23-10-01 Tofana di Rozes

 TOFANA DI ROZES

Via normale alla Tofana di Rozes dal Rif. Dibona (Dolomiti di Braies, Sesto e Ampezzo, Belluno)

Dati tecnici

Data

1 ottobre 2023

Punto di Partenza

Rifugio Dibona (2040 m)

Lunghezza

10 km

Tempo

4.30

Dislivello complessivo

1180 m

Quota massima

3225 m (Tofana di Rozes)

Punti d’appoggio

  • Rifugio Dibona
  • Rifugio Giussani

Difficoltà

EE - I+ - F

Segnaletica

buona
 

Percorso in sintesi

  • Rifugio Dibona (2083 m)
  • Rifugio Giussani (2600 m)
  • Tofana di Rozes (3225 m)
  • Rifugio Giussani
  • Rifugio Dibona



Note tecniche e difficoltà

Il percorso si sviluppa su versante e vette dolomitiche a quote di alta montagna. Il dislivello, è elevato e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è elevata.

Il percorso si sviluppa sia come sentiero che come traccia su ambiente principalmente roccioso e detritico. La camminata si può dividere in due parti. La prima fino al Rif. Giussani è su largo e facile sentiero (difficoltà E), la seconda è un misto traccia/sentiero se risale le bancate roccioso-detritiche del versante est della Tofana di Rozes. La via normale è caratterizzata da frequenti cenge detritiche a moderata esposizione e qualche breve passaggio di arrampicata facile su roccia (I+). La segnaletica è buona, fare attenzione però a non perdersi sulla via normale, dove la traccia si divide in diversi rami.

Il grado di difficoltà escursionistico è EE (Escursionisti Esperti), mentre il grado di difficoltà alpinistico è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

La Tofana di Rozes è la più bassa e la più occidentale del gruppo delle Tofane, oltre che la più isolata. Si Nonostante sia la Tofana più bassa (di poco) è comunque una delle vette più elevate delle Dolomiti, la quinta dopo la Marmolada, l'Antelao e le altre due Tofane. Di mole imponente, domina buona parte dell'area dolomitica, in particolare le nettamente più basse Dolomiti Ampezzane situate a sud. Caratteristica è la sua parete sud, costituita da pilastri di Dolomia Principale che precipitano per circa 1000 m e dove si sviluppano alcune note vie alpinistiche. Gli altri versanti sono generalmente meno ripidi, soprattutto quello NE dove si sviluppa la via normale, ritenuta una delle più facili in generale delle Dolomiti over 3000 m per l'esposizione generalmente contenuta e la mancanza di vie ferrate. Sul versante NO si sviluppa la nota Ferrata Lipella.

Percorso

Il percorso inizia dal Rif. Dibona (2040 m), raggiungibile da una stretta stradina che si stacca dalla Regionale 48 che sale al Passo Falzarego da Cortina d'Ampezzo a quota 1700 m. Dall'ampio parcheggio del rifugio siamo dominati proprio dalla parete della Tofana di Rozes e a nord da Punta Anna (2731 m). Su quest'ultima vetta si sviluppa la Ferrata Olivieri che in congiunzione alla Ferrata Aglio porta in vetta alla Tofana di Mezzo (3244 m).

Prendiamo il CAI 403 che sale tra pino mugo in direzione del paretone della Tofana. Al primo bivio (2100 m), seguiamo il CAI 403 che sale a destra e inizia una serie di tornanti all'interno del vallone detritico tra Tofana di Rozes e Punta Anna. Salendo di quota, la vegetazione comincia a lasciare lo spazio a ghiaie e detrito. Portandoci alla base delle pareti (2450 m), il sentiero continua sempre con zig zag, ora più stretti per passare tra detriti e grossi massi in fianco ai ruderi del Rif. Cantore (usato ai tempi della Grande Guerra) fino a raggiungere il Rif. Giussani (2600 m). Alla nostra destra la strapiombante parete di Punta Giovannina (2936 m), che nasconde la Tofana di Mezzo sopra, a sinistra il versante NE della Tofana di Rozes dove si sviluppa la normale, a nord la catena del Fanes.

