23-04-02 Monte Cimone

 MONTE CIMONE

Salita al Monte Cimone dal Passo di San Boldo (Prealpi Bellunesi, Belluno/Treviso)

Dati tecnici

Data

2 aprile 2024

Punto di Partenza

Passo di San Boldo (700 m)

Lunghezza

8,8 km

Tempo

3.00

Dislivello complessivo

600 m

Quota massima

1291 m (Monte Cimone)

Punti d’appoggio

  • Passo di San Boldo
  • Casera dei Cecchoni
  • Bivacco Col dei Gai

Sentieri

CAI 990 - 4, E7

Difficoltà

E

Segnaletica

buona

Percorso in sintesi

  • Passo di San Boldo (700 m)
  • Casera dei Cecchoni (1080 m)
  • Bivacco Col dei Gai (1187 m)
  • Monte Cimone (1291 m)
  • Passo di San Boldo


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e cime prealpine a quote di medio-bassa montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso si sviluppa come carrareccia, sentiero e tratti asfaltati su pendii boscosi e prativi. Il sentiero che scende dalla vetta in direzione dal Passo di San Boldo è stretto e ripido in alcuni punti, in caso di sentiero bagnato (al momento lo era a cause delle forti piogge dei giorni precedenti) fare attenzione a non scivolare sulle rocce o sulle radici degli alberi. La segnaletica è ottima.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Monte Cimone è la prima elevazione a est de Passo di San Boldo nelle Prealpi Bellunesi. Nonostante la quota non elevata, questa montagna è ben visibile dalla pianura per via del suo isolamento. I pendii non sono ripidi e generalmente boscosi con alcune radure, tranne il versante trevigiano, dove abbondano talvolta pareti strapiombanti e gole.

A livello geologico il Monte Cimone si allinea col resto del gruppo delle Prealpi Bellunesi. Alla base abbiamo calcari massivi Giurassici (Calcare del Vajont), sopra il quale poggia il Rosso Ammonitico (Giurassico Superiore) e infine la Maiolica (Cretaceo Superiore) fino alla vetta.

Percorso

Scegliamo il primo giorno di miglioramento del meteo dopo aver passato le festività pasquali all'insegna della pioggia e occasionali temporali. Gli effetti delle piogge sono ben osservabili sia durante il tragitto in macchina (Piave colmo, cascate vicino alle gallerie del Passo di San Boldo) che durante la salita (residui di grandinate).

Dal Passo di San Boldo (700 m) saliamo la strada che sale a est (indicazione per Monte Cimone) tenendoci dal lato opposto il Monte Agnellezze (1185 m) e la Croda Punta Mont (972 m), quest'ultima caratterizzata dalle bastionate rocciose quasi verticali alla cui base si sviluppano le gallerie che salgono il Passo di San Boldo dal lato trevigiano. Continuiamo per la carrareccia tra case private, prati e bosco guadagnando pian piano quota in direzione del Monte Cimone. A quota 900 m ignoriamo la strada che scende a destra in direzione di Tovena, salendo a sinistra sempre con indicazione verso il Monte Cimone. Al secondo bivio (970 m), invece, abbandoniamo il CAI 990 e continuiamo verso sinistra in piano in direzione di Casera dei Cecchoni.

Superiamo una sbarra di proprietà privata (con perplessità visto che stiamo percorrendo il sentiero E7 turistico) e raggiungiamo dopo una breve salita la Casera dei Cecchoni (1080 m) con vista verso le Dolomiti Bellunesi innevate. Ignoriamo il sentiero che sale la cresta verso la vetta del Monte Cimone, seguendo invece la carrareccia che prosegue in piano nel bosco del lato nord del monte. Riprendiamo a salire mentre aggiriamo la parte più elevata di Val de Scroa, in questi tratti con bosco abbattuto probabilmente dopo l'evento di Vaia dell'ottobre 2018. Un'ultima salita permette di raggiungere il Bivacco Col dei Gai (1187 m) con vista sia sulle Dolomiti Bellunesi che sulle Dolomiti di Feltre e Pale di San Martino.

