23-08-13 Ra Gusela - Averau

 FERRATA RA GUSELA E MONTE AVERAU

La Ferrata Ra Gusela al Nuvolau e la salita alla via normale del Monte Averau (Dolomiti di Braies, di Sesto e di Ampezzo, Belluno)

Dati tecnici

Data

13 agosto 2023

Punto di Partenza

Passo Giau (2236 m)

Lunghezza

8,5 km

Tempo

4.00

Dislivello complessivo

700 m (compresi saliscendi)

Quota massima

2647 m (Monte Averau)

Punti d’appoggio

  • Passo Giau
  • Rifugio Nuvolau
  • Rifugio Averau

Difficoltà

EEA - III - PD

Segnaletica

buona
 

Percorso in sintesi

  • Passo Giau (2236 m)
  • Ferrata Ra Gusela
  • Rifugio Nuvolau (2575 m)
  • Rifugio Averau (2413 m)
  • Monte Averau (2647 m)
  • Rifugio Averau
  • Passo Giau


Note tecniche e difficoltà

Il percorso si sviluppa su altopiani e creste dolomitiche a quote di medio-alta montagna. Il dislivello, compresi tutti i saliscendi, è medio e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.

Il percorso si sviluppa sia come sentiero che come via ferrata. La via ferrata Ra Gusela è un facile sentiero attrezzato poco esposto, ritenuto adatto a chi vuole approcciare al mondo delle ferrate per la prima volta. La ferrata Averau è breve ma presenta alcuni tratti dove la roccia levigata richiede una certa agilità e decisione nei movimenti. Tale tratto deve inoltre essere ripercorso alla discesa, facendo attenzione alle persone che stanno salendo. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistico è EEA (Escursionisti Esperti ed Arrampicatori), mentre il grado di difficoltà alpinistico è PD (Poco Difficile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il gruppo Averau-Nuvolau è uno dei gruppi dolomitici che circondano la conca ampezzana. Proprio per la bassa quota rispetto alla media dei massicci dolomitici circostanti, quest'area è notevolmente frequentata per via della generale facilità escursionistica (bassi dislivelli, buono stato dei sentieri, ricchezza in rifugi) e del grande panorama su tutti i settori dolomitici.

Le vette più note di questo gruppo, situato tra i passi Giau e Falzarego, sono: 

  • Averau (2647 m): la vetta più elevata con pareti dolomitiche strapiombanti in quasi tutti i versanti
  • Gusela (2595 m): vetta situata più a sud, con una parete verticale meridionale che cade sul Passo Giau
  • Nuvolau (2575 m): vetta ultra-panoramica, facilissima da raggiungere e con l’omonimo rifugio in vetta. Raggiungibile anche dal passo Giau attraverso il sentiero attrezzato Ra Gusela.
  • Cinque Torri (2361 m): un piccolo gruppo di torri dolomitiche molto peculiare e caratteristico

Dal punto di vista geologico, le vette della Gusela e Nuvolau sono costituite da Dolomia Cassiana, l’Averau e le Cinque Torri da Dolomia Principale. Nelle aree più pianeggianti affiorano le formazioni terrigeno/calcaree del Travenanzes e Heiligkreuz.

Percorso

Iniziamo la camminata dal panoramico Passo Giau (2236 m) prendendo l’ampio sentiero che sale per la dorsale verso l’imponente mole della Gusela (2595 m). A pochi metri giriamo a destra per il sentiero 443 (indicazioni ferrata) camminando in leggera discesa tenendosi a sinistra la parete della Gusela. Presso Forame (2205 m), prendiamo il sentiero 438 a sinistra (indicazioni) e iniziamo a salire per massi e detriti verso le pareti dolomitiche. Saliamo ripidamente 200 m di dislivello con vista sulle Tofane a nord e i Lastoni de Formin (2657 m) a SE fino a raggiungere una forcellina (2400 m) dove possiamo riposarci per indossare il set da ferrata e osservare il primo tratto da percorrere.

Il primo tratto è un sentiero in cengia attrezzata poco esposta, a cui segue una rampa rocciosa di circa 30 m, che terminata conduce al pianoro sommitale con vista al rifugio Nuvolau. Percorriamo quindi il tavolato dolomitico per sentiero roccioso fino a portarci vicino allo strapiombo occidentale del massiccio, dove inizia il secondo tratto attrezzato prima del rifugio. Alle spalle il versante inclinato della Gusela, dove si sviluppa la facile via normale. Anche la seconda parte del percorso è breve e facile, con gradoni rocciosi e qualche scala in ambiente discretamente esposto che permettono facilmente di guadagnare la vetta del Nuvolau (2575 m) con l’omonimo rifugio.