Iniziamo quindi a prendere la via normale alla Tofana di Rozes. Il primo tratto attraversa degli enormi massi, a cui segue l'attraversamento di un ghiaione sotto la torre dolomitica di Punta Marietta (2973 m). In questo punto il sentiero si divide in diversi rami quindi è bene fare attenzione all'orientamento e cercare i punti più accessibili, evitando il sentiero che si mantiene più in basso in quanto conduce alla via ferrata. Superato il ghiaione, ci avviciniamo alle bancate detritiche, superandole con brevi passaggi in arrampicata (I+) e percorrendole con cenge poco esposte. Vista la stagione ormai autunnale, è bene fare attenzione alla prima presenza di ghiaccio che più insistere su alcuni punti in ombra. Dopo aver risalito un pendio detritico con placca inclinata (I), dove sono presenti 3 anelli dove legare un eventuale cordino, raggiungiamo la cresta sommitale (3030 m), dove si congiunge il sentiero di arrivo della Ferrata Lipella. Percorriamo quindi la ripida cresta verso la cima facendo attenzione all'esposizione a destra e l'elevato quantitativo di detrito. Si giunge quindi alla croce di vetta, 3225 m, con il panorama a 360° sulle Dolomiti limitato dalla cappa di foschia che forma uno strato a circa 3000 m e facendo spuntare quelle vette particolarmente alte come la Marmolada, il Piz Boè, il Pelmo e Civetta, Sorapiss, Antelao, Tofane e Cristallo.

La discesa avviene per la medesima via normale di salita fino al Rif. Dibona, dove ci godiamo un'ottima birra sotto una delle pareti più belle delle Dolomiti. Ultimo ma non meno importante sul lato geologico, appena sopra il parcheggio, alla base della parete di Punta Anna è possibile osservale un bell'affioramento di Formazione di Heilighkreuz e Travenanzes (Carnico). Proprio sul contatto tra quest'ultimo e la Dolomia Principale di Punta Anna poco sopra si sviluppa il Sentiero Attrezzato Astaldi.

Considerazioni finali

La Tofana di Rozes presenta una via normale reputata come facile se confrontata a molte altre vie normali per il dislivello non elevato e la mancanza di elevata esposizione tale da giustificare l'uso di attrezzatura alpinistica o da ferrata. Consigliato comunque il caschetto per la grande quantità di detrito che può cadere. Nonostante tutto, è comunque un percorso riservato ad escursionisti esperti ed allenati all'alta quota.

La Tofana di Rozes è stato il mio primo Tremila, raggiunto proprio per questa via nell'estate 2007, poco prima di aver compiuto 11 anni. Questo rende tale montagna molto importante per la mia formazione da escursionista montano.

Galleria immagini

La Tofana di Rozes dal parcheggio di Rif. Dibona (2040 m)

Il sentiero sotto Punta Anna (2731 m)

Sotto la parete chilometrica della Tofana di Rozes

Saliamo il largo sentiero nel vallone, in lontananza la Tofana di Mezzo (3244 m)

La Tofana di Rozes con la laminazione tipica della Dolomia Principale

Largo sentiero tra il ghiaione sotto le pareti delle Tofane

Le Dolomiti Ampezzane a sud

Salita per detriti e massi, il vecchio Rif. Cantore a fianco (2570 m)

Il versante NE della Tofana di Rozes, dove si sviluppa la via normale

Il gruppo del Fanes a nord

Il Rif. Giussani, 2600 m

La Tofana di Mezzo appare sopra Punta Giovannina (2936 m)

Le Tofane dalla via normale

Cengia moderatamente esposta mentre saliamo la Tofana di Rozes

Le bancate detritiche da superare nella via normale

Punta Marietta alle spalle (2973 m)

Il ripido crinale da salire verso la cima dal punto di innesto con la Ferrata Lipella a 3020 m

Il Lagazuoi (2778 m) in basso a ovest, con allo sfondo la Marmolada (3343 m) e il Gruppo Sella che emergono dalla cappa di foschia

Il gruppo del Fanes e le Dolomiti di Sennes a NO

Lagazuoi, Marmolada e Gruppo Sella dalla vetta

Dolomiti Ampezzane, Civetta (3220 m) e Pelmo (3168 m) a sud dalla vetta

Conca ampezzata, Sorapiss (3205 m) e Antelao (3264 m) a SE

Tofane e Monte Cristallo (3221 m) a est

Croce di vetta, 3225 m

Gruppo di Fanes e Sennes

Versante detritico NE della Tofana di Rozes da scendere

Pendio roccioso-detritico

Tratti ghiacciati

Passaggi di I+ per superare una bancata rocciosa

Al termine del ghiaione

Affioramento di Travenanzes e Heilighkreuz dal parcheggio di Rif. Dibona

Affioramento sotto Punta Anna


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