SENTIERO ATTREZZATO FALCIPIERI AL PASUBIO
Salita al Massiccio del Pasubio lungo il lungo sentiero attrezzato Falciperi e ritorno per la Strada delle 52 Gallerie (Altopiano di Asiago, Vicenza)
Dati tecnici
Data | 20 luglio 2024 |
Punto di Partenza | Bocchetta Campiglia (1216 m) |
Lunghezza | 10,8 km |
Tempo | 8.00 |
Dislivello complessivo | 1200 m (compresi saliscendi) |
Quota massima | 2040 m (Cimon del Soglio Rosso) |
Punti d’appoggio | Rif. Generale Achille Papa |
Sentieri | CAI 926 |
Difficoltà | EEA - II - PD |
Segnaletica | Buona |
Percorso in sintesi:
- Bocchetta Campiglia (1216 m)
- Cima Bella Laita (1881 m)
- Cima Cuaro (1939 m)
- Forcella Camossara (1875 m)
- Cima Forni Alti (2023 m)
- Passo Val Fontana d'Oro (1875 m)
- Cima del Soglio Rosso (2040 m)
- Cima dell'Osservatorio (2027 m)
- Porte del Pasubio (1928 m)
- Rif. Generale Achille Papa (1928 m)
- Strada delle 52 Gallerie
- Bocchetta Campiglia
Note tecniche e difficoltà
Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste a quote di media montagna. Il dislivello è elevato e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è elevata.
Il percorso presenta sentiero e via ferrata su ripidi pendii erbosi/rocciosi e creste rocciose dominate da pino mugo. Il sentiero attrezzato Falcipieri si sviluppa su pareti esposte e ripide creste. Il cavo metallico è presente in tutte le tratte fortemente esposte a sviluppo verticale, mentre numerosi tratti meno esposti sono da affrontare in arrampicata libera con passaggi fino al II grado. La Strada delle 52 Galleria è facile ed escursionistica, ma da affrontare con la presenza di torcia e facendo attenzione al soffitto a volte basso.
Il grado di difficoltà escursionistica è EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura), il grado di difficoltà alpinistico è PD (Poco Difficile).
Introduzione geografica e cenni geologici
Il massiccio del Pasubio è uno dei massicci più importanti delle Prealpi Venete, oltre alla morfologia particolarmente articolata a carattere dolomitico, anche per l'importante ruolo svolto nella Grande Guerra. Su questa montagna infatti è possibile osservare sia le postazioni italiane che le postazioni austriache. Molte delle grandi strade che salgono il massiccio dal basso sono infatti state costruite a scopo bellico, tra queste la Strada delle 52 Galleria è stata creata sul ripido e roccioso versante SE allo scopo di avere una via di accesso riparata dal bombardamento nemico.
Con i suoi 2232 m, Cima Palon è la vetta più elevata del massiccio. Tale quota rende il massiccio facilmente identificabile dalla pianura e da numerose zone circostanti. Il vicino Gruppo del Carega è solo di poco più alto.
Il massiccio è costituito principalmente da Dolomia Principale.
Accesso
Dalla provinciale 46 che da Valli del Pasubio sale al Pian delle Fugazze (1163 m), svoltare a destra per Strada Passo Xomo intora a quota 900 m. Si continua per la stretta stradina per 5 km fino ad arrivare a Passo Xomo (1058 m), dove si prende la strada a sinistra che in pochi minuti termina a Bocchetta Campiglia.
