2024-05-18 Cima Portule

 CIMA PORTULE

Anello di Cima Portule lungo il CAI 826 (Altopiano di Asiago, Vicenza)

Dati tecnici

Data

18 maggio 2024

Punto di Partenza

presso Malga Larici di Sotto (1625 m)

Lunghezza

13,7 km

Tempo

4.30

Dislivello complessivo

800 m (compresi saliscendi)

Quota massima

2310 m (Cima Portule)

Punti d’appoggio

  • Malga Larici di Sopra

Sentieri

CAI 826

Difficoltà

E

Segnaletica

Ottima

Percorso in sintesi

  • Partenza (1625 m)
  • Cima Larici (2033 m)
  • Monte Erba (2031 m)
  • Porta Renzola (1949 m)
  • Monte Kempel (2295 m)
  • Cima Portule (2310 m)
  • Bocchetta Portule (1937 m)
  • Malga Larici di Sotto (1630 m)
  • Partenza

Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e cresta montuosa a quote di media montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso presenta una prima parte di sentiero e un lungo ritorno su larga carrareccia (da Bocchetta Portule) su pendii e creste rocciose e prative a generalmente bassa esposizione. Non vi sono difficoltà tecniche in tutto il percorso tranne il tratto di salita da Porta Renzola a Cima Portule, abbastanza ripido e faticoso, oltre a fare attenzione a non sporgersi troppo verso il precipizio a nord. Vista la quota rilevante e il periodo primaverile vi è molta neve residuale a cui fare attenzione. La segnaletica è ottima, a parte l'inizio della salita dalla partenza, dove la traccia è molto labile e bisogna guardare i segni sugli alberi.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Cima Portule è la terza vetta in ordine di altezza delle Prealpi Vicentine e dei monti dell'Altopiano di Asiago, dopo il Monte Trentin (2325 m) e la Cima XII (2343 m). L'altezza rilevante rende questa cima molto panoramica con viste a 360° sulle Prealpi Vicentine, sulle Alpi Retiche meridionali (Dolomiti di Brenta, Gruppo dello Stelvio), sulle Prealpi Gardesane e sulle Dolomiti sud-occidentali (Dolomiti di Fiemme e di Feltre). Abbastanza importarte è stata questa montagna durante la Grande Guerra, fortemente contesa in quanto situata in zona di confine attualmente tra Veneto e Trentino, allora tra Italia e Impero austro-ungarico. I vari tentativi di conquista di queste vette da parte degli italiani durante le offensive tra il 1916 e il 1917 sono visivili dalle numerose trince e dalle roccaforti ritrovabili lungo il percorso.

Dal punto di vista geologico Cima Portule è costituita prevalentemente da Dolomia Principale, sovrastata nella zona di vetta dai calcari di Monte Zugna. La natura carbonatica del territorio è evidente dalle gigantesche doline ben visibili nel sentiero di discesa dalla cima verso Bocchetta Portule. Il paesaggo è stato inoltre fortemente modellato dalle glaciazioni come testimoniano le forme a circo glaciale delle vette.

Accesso

Da Asiago seguire la Provinciale 349 in direzione del Passo Vezzena. Al punto il cui la valle inizia a piegare verso ovest, a quota 1170 m, prendere a destra Strada Val Renzola, indicazioni per Rifugio Larici. Si sale la strada fino a parcheggiare in uno spiazzo a quota 1625 m appena dopo il bivio a destra di Malga Larici di Sotto, davanti ad un piccolo laghetto.

Percorso

Iniziamo il percorso ad anello da un sentiero breve ben visibile a fianco al laghetto che supera pochi alberi e si innesta poco dopo al CAI 826 che inizia qualche metro più in basso. Iniziamo a salire il CAI 826 per traccia poco evidente su bosco e prati, in questi punto è bene fare affidamento sulla segnaletica sugli alberi abbastanza buona. Prendiamo quota seguendo la traccia fino ad una singolare "porta" a quota 1786 m poco prima di sciovie apparentemente dismesse. Il sentiero a questo punto diventa ben evidente e in salita decisa verso la cresta sud di Cima Larici. Raggiungiamo la cresta ben larga circondati dal pino mugo e continuiamo a salire sempre con buona decisione. Alla nostra destra il fianco ovest di Cima Portule ancora fortemente innevato e occasionalmente coperto dalla nuvolosità prorompente. Raggiungiamo quindi la prima vetta, Cima Larici, a 2033 m, oltre la quale l'altopiano di Asiago di rompe gettandosi molto ripido sulla Valsugana. A ovest la cresta scende per poi risalire con Cima Mandriolo (2049 m), mentre noi seguiremo a est verso Cima Portule. A sud invece domina il Monte Verena (2015 m).

