2024-05-26 Cortona - Alta di Sant'Egidio

 CORTONA - ALTA DI SANT'EGIDIO

Anello tra Cortona e salita all'Alta di Sant'Egidio (Preappennino Umbro Settentrionale, Arezzo)

Dati tecnici

Data

26 maggio 2024

Punto di Partenza

Stazione Camucia - Cortona (256 m)

Lunghezza

21,3 km

Tempo

4.30

Dislivello complessivo

880 m

Quota massima

1056 m (Alta di Sant'Egidio)

Punti d’appoggio

  • Camucia
  • Cortona

Sentieri

CAI 561 - 563 - 50 , Strada Basolata

Difficoltà

E

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Stazione Camucia - Cortona (256 m)
  • Camucia (270 m)
  • Cortona (495 m)
  • Fortezza del Girfalco (645 m)
  • Torrione (585 m)
  • Alta di Sant'Egidio (1056 m)
  • Eremo Le Celle (515 m)
  • Catrosse (310 m)
  • Stazione Camucia - Cortona



Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante montuoso a quote di medio-bassa montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una elevata lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso alterna strada asfaltata, carrareccia e sentiero su pendii boscosi o a boscaglia, occasionalmente prativi. Il sentiero è ben segnato e visibile, ogni tanto con della vegetazione incombente su cui farsi strada. Fare attenzione al tratto di strada che rientra a Camucia lungo la Statale Umbro-Casentina in quanto priva di marciapiede con macchine che corrono ad alta velocità. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Cortona è una piccola città ad impiano medievale arroccata nelle pendici occidentali dell'Alta di Sant'Egidio, in posizione panoramica sull'ampia Val di Chiana. Si sviluppa in piena pendenza fino alla Rocca del Girfalco posta su una vetta panoramica a 651 m. La città ha origini etrusche e faceva parte della dodecapoli etrusca. Successivamente attraversò i vari periodi romano e medievale che ne caratterizzarono l'aspetto fino a quello attuale. L'Alta di Sant'Egidio, con i suoi 1056 m, è la seconda vetta più elevata del Preappennino Umbro e domina gran parte della Val di Chiana.

Dal punto di vista geologico, a Cortona e nell'Alta di Sant'Egidio prevalgono le successioni di avanfossa rappresentate dalla formazione del Macigno (Oligocene), con alternanze di arenarie e siltiti.

Percorso

Iniziamo il percorso dalla stazione Camucia - Cortona (256 m) e ci dirigiamo verso il centro di Camucia seguendo Viale Regina Elena già in buona salita. Raggiunto il centro di Camucia (270 m) davanti alla Chiesa di Cristo Re, attraversiamo la strada statale e prendiamo Via Italo Scotoni che sale dritta e ripida verso Cortona. Guadagnamo quota, tagliando qualche tornante con sentieri tra case dove possibile, e raggiungiamo la base della città di Cortona (450 m), fornita di parcheggi e in posizione panoramica sulla Val di Chiana.

Aggiriamo parte delle mura ed entriamo in citta su una porta, a cui segue una via che continua a salira fin sotto un arco alla base della torre del Palazzo Comunale che ci permette di entrare alla Piazza della Repubblica (495 m), al cuore della città. Poco distante, a destra del Palazzo Comunale vi è Piazza Signorelli. Continuiamo la salita con la Via Santucci che inizia in una galleria e prosegue ripida fino alla duecentesca Chiesa di San Francesco (522 m). Continuiamo per Via Berrettini a salire passando per la triangolare Piazza della Pescaia e in fianco alle piccole chiese di San Nicolò e San Cristoforo. Completiamo la salita giungendo al punto più elevato della città, ovvero il piazzale davanti alla Basilica di Santa Margherita (615 m). Salendo ulteriormende per delle scale si arriva alla Fortezza del Girifalco situata in cima ad un colle a 651 m, dove è possibile avere degli ottimi panorami sia sulla Val di Chiana che su parte del Lago Trasimeno.

Dal piazzale della Basilica di Santa Margherita proseguiamo per la carrareccia sterrata (CAI 561) parallela a Viale Laparelli fino a scendere alla località Torreone (580 m). Qui ci direzionaniamo verso l'Alta di Sant'Egidio prendendo la strada che sale segnata come Strada Basolata, ovvero un antico tracciato romano dell'epoca imperiale costituita da lastre di pietra arenaria di cui la montagna locale è ricca. Seguiamo la strada ignorando vie lateriali private, passando da strada asfaltata a carrareccia e infine sentiero sotto il bosco. Al bivio quota 710 m ci mantieniamo dritti sulla traccia della strada basolata, che prosegue con occasionali tornanti in zone di bosco e zone più aperte panoramiche che mostrano il quantitativo di percorso effettuato. Attraversiamo una carrareccia (860 m) e continuiamo ancora per un pò di metri il sentiero fino a innestarci nella strada asfaltata nel crinale montuoso in un valico senza nome (920 m) tra l'Alta di Sant'Egidio e Monte Spino (951 m). Seguiamo a questo punto la strada in salita (CAI 50) verso la vetta dell'Alta di Sant'Egidio prima lungo strada e poi lungo un sentiero tra bosco e alta vegetazione. Raggiungiamo quindi la vetta a 1056 m non panomamica per via degli alberi e dei ripetitori. Il panorama puù comunque essere apprezzato da alcuni tratti della strada di salita, con vista verso la Val di Chiana e le grandi montagne del Cetona e Amiata, mentre Lago Trasimento è be visibile a sud. A nord il vicino e più elevato Monte Favalto (1081 m) e le vette più meridionali dell'Appennino Tosco-Romagnolo, mentre a est si distinguono bene alcune delle vette più note dell'Appennino Umbro-Marchigiano: Monte Nerone (1525 m), Monte Catria (1701 m) e Monte Cucco (1566 m).

