24-03-09 Farra di Soligo - Collagù

 FARRA DI SOLIGO - COLLAGU'

Breve percorso ad anello nei Colli del Prosecco tra Farra di Soligo e Collagù (Prealpi Bellunesi, Treviso)

Dati tecnici

Data

9 marzo 2024

Punto di Partenza

Farra di Soligo (165 m)

Lunghezza

6,7 km

Tempo

1.30

Dislivello complessivo

300 m

Quota massima

438 m (Col Maor)

Punti d’appoggio

  • Farra di Soligo

Difficoltà

T

Segnaletica

buona
 

Percorso in sintesi

  • Farra di Soligo (165 m)
  • Collagù (330 m)
  • Col Maor (438 m)
  • Forcella San Martino (360 m)
  • Borgo Grotta (178 m)
  • Farra di Soligo


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste collinari a quote basse. Il dislivello è basso e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso si sviluppa come carrareccia, strada asfaltata e sentiero su pendii agricoli (vigneti) e boscaglia. Il sentiero che sale e scende il Col Maor è stretto e si è presentato piuttosto fangoso a seguito delle forti precipitazioni dei giorni precedenti. Alcuni tratti di carrareccia sono piuttosto ripidi. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è T (Turistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Le Colline del Prosecco sono una serie di colli allineati SO-NE tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto, alla base delle Prealpi Bellunesi e interamente all'interno della provincia di Treviso. Di quota modesta (solo nella porzione NO arrivano a superare i 500 m), hanno una morfologia comunque abbastanza scoscesa con pendii ripidi prativi e boscosi, occasionalmente pure rocciosi. Gran parte del territorio dei colli è adibito a produzione agricola, dove primeggiano sicuramente i vigneti con la produzione di Prosecco DOCG (da cui il nome Colline del Prosecco). L'intera area è entrata nel 2019 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

A livello geomorfologico le colline, se viste dall'alto, assumono la forma a 'hogback', ovvero lunghe creste scoscese allineate intervallate da avvallamenti. Questa struttura è dovuta all'alternanza di formazioni geologiche sedimentarie a diversa resistenza all'erosione, il cui insieme nell'area prende il nome di "molassa veneta". Tali formazioni sono di età terziaria e corrispondono al momento in cui la catena alpina ha iniziato la sua emersione passando da ambienti marini profondi fino a costieri e subaerei. Nell'area percorsa affiora l'ultima di queste formazioni, il Conglomerato del Montello (Messiniano inferiore), costituito da alternanze tra conglomerati calcarei e argille-sabbiose

Percorso

Iniziamo il percorso dal parcheggio a fianco la chiesa di Farra di Soligo (165 m). Arriviamo quindi alla Provinciale 32 e la seguiamo in piano uscendo dal paese in direzione di Soligo. Superata un'abbinata con parcheggio, prendiamo una stretta strada (asfaltata) a sinistra, che dopo pochi metri inizia a salire ripida come carrareccia tra i vigneti. Mentre guadagniamo quota, si apre alle spalle il panorama sul Quartiere del Piave, delimitato a sud dalla grande struttura del Montello (368 m). Superata qualche casa, aggiriamo la collina interrompendo la salita ripida ed entrando all'interno di una valle con vernanti tappezzati da vigneti. Proseguiamo su strada sterrata sostanzialmente in piano (vista sui Colli Asolani) fino a raggiungere un paio di case (285 m), a cui segue una seconda tratta particolarmente ripida. Terminata questa, raggiungiamo un punto culminante (345 m) a cui segue una ripida discesa fino ad innestarci a Via Collagù, al momento chiusa a causa di una frana a seguito del recente maltempo. Risaliamo quindi brevemente per la strada fino a Collagù (335 m).

Continuiamo quindi la Via Collagù (Sentiero CAI 2) lungo i versanti vinicoli verso il Col Maor. Prima del termine della strada, prendiamo un sentiero sterrare che sale a destra fino a raggiungere il crinale collinare (365 m). Prima di raggiungere il CAI 002 (Sentiero delle Vedette), prendiamo il sentiero stretto che sale per la crestina boscosa verso il Col Maor. Seguiamo quindi la cresta fino a raggiungere la vetta boscosa e non panoramica (438 m). Scendiamo quindi dalla parte di fronte facendo attenzione a non scivolare per la grande quantità di fango a seguito delle piogge, fino ad arrivare a Forcella San Martino (360 m), con grande spiazzo e una panchina dove riposarsi per riprendere fiato.

Continuiamo quindi lungo il CAI 002 sostanzialmente in piano tra bosco e vigneti per altri 300 m in posizione panoramica verso la pianura. Nei pressi di una sbarra rossa, abbandoniamo il CAI 002 per seguire il CAI 2 che scende nuovamente verso Farra di Soligo. La discesa è ripida lungo i vigneti che si sviluppano lungo i ripidissimi versanti dei colli. La carrareccia scende con una serie di tornanti fino a raggiungere il fondovalle a Borgo Grotta (180 m), dove seguiamo la strada che in poco tempo riporta a Farra di Soligo esattamente al parcheggio dove è stata lasciata la macchina.

Considerazioni finali 

Quello presentato è uno dei tanti giri possibili nelle Colline del Prosecco, particolarmente uniche nel loro aspetto soprattutto per l'estesa presenza di vigneti, anche lungo versanti particolarmente ripidi.

Galleria immagini

Lungo la Provinciale 32 da Farra di Soligo fino a Soligo

Prendiamo la stradina che sale verso le colline a sinistra

La carrareccia sale ripida tra i vigneti

Vista sul Quartiere del Piave e il Montello sullo sfondo mentre saliamo

Girato l'angolo della collina, entriamo nelle brevi valli adibite a produzione vinicola nei versanti ripidi delle Colline del Prosecco

La strada continua come sterrata a quota 270 m

I Colli Asolani distanti

Superiamo un paio di abitazioni (285 m)

Dopo le abitazioni, la carrareccia riparte con una nuova ripida salita

Dopo un punto culminante a 345 m, inizia una breve ma ripida discesa su carrareccia

Versanti vinicoli alla base del cocuzzolo di Col Maor (438 m)

Piccolo campanile a Collagù (335 m)

Chiesetta di Collagù

Piccolo affioramento di Conglomerato del Montello a Collagù

Sotto Col Maor, vista verso valle

Ambiente vinicolo su ripidi versanti

Il sentiero che sale lungo cresta al Col Maor

Boscoso/arbustiva vetta del Col Maor, 438 m

Vetta del Col Maor

Sentiero che scende dal Col Maor alla Forcella San Martino

Spiazzo alla Forcella San Martino, 360 m

Il Col Maor boscoso dal sentiero/strada sterrata CAI 002 (Sentiero delle Vedette)

Vista verso il Quartiere del Piave e l'avvallamento dove il fiume scorre tra il Montello e le Colline di Susegana

Ambiente vinicolo

Versante vinicolo

Il CAI 002 continua lungo il crinale a destra

Discesa a sinistra lungo il CAI 2

Dalla carrareccia i ripidi versanti a vigneti verso valle

Versanti vinicoli

Perpendicolari a Via Sernaglia che collega Farra di Soligo con Sernaglia della Battaglia

Borgo Grotta (180 m)


Commenti

Post popolari in questo blog

Dolomiti