Iniziamo quindi a seguire la cresta a est di Cima Larici attraverso il Monte Erba (2031 m) passando a fianco ad alberi bruciati (a seguito dell'incendio di Dicembre 2015) e facendo attenzioni ai punti un po' esposti (resi ancora più difficoltosi per la presenza della neve). Scendiamo quindi decisi verso Porta Renzola (1949 m), da dove inizia la ripida salita per il fianco ovest di Cima Portule. Il sentiero di salita per nostra fortuna è quasi del tutto libero dalla neve e i pochi punti coperti sono facilmente evitabili. La salita è ripida specialmente negli ultimi 100 m, con frequenti gradini di roccia comunque molto facili a bassa esposizione. Terminata la salita, seguiamo un breve tratto innevato non difficile (per aiutarci basta seguire il passaggio degli altri escursionisti) e raggiungiamo un bivio segnato come Monte Kempel (2295 m). A NE le due vette più elevate delle Prealpi Vicentine (Monte Trentin e Cima XII). Seguiamo il crinale a sud passando per il nevaio fino a raggiungere la croce di vetta di Cima Portule a 2310 m.

Per la discesa continuiamo il sentiero CAI 826 verso Bocchetta Portule, superando brevi nevai e cercando di non sporgerci troppo verso il ripido versante ovest. Il sentiero ben segnato aggira delle grandi doline carsiche e poi scende deciso attraverso il pino mugo fino a Bocchetta Portule (1937 m), dove iniziano a notare un meteo piuttosto minaccioso in direzione di dove dobbiamo rientrare. Dopo un breve riposo e una visita ad una galleria usata probabilmente sia dagli italiani che dagli austro-ungarici durante la guerra, prendiamo la larga carrareccia (Erzherzog Eugen Straße e CAI 826) che rientra a Malga Larici di Sotto. Proseguiamo in leggera discesa aggirando tutta l'alta Val Renzola fino a Malga Larici di Sotto (1630 m), dove ci innestiamo alla strada asfaltata. Seguiamo per pochi metri la strada fino a raggiungere il punto di partenza.

Saliamo poi con la macchina per pochi metri per goderci una birra di fine camminata a Rifugio Larici (1658 m) di fronte alla parete nord di Monte Verena.

Considerazioni finali 

La salita a Cima Portule con l'anello del CAI 826 è un'ottima escursione di media difficoltà in cime molto panoramiche dall'alto valore paesaggistico e storico. La parte più difficoltosa è sicuramente la ripida salita da Porta Renzola, per cui è consigliato di effettuare il giro in senso orario per evitare di distruggersi le ginocchia effettuando il ripido tratto in discesa. Fare attenzione anche alla presenza di neve tardiva primaverile in tratti esposti, dove è utile avere con se un paio di ramponcini.

Galleria immagini


Sentiero dal punto di partenza (1625 m)

Saliamo per traccia molto labile di sentiero, guardare bene la segnaletica sugli alberi

Una caratteristica porta lungo il sentiero

Salita ripida su largo sentiero (CAI 826) ora ben più evidente

Dalla larga cresta di Cima Larici, Cima Portule di fronte è coperta di nuvole e ben carica di neve

Saliamo la cresta verso Cima Larici

Sentiero verso Cima Larici tra pino mugo

Cima Portule e Cima XII (2343 m) dalla vetta di Cima Larici (2033 m). E' evidente la cresta da percorrere per arrivare in vetta

La Valsugana da Cima Larici

La cresta verso ovest con la lontana Cima Mandriolo (2051 m). Ben visibile la rottura di pendio dell'Altopiano di Asiago

Il Monte Verena (2015 m) a sud

Un tratto esposto con neve a cui fare un po' di attenzione lungo la cresta

Seguiamo la cresta tra Cima Larici e Monte Erba (2031 m)

Da Porta Renzola (1949 m) iniziamo la grossa salita verso Cima Portule, passando in fianco alla vegetazione bruciata dal grande incendio del dicembre 2015

Salita ripida a Cima Portule, facendo attenzione al precipizio a sinistra

I tratti più ripidi finali con bassa visibilità

La segnaletica che indica il Monte Kempel (2295 m), per raggingere la vetta vera e propria si prosegue il crinale facendo attenzione ai tratti nevosi senza avvicinarsi il ripido pendio nevoso a destra

Monte Trentin (2325 m) a NE

L'Altopiano di Asiago innevato nelle zone più elevate

Croce di vetta di Cima Portule, 2310 m

Iniziamo a scendere il lungo pendio verso Bocchetta Portule, facendo attenzione a non sporgerci al ripido pendio ovest ricco di neve

Discesa da Cima Portule dalla cresta sud

Una delle grandi doline che si affiancano scendendo

Sentiero con fioriture primaverili

Arrivo a Bocchetta Portule, 1937 m

Bocchetta Portule

Il tempo sembra promettere male, per fortuna il sentiero è terminato e rimane solo la lunga carrareccia di ritorno

Galleria della Grande Guerra a Bocchetta Portune

Vista da una delle aperture della galleria

Inizio della carrareccia di ritorno

Parete dolomitica dove vi è la galleria appena visitata

Il Monte Verena

La carrareccia creata dagli austro-ungarici nel 1916

Cima Portule ora libera dalle nubi

Presso Malga Larici di Sotto, 1630 m

Rifugio Larici, 1658 m

Birra a Rifugio Larici

Monte Verena da Rifugio Larici

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