2024-04-29 Monte Lefre

 MONTE LEFRE

Anello e vetta del Monte Lefre (Dolomiti di Fiemme, Trento)

Dati tecnici

Data

29 aprile 2024

Punto di Partenza

Ivano-Fracena (448 m)

Lunghezza

11,4 km

Tempo

4.00

Dislivello complessivo

900 m

Quota massima

1320 m (presso la Chiesetta Alpina Monte Lefre)

Punti d’appoggio

  • Ivano-Fracena
  • Rifugio Monte Lefre

Sentieri

CAI 329 - 330 , Sentiero Ravacene

Difficoltà

E

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Ivano-Fracena (448 m)
  • Prati dei Floriani (1080 m)
  • Chiesetta Alpina Monte Lefre (1315 m)
  • Rifugio Monte Lefre (1300 m)
  • Monte Lefre (1305 m)
  • Ivano-Fracena

Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante montuoso a quote di medio-bassa montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.

Il percorso alterna sentiero, carrareccia e tratte in strada asfaltata su pendii boscosi e occasionalmente prativi. In tutto il percorso sono assenti o molto rare difficoltà di tipo tecnico, tuttavia sono presenti punti molto ripidi con tratti a volte scivolosi dove è necessario un buon allenamento. Il Sentiero Ravacene è stretto e passa a fianco a pendii ripidi e talvolta in frana dove è bene non sostare per troppo tempo. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Monte Lefre è una vetta secondaria a circa metà della Valsugana. Nonostante la quota sensibilmente inferiore alle montagne circostanti (Lagorai, Altopiano di Asiago), la cima è molto panoramica e ben incidente nel paesaggio proprio per le sue pareti strapiombanti verso il fondovalle. La cima reale della montagna si trova in posizione più interna alla quota di 1430 m, quella raggiunta dalla camminata è l'anticima panoramica. Per la sua posizione particolare e la forma che si incunea all'interno della Valsugana, è stata usata tra il 1915 e il 1917 dall'esercito italiano come postazione di difesa contro l'esercito austro-ungarico proveniente da Trento a ovest e nord-ovest. Il ruolo in guerra è testimoniano dalle numero gallerie poste attorno alla cima.

Dal punto di vista geologico il Monte Lefre si trova nei pressi dell'importante allineamento strutturale della Linea Valsugana. L'effetto del sovrascorrimento è ben visibile nella strapiombante parete SO, dove gli strati calcareo-dolomitici (Dolomia Principale e Formazione di Monte Zugna) che costituiscono la montagna sono fortemente deformati e tettonizzati. Il sovrascorrimento passa esattamente alla base del versante nord, dove la deformazione, oltre a destabilizzare il pendio rendendolo fortemente franoso, porta alla luce gli strati terrigeni delle formazioni triassiche tipiche delle Dolomiti. Oltre la linea Valsugana inizia il massiccio di Cima d'Asta, costituito da rocce magmatiche intrusive formate nel Permiano medio e filladi del basamento cristallino.

Percorso

Iniziamo il percorso dal paesino di Ivano-Fracena, situato in una zona poco rilevata all'inizio dell'apertura della Valsugana, dominata a nord dalla catena porfirica dei Lagorai (Dolomiti di Fiemme) e a sud dalle vette maggiori dell'Altopiano di Asiago (Prealpi Venete). Queste vette, superando i 2000 m di quota, sono ancora innevate.

Dal parcheggio iniziamo a seguire la strada verso est con indicazioni CAI 329 Rif. Monte Lefre che procede con deboli saliscendo e sostanzialmente in piano tra boschetti e piccoli allevamenti. Procediamo per Via San Vendemiano e Via di Maso Bala, proseguendo poi per la strada forestale delle Coste che sale a sinistra. Procediamo quindi per bosco in salita costante ma che diventa via via sempre più ripida. Dopo aver percorso più di un km sotto le strapiombanti pareti rocciose (dove è possibile effettuare delle vie di arrampicata), arriviamo ad un bivio (670 m), dove continuando dritti si raggiunge il caratteristico Ponte dell'Orco, mentre salendo su ripidi seguiamo il CAI 329 verso Monte Lefre. Dopo qualche ripida salita su rocce e ghiaia troviamo un portico con tavolino (700 m) dove possiamo riposarci per qualche minuto a seguito della salita che inizia a diventare faticosa (soprattutto per le alte temperature del momento). Continuiamo la salita (facendo attenzione a qualche punto un po' esposto) e seguiamo il sentiero fortemente ripido tra boscaglia ora sopra i salti rocciosi. Il sentiero infine si inserisce in un'ampia strada forestale (Strada Forestale Pale del Lefre) a quota 920 m. Seguiamo la strada forestale fino ad un punto panoramico (947 m) sulla Valsugana e sulla parete SO della montagna. Fare attenzione in quanto oltre il punto panoramico la parete precipita verticale per circa 200 m. Continuiamo a seguire la strada forestale (approfittando dove possibile a tagliare i tornanti), superiamo un ruscello e giungiamo ai Prati dei Floriani, dove ci innestiamo sulla strada asfaltata (Strada di Prati Floriani), quota 1080 m.