Percorso
Iniziamo il percorso da Bocchetta Campiglia prendento il sentierino che inizia proprio a fianco l'ingresso principale della Strada delle 52 Gallerie. Poco avanti infatto è segnalato il percorso alpinistico con le indicazioni sulla corretta attrezzatura da utilizzare. Entriamo quindi nel bosco lungo la traccia di sentiero e iniziamo a salire ripidi e decisi fino ad incontrare su una roccia la targhetta di inizio ferrata (1300 m). A lato superiamo due grossi massi (I) trovando un piccolo spiazzo dove approfittare per indossare il caschetto e il kit da ferrata. Uscendo momentaneamente dal bosco, il panorama aumenta con la vista della pianura a SE e il massiccio del Monte Rione (1691 m) a est. Saliamo qualche zolla erbosa fino ad una prossima paretina da superare in libera (II) non esposta e facilitata dalla presenza di una cambra metallica. Ci avviciniamo alle pareti e incontriamo il primo spezzone di cavo che sale diagonalmente una paretina ricca di appoggi. Poco dopo, un secondo spezzone di cavo ci fa salire un camino meno ricco di appoggi e attrezzato con qualche cambra e piolo. Giungiamo quindi su una stretta cresta rocciosa panoramica che culmina con un ultimo spezzone di cavo tra due massi da scendere fino ad una forcellina (1380 m) dove una via di fuga ci consente in qualche metro di raggiungere la Strada delle 52 Gallerie.
Riprendiamo il sentiero Falcipieri di fronte arrivando ad una cengia attrezzata che termina in una breve galleria. Successivamente riprende la ripida salita tra zolle erbose, pino mugo e roccette attrezzate verso le prossime pareti, alla cui base riprendono gli spezzoni di cavo. Aggiriamo dei gendarmi rocciosi approfittando del gran quantitativo di appoggi per i piedi e ci portiamo alla base di un grande torrione roccioso, che saliamo con una lunga scala verticale a cui segue un traverso fortemente esposto con cambre e piccoli appoggi in cui sembra di camminare nel vuoto. Proseguiamo aggirando queste torri dolomitiche in forte panorama e superiamo ulteriori roccette (I) fino a portarci in una balconata fortemente panoramica (1650 m) sul gruppo del Carega a sud. Proseguiamo quindi il sentiero immersi nel pino mugo alternando qualche facile gredino roccioso (I). Superiamo un tratto di II grado e ci portiamo in cresta, con davanti la parete dolomitica tagliata dal passaggio della Strada delle 52 Gallerie. Un successivo passaggio in libera (I+) porta in cima alla prima delle 5 vette della ferrata, Cima Bella Laita a 1881 m. Proseguiamo quindi con qualche saliscendi e nuovi passaggi in arrampicata libera (II) fino alla seconda vetta, Cima Cuaro (1939 m), anticipata da un largo spacco da scendere e risalire in arrampicata (II). Per raggiungere la prossima vetta dobbiamo scedere Cima Cuaro per due pareti attrezzate da affrontare in disarrampicata facendo attenzione, raggiungedo Forcella Camossara (1875 m). Risaliamo quindi un breve tratto in libera (I) e un tratto con cavo a cui segue nuovamente una parte in libera (I+). Un ultimo spezzone di cavo ci permette di raggiungere la cresta sommitale da percorrere sempre facendo attenzione ai canaloni sottostanti, fino alla croce della terza vetta, Cima Forni Alti (2023 m).
Scendiamo quindi per sentiero gradinato non difficile dalla Cima Forni Alti alternando tratti in cresta con tratti in cengia. Entriamo in una breve galleria che termina con un breve tratto attrezzato che scende al Passo Val Fontana d'Oro (1875 m), dove un'ulteriore via di fuga consente di ritornare alla Strada delle 52 Gallerie. Continuiamo il sentiero in cresta superiando qualche facile gradino roccioso (max I) fino ad un nuovo tratto attrezzato che consente di aggirare un grande masso roccioso, al cui termine ci incrociamo direttamente con la Strada delle 52 Gallerie (1900 m). Proprio di fronte un altro salto verticale attrezzato fa guadagnare una crestina rocciosa, al cui termine inizia l'ultima salita alla quarta e più elevata vetta, Cimon del Soglio Rosso a 2040 m. Dalla quarta vetta si presenta un bel panorama sulla vicina Cima Palon (2232 m), la vetta maggiore del massiccio del Pasubio, mentre a sud domina il Gruppo del Carega. Scendiamo quindi in facile cresta e raggiungiamo l'ultima vetta, Cima dell'Osservatorio (2027 m), con un piccolo terrazzino panoramico dove sono segnalati i luoghi circostanti, monti e paesi. Scendiamo quindi l'ultima vetta per una cenghetta leggermente esposta non attrezzata e una serie di grossi massi a cui fare attenzione soprattutto per la stanchezza dopo il lungo giro. Arriviamo quindi alle Porte del Pasubio e al Rif. Generale Achille Papa (1928 m), dove converge il sentiero appena percorso, la Strada delle 52 Gallerie e la Strada degli Scarubbi, una lunga e facile mulattiera che sale al Massiccio sempre da Bocchetta Campiglia. Ci riposiamo al Rifugio insieme ad un primo e una birretta prima di prendere la via del ritorno.
