23-08-01 AV5_2
TAPPA 2: BIV. TIZIANO - BIV. MUSATTI
Breve ricongiungimento al vicino Bivacco Musatti superando la cresta nord della Pala di Meduce
Dati tecnici
Data | 1 agosto 2023 |
Punto di Partenza | Bivacco Tiziano (2246 m) |
Punto di Arrivo | Bivacco Musatti (2105 m) |
Lunghezza | 4 km |
Tempo | 2.30 |
Dislivello complessivo | 470 m (salita), 600 m (discesa) |
Quota massima | 2630 m (forcellino sotto Cima Schiavina) |
Punti d’appoggio |
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Difficoltà | EE - I - F |
Segnaletica | buona |
Percorso in sintesi:
- Bivacco Tiziano (2246 m)
- Bivacco Musatti (2105 m)
Il percorso proposto si sviluppa su versante e altopiano dolomitico a quote di medio-alta montagna. Il dislivello positivo è basso e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è elevata.
Il percorso si sviluppa come traccia e debole sentiero tra pendii rocciosi e creste a quote di medio-alta montagna. Il tratto di salita è su pendio erboso e cresta con qualche passaggio di I grado ad esposizione bassa. La discesa affronta tratti da superare in disarrampicata facilmente con moderata esposizione e un ghiaione. Nonostante l'assenza di tratti attrezzati (in quanto l'esposizione è contenuta), è caldamento consigliato l'uso del caschetto, specialmente nel tratto di discesa in quanto siamo alla base della parete nord di Cima Schiavina e potrebbero cadere detriti ad alta velocità. La traccia è fortemente labile in alcuni punti.
Il grado di difficoltà escursionistica è EE (Escursionisti Esperti), il grado di difficoltà alpinistico è F (Facile).
Percorso
Riprendiamo il percorso portandoci verso la
prossima vicina meta, il Bivacco Musatti. Questa tappa è stata molto breve per
molteplici ragioni, tra le quali la principale è il meteo instabile della
giornata. La traversata è durata poco più di due ore.
La prima parte della breve tappa inizia in
piano in direzione della Val Longa, a cui segue una ripida salita per pendio
erboso-roccioso. Le difficoltà qui sono molto contenute se non ci si avvicina
inutilmente agli strapiombi. Terminata la salita per un’ultima parte detritica
arriviamo sulla cresta panoramica (2515 m). Da qui percorriamo la cresta
affrontando anche qualche breve passaggio di I grado (passaggi non attrezzati
in quanto l’esposizione è molto contenuta). Continuiamo a salire la stretta cresta
fino a raggiungere una forcella panoramica quotata 2630 m.
Superata la forcella, iniziamo la leggera discesa aggirando un affioramento roccioso e continuando per il crinale detritico in direzione dei picchi calcarei delle Marmarole (Cima Schiavina, 2782 m). Il sentiero poi gira e inizia a scendere diretto verso la Val Meduce (l’omonimo monte, di 2402 m, si vede più in basso slanciato), dove a distanza si vede pure il bivacco da raggiungere. Terminato il pendio detritico, il sentiero vira improvvisamente in direzione delle pareti calcaree in quanto sotto di noi è presente un deciso strapiombo. Scendiamo quindi per le rocce a fianco della parete nord di Cima Schiavina (casco fondamentale per l’alto rischio caduta sassi dalla parete strapiombante) fino a raggiungere il ghiaione. A seguito del ghiaione superiamo un’area di massi e poi l’erba fino al Bivacco Musatti.
Galleria immagini
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| Prendiamo la cresta a 2515 m |
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| Alle nostra spalle la cresta è notevolmente aerea |
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| Percorriamo la cresta lungo la traccia bollata superando qualche facile passaggio di I grado |
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| Percorrendo la cresta |
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| Verso la Val Longa e il pendio detritico percorso la sera prima |
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| Aggiriamo una cima (2630 m) e iniziamo a scendere |
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| Cima Schiavina (2782 m) |
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| Il Monte Meduce (2402 m) in basso |
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| In piccolo e rosso, il Biv. Musatti da raggiungere |
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| La Pala di Meduce (2850 m) |
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| Dopo il sentiero detritico, voltiamo a sinistra, perché oltre precipita |
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| Discesa ripida moderatamente esposta sotto la parete di Cima Schiavina |
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| Le pareti strapiombanti sopra il percorso |
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| Usiamo i piccoli nevai per recuperare un po' di acqua che inizia a scarseggiare |
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| Discesa su ghiaione e qualche breve nevaio |

















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