Seguiamo la strada asfaltata accanto ai Prati dei Floriani fino a quota 1200 m, dove prendiamo un sentiero che sale a sinistra attraverso un bosco abbattuto probabilmente da Vaia. Continuiamo la salita fino ad innestarci in una strada forestale (Strada dei Prai de Sora) superiore nel punto più elevato della camminata (1320 m). Proseguiamo quindi in piano e leggera discesa fino a passare davanti alla Chiesetta Alpina Monte Lefre (1315 m). Continuiamo dritti in decisa discesa e raggiungiamo il Rifugio Monte Lefre (1280 m). Superato il rifugio entriamo nel bosco disseminato di cavità e galleria della guerra (con feritoie verso la valle) e raggiungiamo la vetta (1305 m), molto panoramica verso la Valsugana e i monti che la circondano (Altopiano di Asiago e Lagorai).

Dopo una lunga pausa pranzo, iniziamo a scendere per il sentiero turistico nel bosco con le trincee e le gallerie della guerra a nord della cima, fino ad innestarci sulla strada asfaltata (Strada ai Prai de Sora) che permette di raggiungere la vetta coi mezzi dal lato nord. Seguiamo la strada, tagliando i tornanti dove possibile, fino a raggiungere l'innesto a sinistra col Sentiero del Ravacene, che permette di ritornare a Ivano-Fracena. Scendiamo per il pendio boscoso passando in fianco al punto esposto del Pozzo delle Fratte (breve cavo fisso) e quindi giù per un po' di tornanti. Intorno a quota 1000 m, al tornantino, si continua a sinistra (non segnalato) proseguendo in piano nello stretto sentierino tra boscaglia poco sopra il ripido versante in frana. Scendiamo un po' di tornanti passando in fianco ad un capitello (860 m) e attraversiamo un paio di brevi pietraie alla base dei canaloni franosi del versante nord. La discesa termina a quota 720 m, dove inizia un tratto in piano che dopo pochi metri si trasforma in strada forestale. Continuiamo la strada (che dopo poco diventa asfaltata) fino ad uscire dal bosco in zone prative di pascolo sopra Ivano-Fracena, dove è possibile ammirare l'imponente parete SO di Monte Lefre con gli strati calcareo-dolomitici fortemente tettonizzati dalla spinta della Linea Valsugana. Seguiamo la strada fino al paese, passando su arco sotto le case appena prima il parcheggio di partenza.

Considerazioni finali 

L'escursione presentata non presenta particolari difficoltà a livello tecnico (a parte un paio di punti comunque non proibitivi), ma richiede un buon allenamento soprattutto per diversi punti ripidi, sia nella salita che nella discesa. La vetta del Monte Lefre è comunque facilmente raggiungibile in macchina e ricca di testimonianze storiche legati alla Grande Guerra. Nonostante la quota sensibilmente inferiore rispetto alle vette vicine che circondano la Valsugana (tutte superiori ai 2000 m), il panorama che si puù godere da questa cima è di tutto rispetto.

Galleria immagini

I Monti dell'Altopiano di Asiago da Ivano-Fracena

La catena dei Lagorai innevati da Ivano-Fracena

Prendiamo la direzione verso Monte Lefre

La parete SO di Monte Lefre da Ivano-Fracena

Continuiamo in leggera salita per la carrareccia

Salita lungo il CAI 329

Continuiamo a seguire le indicazione verso Rifugio Monte Lefre, CAI 329

Tettoia di sosta lungo il sentiero ripido a quota 700 m

Sentiero ripido in salita

Continuiamo per l'ampia carrareccia

Il paretone SO del Monte Lefre dal punto panoramico quota 947 m

La Valsugana e i Lagorai dal punto panoramico

Lo strapiombo verticale oltre il punto panoramico

Breve ruscello attraversato con un ponte

Iniziamo a seguire la strada asfaltata (1070 m)

Lasciamo la strada asfaltata salendo a sinistra (1200 m)

Verso la chiesetta Alpina Monte Lefre nel punto più elevato della camminata (1320 m)

Chiesetta Alpina Monte Lefre, 1315 m

Rifugio Monte Lefre, 1280 m

Rifugio Monte Lefre

La Valsugana vista da uno dei fori delle gallerie scavate durante la guerra

Panorama sulla Valsugana dalla vetta di Monte Lefre

Monte Ortigara (2105 m) e vette dell'Altopiano di Asiago

Catena dei Lagorai a nord

Vetta di Monte Lefre, 1305 m

Sentiero di discesa nel bosco sommitale

Intercettiamo la strada asfaltata di discesa

Seguiamo la strada di discesa per un po' di metri

Tagliamo qualche tornante dove vi è il sentiero

Abbandoniamo la strada per il Sentiero delle Ravacene (1160 m)

Brevissimo spezzone di cavo per superare un punto esposto

Aree in frana nel versante nord poco sotto il sentiero

Brevi pietraie attraversate

Frane e colatoi nel versante nord

Vette del Massiccio di Cima d'Asta a nord

Breve capitello lungo il sentiero (800 m)

Sentiero delle Ravacene

Sotto i colatoi franosi

Sentiero delle Ravacene

Nell'ultimo tratto il sentiero si allarga

Diventando carrareccia

Affioramenti marnosi triassici (Formazione di Werfen?)

La parete SO del Monte Lefre usciti dal Bosco

Percorriamo i pascoli verso Ivano-Fracena

La parete SO, dove è possibile ammirare le strutture tettoniche di deformazione a causa della vicinanza della linea Valsugana

Tunnel sotto le case a Ivano-Fracena


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