Scendiamo quindi la nota Strada delle 52 Galleria, lunga circa 6 km e caratterizzata da 52 gallerie a soffitto più o meno alto e con tratti talvolta in larga cengia esposta con un cavo d'acciaio di sicurezza (utile in caso di salite in presenza di ghiaccio). Ogni galleria è numerata con la lunghezza della stessa. Molto ultile una torcia all'interno, anche per il fondo talvolta umido e scivoloso. Terminata da discesa con l'ultima galleria, passiamo di fronte ad un portico illustrativo e quindi arriviamo nuovamente a Bocchetta Campiglia.
Considerazioni finali
Il sentiero attrezzato Falcipieri è un lungo percorso da affrontare con la giusta attrezzatura e con il giusto allenamento visto l'effettivo tempo orario di percorrenza (5 ore). La maggior parte dei passaggi in arrampicata non sono attrezzati con cavo, posto soltando il quei passaggi particolarmente esposti o verticali. Sono comunque molto utili delle basilari conoscenze di arrampicata per affrontare diversi passaggi, che arrivano spesso al II grado. Il grande vantaggio di questo percorso è la vicinanza alla Strada delle 52 Gallerie, notevolmente frequentata e con continue vie di fuga per raggiungerla il caso si voglia interrompere il percorso.
Galleria immagini
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| Dal parcheggio di Bocchetta Campiglia (1216 m) il Coston dei Laghi (1873 m) e Cima Portule (2310 m) lontana a destra |
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| Dal parcheggio verso le prime bastionate rocciose del Pasubio da risalire con la ferrata |
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| L'inizio del sentiero di avvicinamento alla ferrata |
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| Ripido avvicinamento nel bosco |
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| Targhetta di inizio ferrata (1300 m) |
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| Primo tratto di salita in libera (I+), a cui segue un tratto panoramico dove sostare per indossare il kit da ferrata |
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| Vista panoramica verso il Monte Rione (1691 m) a est |
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| Vista panoramica verso la pianura a SE |
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| Poco avanti incontriano il primo spezzone di cavo per superare un facile gendarme roccioso |
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| Le pareti sud-orientali del Massiccio del Pasubio dove si è scavata la Strada delle 52 Gallerie |
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| Parete attrezzata nel primo tratto di ferrata |
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| Su risale un ripido camino con l'ausilio di pioli e cambre metalliche |
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| Pareti e torrioni del Massiccio del Pasubio da salire con la ferrata |
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| Panorama da una cresta panoramica a quota 1370 m |
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| Monte Zevola (1976 m) e Piccole Dolomiti a sud |
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| Salita attrezzata lungo uno spacco di roccia |
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| In alcuni punti passiamo molto vicini alla Strada delle 52 Galleria, con vie di fuga in caso si voglia interrompere il percorso |
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| Proseguiamo in un tratto di cengia attrezzata |
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| Una piccola galleria (1440 m) |
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| Ripidi tratti di collegamento fra diversi spezzoni di cavo |
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| Attraverso il pino mugo verso le pareti rocciose da arrampirare |
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| Alla base della parete riprendono i tratti attrezzati con inizialmente facili passaggi |
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| Risaliamo la parete gradonata sfruttando gli innumerevoli appoggi presenti |
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| Ci avviciniamo al torrione roccioso |
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| Risaliamo il torrione con una scala verticale |
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| Terminata la scala continuiamo con un traverso in elevatissima esposizione |
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| Il parcheggio di Bocchetta Campiglia proprio sotto le pareti appena arrampicate |
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| Continuiamo il percorso aggirando i vari torrioni dolomitici |
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| Passaggi in cengia alla base dei torrioni dolomitici |
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| Vista verso nord con Cima Portule e sullo sfondo Cima d'Asta (2847 m) |
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| Facili tratti da arrampicare in libera (I) |
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| Il Gruppo del Carega a sud |