Scendiamo dall'Alta di Sant'Egidio seguendo la strada in parte asfaltata e in parte no fino a tornare il valico quota 920, dove è presenta un'area barbecue dove fare pausa pranzo (in compagnia di una volpe). Riprendiamo quindi la discesa sempre per la Strada Basolata fino a raggiungere la carrareccia a quota 860 m, dove invece di continuare il sentiero svoltiamo a destra seguendo la via del CAI 563. Scendiamo un paio di tornanti e poi continuiamo il sentiero segnato CAI 563 che scende su bosco e boscaglia, guadando qualche torrentino e costeggiando un fosso fino a terminare in Strada dei Cappuccini (560 m).

Proseguiamo per la strada asfaltata per pochi metri e raggiungiamo l'entrata dell'Eremo Le Celle. Entriamo nell'eremo scendendo per il percorso turistico in fianco al pendio coltivato e attraversiamo il ponte sopra il fossato con l'acqua che erode gli strati arenacei che costituiscono il monte. Nell'eremo possiamo visitare la cella originaria di San Francesco. Continuiamo il percorso sotto un porticato e saliamo le scale che portano all'ingresso della chiesa principale. Scendiamo quindi il percorso, ora nuovamente sentiero, percorso abitualmente durante i pellegrinaggi all'eremo, aggirando i vari fossati e con i punti più esposti (nel senso appenninico del termine) protetti da parapetti d'acciaio. Terminiamo il sentiero sulla carrareccia di campagna (470 m) e la scendiamo fino a raggiungere la località Catrosse (310 m), dove la strada passa sotto le case. Continuiamo quindi in leggerissima discesa ormai giunti al fondovalle percorrendo strade di campagna fino alla rotonda con la SR Umbro-Casentina. Proseguiamo lungo la strada rientrando a Camucia facendo attenzione alle macchine che corrono ad alta velocità dal momento che manca il marciapiede. Entriamo a Camucia e raggiungiamo la stazione Camucia - Cortona.

Considerazioni finali 

Il lungo giro permette sia di raggiungere un'importante cima della Val di Chiana, l'Alta di Sant'Egidio, sia di visitare la città di Cortona e lo storico Eremo francescano Le Celle. Il giro è abbastanza lungo sempre a causa della mancanza di appropriati mezzi di avvicinamento oltre al treno.

Galleria immagini

Dalla stazione Camucia - Cortona seguiamo Viale Regina Elena in leggera salita verso il centro di Camucia

Centro di Camucia (270 m)

Saliamo ripidamente per Via Italo Scotoni

Guadagnamo quota verso Cortona

Camucia e la Val di Chiana giunti a Cortona. Lontano si intravede il Monte Amiata (1738 m)

Porta di ingresso nelle mura di Cortona

Saliamo verso la piazza centrale

Palazzo Comunale sulla Piazza della Repubblica al centro di Cortona

Piazza Signorelli a Cortona

Saliamo per la ripida Via Santucci

Interno della duecentesca Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Nicolò

Chiesa di San Cristoforo

Basilica di Santa Margherita, 615 m

Vista da un punto panoramico vicino alla Fortezza del Girifalco (645 m), con la Basilica di Santa Margherita e la Val di Chiana

A sud si intravede il Lado Trasimeno

Seguiamo la strada forestale CAI 561 che dalla Basilica va verso la località Torrione

Località Torreone, 580 m

L'Alta di Sant'Egidio ancora distante e minacciata da qualche nuvola bassa

Seguiamo l'itinerario della Strada Basolata

La Strada Basolata procede inizialmente come strada e carrareccia

Proseguiamo seguendo la segnaletica CAI 561 ignorando le strade secondarie in quanto strade private

Passiamo sotto ad una serie di uliveti

E poi entriamo nel bosco

Occasionali aperture panoramiche nella boscaglia mostrano la Val di Chiana e danno l'idea del percorso effettuato

Sentiero tra la boscaglia

Continuiamo la salita per la Strada Basolata

Dal passo lungo il crinale (920 m), prendiamo la strada che sale all'Alta di Sant'Egidio

Sentiero tra la vegetazione poco prima della vetta

Ultimo tratto di strada/carrareccia

La vista verso il Lago Trasimento, il Monte Cetona (1148 m) e il Monte Amiata

Il Lago Trasimeno

Vetta (1056 m) con i ripetitori

Vista verso l'Appennino Umbro-Marchigiano. Si riconoscono il Monte Nerone (1525 m), il Monte Catria (1701 m) e il Monte Cucco (1566 m)

Verso NE con l'Appennino Tosco-Romagnolo

Strada di discesa nella boscaglia incombente

Pranzo su area barbecue in compagnia di una volpe

Discesa lungo il CAI 563

Discesa lungo il CAI 563

Discesa lungo il CAI 563

Discesa lungo il CAI 563

Lungo la Strada dei Cappuccini (560 m)

Entrata all'Eremo Le Celle

Eremo Le Celle

Eremo Le Celle

Il torrente scende dagli strati di arenaria del Macigno

Cella di San Francesco

Eremo Le Celle

La discesa all'interno dell'Eremo Le Celle

Proseguiamo il percorso dopo l'Eremo Le Celle

Discesa, con i tratti ripidi protetti da parapetti in acciaio

Il sentiero diventa carrareccia

Arco alla località Catrosse (310 m)

Proseguiamo il piano

L'Alta di Sant'Egidio appena salita

Proseguiamo lungo la Statale Umbro-Carentinese verso Camucia


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