Dopo una breve pausa, riprendiamo la salita dal bivacco per il sentiero tra gli alberi abbattuti verso la vetta. Superiamo una casa privata (1250 m) e raggiungiamo la vetta del Monte Cimone (1291 m), non molto panoramica per via dei boschi vicini e a causa delle nubi incombenti che stanno risalendo dal lato trevigiano. A causa proprio di queste evitiamo la digressione per il panoramico Monte Torresel (1147 m). Scendiamo verso l'avvallamento fra la vetta e la Cisa (1266 m) verso sud e scendiamo per il sentiero CAI 990 passando a fianco a dei ruderi (1245 m). Scendiamo quindi il ripido sentiero tra prati e poi boschi, facendo attenzione ai tratti più ripidi dove radici e massi bagnati o ricoperti da grandine residua possono portare qualche fastidiosa scivolata. Scendiamo il sentiero fino a passare sopra una casa privata (1025 m), dove ci innestiamo nuovamente nella carrareccia.

In pochi minuti raggiungiamo il bivio quota 970 m e scendiamo per la strada di andata fino a raggiungere nuovamente il Passo di San Boldo dove abbiamo parcheggiato la macchina.

Considerazioni finali 

Il giro permette di raggiungere una vetta prealpina circondata da casere e malghe molto panoramiche sulle Dolomiti Bellunesi e la pianura. La salita e il giro è nel complesso facile e senza difficoltà, ma richiede comunque un buon allenamento.

Dalle diverse fonti sembra abbastanza incerta l'altezza reale del Monte Cimone. Nella vetta il cartello segna sia il valore 1280 m che il valore 1294 m. Mapy.cz e altre carte segnano 1281 m, Google Earth invece riporta circa 1292 m. Il mio altimetro Garmin, dopo essere stato tarato a Bivacco Col dei Gai, ha riportato un valore di 1291 m.

Galleria immagini

Le cascate dovute alle forti piogge precedenti sopra le galleria della salita al Passo di San Boldo

Seguiamo l'indicazione per il Monte Cimone, sentiero CAI 990

Il Passo di San Boldo (700 m), seguiamo la strada che sale

Il Monte Agnellezze (1185 m) dal lato opposto

Seguiamo la carrareccia, lateralmente imbiancata dalle grandinate dei giorni precedenti

Continuiamo a salire la carrareccia verso la montagna

Il Monte Agnellezze e le pareti rocciose della Croda Punta Mont (972 m) nel versante trevigiano

Bivio quota 900 m, seguiamo la carrareccia verso il Monte Cimone

Bivio quota 970 m, dove prendiamo la carrareccia che costeggia verso Casera dei Cecchoni

La carrareccia in leggera salita verso Casera dei Cecchoni

Casera dei Cecchoni, 1075 m

Le Dolomiti Bellunesi dalla Casera dei Cecchoni

Le Dolomiti Bellunesi dal Bivacco Col dei Gai, 1187 m

Dolomiti di Feltre e Pale di San Martino dal Bivacco Col dei Gai

Dal bivacco risaliamo il sentiero per il bosco abbattuto verso la cima

Passiamo a fianco a delle casere private (1250 m) appena sotto la vetta

La vetta di Monte Cimone, 1291 m

La vista della pianura è oscurata dagli alberi e dalle nuvole incombenti

Particolare delle Dolomiti Bellunesi osservabili da un buco tra gli alberi dalla vetta. Da sinistra il Civetta (3220 m), la Talvena (2542 m), Schiara (2565 m), Pelf (2508 m), Antelao (3264 m) e Monte Serva (2132 m)

Ruderi all'inizio del sentiero di discesa (1245 m)

Stretto sentiero di discesa (CAI 990) nei ripidi prati

Fare attenzione a non scivolare nei massi bagnati e coperti da grandine

Discesa nel bosco

Casera privata quota 1025 dove ci innestiamo nuovamente nella carrareccia

Scendiamo la carrareccia fino al bivio quota 970 m, dove scendiamo per la strada di andata


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