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| Valli del Pasubio e pianura a SE |
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| Usciti dalle pareti, continuiamo le creste ricoperte da pino mugo verso la prima vetta |
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| Piccoli e facili gradini rocciosi da salire |
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| Tratto di salita di II grado |
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| In cresta nel pino mugo |
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| La Strada delle 52 Gallerie che taglia la parete dolomitica |
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| Passaggio di II grado poco sotto la prima delle 5 vette |
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| Cima Bella Laita, 1881 m |
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| Continuano i tratti da arrampicare in libera fino al II grado dopo la prima vetta |
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| Salita lungo il pino mugo |
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| Verso Cima Palon (2232 m) |
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| Scendiamo una prima vetta in disarrampicata |
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| Risaliamo di fronte (II) |
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| Cima Cuaro (1939 m) |
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| Cima Forni Alti (2023 m) è la prossima cima da conquistare |
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| Il primo tratto attrezzato di discesa da Cima Cuaro |
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| Il secondo tratto attrezzato di discesa da Cima Cuaro |
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| Da Forcella Camossara (1875 m) si risale verso Cima Forni Alti |
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| Riprendono poco dopo i tratti attrezzati |
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| E si continua con tratte in libera (I) |
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| Altre tratte attrezzate in moderata esposizione |
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| Tratti attrezzati prima della vetta |
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| Proseguiamo in cresta verso la visibile croce di vetta passando a fianco alle fortificazioni militari |
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| Canaloni ripidi verso il basso |
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| Croce di vetta di Cima Forni Alti, 2023 m |
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| Verso Cima Palon |
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| Passaggio in cengia dopo la vetta |
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| Ingresso in una breve galleria |
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| Breve discesa attrezzata dopo la galleria |
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| Traverso attrezzato poco affianco alla Strada delle 52 Gallerie |
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| Tratto attrezzato dopo la congiunzione con la Strada delle 52 Gallerie |
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| Cima Palon e Rif. Papa dal Cimon del Soglio Rosso |
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| Cimon del Soglio Rosso, 2040 m |
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| Gruppo del Carega (2259 m) dal Cimon di Soglio Rosso |
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| Cima Palon |
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| La vetta del Cimon di Soglio Rosso |
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| Cima dell'Osservatorio (2027 m), l'ultima delle 5 vette |
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| Terrazza panoramica nella Cima dell'Osservatorio |
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| Tratta in cengia moderatamente esposta dopo la Cima dell'Osservatorio |
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| Discesa verso le Porte del Pasubio (1928 m) |
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| Rifugio Generale Achille Papa (1928 m) |
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| Birra e bigoli all'anatra in rifugio |
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| Nel frattempo salgono le nuvole |
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| Scendiamo per la Strada delle 52 Gallerie, che inizia salendo |
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| Punto panoramico in cengia a 2000 m nel punto più elevato |
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| Lungo la Strada delle 52 Gallerie sotto la parete di Cima Forni Alti |
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| La strada sotto le nuvole |
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| All'uscita dalla prima galleria |
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| Portico informativo poco prima del termine della strada |
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| L'ingresso della strada a Bocchetta Campiglia |
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