’omonimo monte in posizione panoramica sul Cadore e le Dolomiti d’Oltrepiave.

Al rifugio, attualmente chiuso, riprendiamo il percorso dell’AV5 per il sentiero 272 in direzione del Rif. Baion. Il percorso, in leggera salita inizialmente, attraversa una foresta di pino mugo sotto le pareti del Monte Ciaréido e delle Marmarole orientali annuvolate. Caratteristico di questo posto è il Pupo di San Lorenzo (2377 m), una torre rocciosa che si trova vicino alla forcella San Pietro (2298 m) visibile sopra. Scesi al Rif. Baion (1826 m) ci concediamo una birra e un molto esile pranzo prima di riprendere il percorso.

Il prossimo tratto fino al rifugio Chiggiato attraversa brevi boschetti alla base delle pareti delle Marmarole orientali. Non ci sono particolari strappi in salita e la quota si attesta sempre mediamente sui 1900 m. Vengono superati dei facili canaloni e alcuni tratti in traverso esposto o in placca sono facilitati dalla presenza del cavo. In circa un’ora raggiungiamo il rifugio Chiggiato (1911 m), in posizione panoramica sopra la Val d’Oten. Le basse nuvole tuttavia nascondono la vista delle Marmarole e dell’Antelao.

Vista l’ora presta, la lunghezza della giornata e l’organizzazione tecnica, decidiamo di procedere verso il Bivacco Tiziano per la notte, superando la forcella Jau de la Tana salendo circa 700 m. per affrontare questo tratto più impegnativo ci attrezziamo con imbrago e caschetto. La prima parte del percorso è in costa e affronta ghiaioni e colatoi ripidi e franosi a cui prestare moltissima attenzione. Superati questi, iniziano i cavi per i primi passaggi semplici attrezzati, tra cui uno complesso, dove bisogna salire un ripido canale ghiaioso attrezzato dove per procedere è necessaria una trazione sul cavo a causa della ghiaia fortemente dissestata.

Superato questo punto (2030 m), entriamo dentro un vallone dove la salita ripida appena affrontata termina. Affrontiamo solo qualche breve roccetta attrezzata, mentre nel prato ci possiamo godere delle stelle alpine. Davanti a noi, invece, gli strati di Calcari Grigi delle Marmarole che si immergono con giacitura verso nord. Nell’ultima parte del canalone superiamo ghiaie e qualche canale fino a raggiungere le pareti rocciose di fronte, dove inizia la via ferrata (2200 m). Superato il primo tratto (con l’aiuto di qualche cambra nella progressione), il sentiero continua con una serie di serpentine a zig zag. Sopra i 2300 m entriamo delle nuvole e la visibilità si riduce ora a zero. Ogni tanto nel sentiero appare qualche piccola salamandra.

I tratti attrezzati continuano con brevi salti e qualche scala in condizioni di nebbia fino a raggiungere la forcella (2650 m). Da qui iniziamo quindi a scendere per facile sentiero tra ghiaioni e qualche masso, mentre attorno improvvisamente parte delle nuvole iniziano a diradarsi mostrando alcune delle vette che ci circondano: Cime di Valtana (2722 m) e il Cimon del Froppa (2932 m), quest’ultima la vetta più alta di tutto il gruppo delle Marmarole. Dopo aver superato le Lastre delle Marmarole (2300 m), arriviamo al Bivacco Tiziano (2246 m) dove passiamo la notte. Dal Bivacco si ammirano di fronte le Dolomiti di Sesto (dalla nuvolosità si vedono però solo i Cadini) e alle spalle le vette delle Marmarole (Monticello, 2803 m; Cima di Vallunga, 2740 m).

Galleria immagini

Attraversiamo il torrente pochi metri dopo la partenza alla Primula, 1100 m. Sullo sfondo le Dolomiti di Sesto

Dal torrente a sud le Marmarole orientali

Il torrente lungo la carrareccia in salita scava gli strati del Werfen

Gli strati del Werfen a lato della strada

Breve salto del torrente lungo la strada

Guadagnamo quota (circa 1500 m) e si apre il panorama

Saliamo per la carrareccia cementata tenendoci il Monte Ciareido (2504 m) a destra

Bivio nell'altopiano a la Forzeleta (1800 m)

Rif. Ciareido (1974 m)

Dolomiti di Sinistra Piave e Comelico dal Rif. Ciareido

Proseguiamo il sentiero tra pino mugo verso Rif. Baion

Il Pupo di San Lorenzo (2377 m) situato a ovest del Monte Ciareido

Proseguiamo tra radi boschi e pino mugo

Birra ed esile pranzo al Rif. Baion, 1826 m

Le Marmarole iniziano a coprirsi di nuvole al Rif. Baion

Scendiamo leggermente per il sentiero tra i pascoli verso il Rif. Chiggiato

I Cadore e le Dolomiti di Sinistra Piave

Il sentiero traversa la pareti inferiori delle Marmarole Orientali

Forme curiose dei picchi dolomitici

Primo tratto attrezzato facile su placca, non esposto e max I grado

Il costone roccioso dove si affronta su cengia il secondo tratto attrezzato

Il tracciato del sentiero a quota costante verso il Rif. Chiggiato

Vista verso le Dolomiti di Sinistra Piave, col Cridola (2581 m) e gli Spalti del Toro

Monte Peronat (2408 m) e dietro Monte Ciastelin (2602 m)

Il secondo tratto attrezzato breve, si tratta di un traverso moderatamente esposto

Nei pressi del Rif. Chiggiato, vista verso l'alta Val d'Oten, con l'Antelao (3264 m) e Cima Bastioni (2926 m) completamente coperti dalle nuvole

Il ripido canalone esposto attraversato dal sentiero che sale alla Forcella Jau de la Tana

Il canalone attrezzato scivoloso

La Val d'Oten

Gli strati calcareo-dolomitici delle Marmarole immergono verso nord

Stella alpina

Percorriamo la conca detritica e attacchiamo la ferrata alle rocce

Salamandra nera lungo il percorso

In ferrata coperti dalle nuvole

La ferrata è facile, con staffe e scale che aiutano la progressione

Targhetta che indica la ferrata Jau de la Tana

Ultimo tratto appena prima della forcella

Forcella Jau de la Tana (2650 m) raggiunta alle 19 di sera

Le nuvole iniziano a diradarsi una volta passato il crinale

Scendiamo per facile pendio detritico

Cime di Valtana (2722 m) alla nostra sinistra

Discesa per rocce e detrito

Alle spalle il Cimon del Froppa (2932 m), la vetta più alta della catena delle Marmarole

La Forcella Jau de la Tana dove siamo discesi

Superiamo dei cocuzzoli roccioso-erbosi e siamo in vista del Bivacco Tiziano

Monticello (2803 m) e Cime di Vallonga (2740 m) dal Biv. Tiziano

Oltre la Val d'Ansiei i Cadini di Misurina


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