Una volta in rifugio, scendiamo per la facile e frequentatissima via che scende in direzione del Rif. Averau (2415 m) situato proprio alla base dell’omonima montagna. Ci dirigiamo quindi verso la ferrata della via normale alla vetta e una volta giunti alla base della parete dove si sviluppa la breve ma intensa via ferrata, attendiamo che le persone scendano (e salgano). Una volta terminata la ferrata, proseguiamo nel catino superiore della montagna in direzione della croce di vetta superando qualche breve salto roccioso. Una volta in cima, a 2657 m, ci godiamo il panorama a 360 su Tofane, Passo Giau e Monte Pelmo (3168 m), Sorapiss (3205 m) e Antelao (3264m). La discesa avviene per la medesima ferrata, dove è necessario fare attenzione anche alle persone in salita. Terminata la ferrata, passiamo un singolare spacco roccioso e riscendiamo al Rif. Averau dove ci godiamo una meritata birra. Si scende quindi in direzione di Passo Giau per il sentiero 152 (lungo una scorciatoia sotto parete del Nuvolau, fare attenzione ad un tratto sdruccevole) che transita alla base delle pareti del Nuvolau e della Gusela e poi scende diretto verso il passo.

Considerazioni finali 

Il percorso effettuato include due brevi vie ferrate situate nell’area delle Dolomiti Ampezzane tra i passi Giau e Falzarego. Nonostante le quote non elevatissime rispetto alla maggior parte dei gruppi dolomitici, si possono comunque godere di ottimi panorami.

Essendo una zona ricca in rifugi e facilmente accessibili, è fortemente presa d’assalto dai turisti, specialmente nei mesi di luglio-agosto. Il turismo si abbatte soprattutto nel tratto tra il Rif. Nuvolau e il Rif. Averau, ma anche nelle vie ferrate.

Per maggiori informazioni si possono consultare i siti delle vie ferrate Ra Gusela e Averau.

Galleria immagini

Parcheggio qualche metro sotto al Passo Giau

Il largo sentiero verso la Gusela (2595 m)

Il ripido pendio detritico sotto le pareti della Gusela dove risaliamo per l'avvicinamento alla Ferrata Ra Gusela

Le Tofane dal sentiero CAI 438 di avvicinamento alla ferrata

I Lastoni di Formin (2657 m) e la Croda da Lago (2715 m) dal sentiero

Ripido sentiero di avvicinamento

La salita termina alla forcellina (2400 m), dove inizia la ferrata

Il primo tratto è una facile cengia esposta a destra

Seguito da una rampa rocciosa di circa 30 m

Superato il primo tratto siamo su un pianoro roccioso, con vista del Rif. Nuvolau (2575 m)

Le Tofane e il Gruppo del Fanes a nord

La Conca Ampezzana a NE

Ci avviciniamo al secondo tratto attrezzato sotto la vetta del Nuvolau

La Gusela alle spalle, facilmente raggiungibile da una traccia di sentiero

Il precipizio a ovest all'inizio del seconda tratto di ferrata

Il Sorapiss (3205 m) e l'Antelao (3264 m) compaiono dietro la Croda da Lago a est

Torri dolomitiche vicine al precipizio

La facile cresta attrezzata, ma fortemente esposta a ovest

Il secondo tratto di via ferrata sale facili gradoni

Una scala facilita un balzo di 2 m

Ultimo tratto di arrampicata (I+) prima del termine

Il Rif. Averau (2415 m) ai piedi dell'omonimo monte

La Tofana di Rozen (3225 m) domina a nord

Saliamo i ghiaioni per l'avvicinamento alla ferrata Monte Averau

La ferrata Monte Averau, breve ma impegnativa e affollata

Terminata la ferrata, saliamo il catino roccioso verso la vetta dell'Averau

Dalla vetta verso la Tofana di Rozes e le Cinque Torri (2361 m)

Vista verso SE, con le Dolomiti Ampezzane e sullo sfondo il Pelmo (3168 m) e Civetta (3220 m)

Vista verso est con i gruppi del Cristallo (3221 m), Sorapiss e Antelao

Tofane e Gruppo del Fanes

Croce di vetta dell'Averau, 2647 m

Uno spacco tra la roccia dolomitica dopo essere ridiscesi dalla Ferrata Averau

Rientro per il sentiero CAI 452

Il arrivo al Passo Giau

Conca ampezzana dai CAI 452

Alla base della parete della Gusela

Tempo in peggioramento verso la Marmolada, per fortuna il nostro giro è quasi terminato

Scendendo verso Passo Giau, sullo sfondo il Monte Cernera (2664 m)

I Lastoni di Formin, ben illuminato dal sole pomeridiano


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