2024-08-14/18 Rif. Franchetti

 RIFUGIO FRANCHETTI

Salita al Rifugio Franchetti dai Prati di Tivo e rientro per la cresta di Arapietra (Massiccio del Gran Sasso, Teramo)

Dati tecnici

Data

14-18 agosto 2024

Punto di Partenza

Prati di Tivo (1450 m)

Lunghezza

9,7 km

Tempo

3.00

Dislivello complessivo

450 m (salita), 1000 m (discesa)

Quota massima

2433 m (Rif. Franchetti)

Punti d’appoggio

  • Prati di Tivo
  • Rifugio Franchetti
  • Rifugio Cima Alta

Sentieri

CAI 103 - 200A

Difficoltà

E - F

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Prati di Tivo (1450 m)
  • La Madonnina (2007 m)
  • Passo delle Scalette (2100 m)
  • Rif. Franchetti (2433 m)
  • Passo delle Scalette
  • La Madonnina
  • Albergo diruto dell'Arapietra (1896 m)
  • Rifugio Cima Alta (1645 m)
  • Prati di Tivo


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante pareti a quote di media montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso presenta principalmente come sentiero e strada. La salita al rifugio Franchetti è su sentiero roccioso a tratti esposto (attrezzati) e ripido, con passaggi su pietraie e sotto parete. I tratti rocciosi possono essre insidiosi in caso di roccia bagnata. La discesa per la cresta dell'Arapietra è su lieve pendio esboso fino al Rifugio Cima Alta, dove prosegue come strada asfaltata.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico), il grado di difficoltà alpinistico è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Rif. Carlo Franchetti è situato nella valle delle Cornacchie, un avvallamento di origine glaciale tra i due Corni nel Massiccio del Gran Sasso: il Corno Grande (2912 m) e il Corno Piccolo (2655 m), che sono le due montagne più elevate dell'intero massiccio. L'avvallamento è posto nel ripido versante teramano del gruppo, dove le cime del Gran Sasso si "gettano" nei rilievi collinari con ripidi versanti di quasi 2000 m di rocce calcaree che formano talvolta pareti paragonabili a quelle delle Alpi Sud-Orientali. La località Prati di Tivo è una delle porte di accesso al Gran Sasso dal versante teramano, sfruttata sia in estate per l'escursionismo che in inverno per lo sci.

Il versante teramano presenta delle peculiarità rocciose molto importanti per comprendere la geologia del Gran Sasso. Il massiccio si trovava infatti al margine NE della piattaforma laziale-abruzzese, formatasi nel Giurassico medio dopo la frammentazione dell'antica piattaforma calcarea del Triassico-Giurassico inferiore. In questo margine si sono andati a sedimentare tra il Giurassico e l'Oligocene depositi calcareo marnosi di bacino e frammenti massivi di piattaforma precipitati dall'antica scarpata.  partire dal Miocene ha inizio la formazione della catena apenninica con la formazione di un bacino di avanfossa a NE, dove fino a 6 Milioni di anni fa si sono depositati potenti strati di marne e arenarie (Flysch della Laga). Lo spostamento della catena appenninica seguente ha fatto transitare le successioni calcaree di piattaforma sopra i depositi di flysch rovesciando in parte gli strati calcareo-bacinali oggi visibili alla base della parete NE del Corno Piccolo. 

Accesso

Dalla Statale 80 del Gran Sasso d'Italia si sale a Pietracamela e si continua fino alla località turistica Prati di Tivo.

Percorso

I Prati di Tivo (1450 m) sono una località turistica di montagna situata nel versante NE del Massiccio del Gran Sasso, porta d'accesso teramano alle vette principali e più elevate del massiccio come i Corni e il Pizzo d'Intermesoli. Visto il pesante zaino che portiamo per le notti al rifugio, optiamo per salire parte del percorso con l'ovovia della Madonnina che permette di arrivare facilmente a quota 2007 m risparmiando ben 550 m di dislivello da salire. Dalla Madonnina è possibile ammirare il settore SE del Massiccio del Gran Sasso, il paretone NE del Corno Grande e la zona collinare pedemontana abruzzese fino al Mare Adriatico.

Iniziamo a camminare per il CAI 103 in direzione del Rif. Franchetti per pendio erboso e detriti. A quota 2075 m ignoriamo il sentiero a destra che continua per il sentiero attrezzato Ventricini e proseguiamo la salita a sinistra per il Passo delle Scalette (2100 m), che raggiungiamo dopo una facile rampa rocciosa. Scendiamo leggermente passando alla base delle pareti del Corno Piccolo per addentrarci nel Vallone delle Cornacchie. Superiamo un pianoro detritico tra massi metrici (tra sui un passaggio sotto un arco) e risaliamo dalla parte opporta superando un breve tratto attrezzato con un punto esposto. Saliamo quindi nuovamente per serpentine detritiche e rocciose (2250 m) dove in alcuni punti è necessario aiutarsi con le mani per l'equilibrio. Al termine si giunge quindi al Rif. Franchetti, raggiunto tuttavia con pessime condizioni metereologiche che hanno comportato alcuni disagi e alcuni accorgimenti per non scivolare sulle rocce bagnate.

Il rientro è stato effettuato il giorno 18 agosto al termine del mini-trekking. Dal Rif. Franchetti scendiamo nuovamente per la strada di andata assistendo anche a qualche breve incontro con il camoscio appenninico. Giunti alla Madonnina, decidiamo di percorrere in discesa la panoramica cresta dell'Arapietra lungo il CAI 103. Il tratto inizia poco ripido e facile su fondo erboso fino a raggiungere l'Albergo Diruto dell'Arapietra (1896 m). Continuiamo la discesa per sentiero facile scavato nel terreno a tratti più o meno pendenti in direzione di Cima Alta (1715 m). Al termine della discesa, a quota 1685 m, raggiungiamo in piano il punto panoramico con il Grande Crocefisso dell'Arapietra, dove abbiamo un panorama sul versante teramano del Gran Sasso e l'autostrada A24 che si immerge all'interno di esso. la visuale sulle vette e sul Paretone è purtroppo offuscata dalle nubi. Scendiamo quindi per la carrareccia erbosa che in pochi minuti porta al Rifugio Cima Alta (1650 m), da cui continuiamo scendendo per l'ampia strada prima sterrata e poi asfaltata fino a raggiungere nuovamente i Prati di Tivo.

Considerazioni finali 

Salita escursionistica nel complesso facile anche se faticosa per alcuni punti per la ripidità, le roccette da superare con equilibrio e il breve tratto attrezzato. Molto suggestivo invece il rientro panoramico per la dorsale dell'Arapietra. Questa tratta è sono stata percorsa in giorni diversi in quanto per il mini-trekking si è soggiornato al Rif. Franchetti.

Galleria immagini


Il Pizzo Intermesoli (2635 m) dai Prati di Tivo

Il Corno Piccolo (2655 m) dai Prati di Tivo

I Monti della Laga a Nord

L'ovovia vera la Madonnina

Il settore SE del Massiccio del Gran Sasso, con le vette da destra del Monte Brancastello (2385 m), Monte Prena (2561 m) e Monte Camicia (2564 m)

Il Vallone delle Cornacchie tra i due Corni, dove è situato il Rif. Franchetti

La vista verso le colline pedemontale abruzzesi e il Mare Adriatico

I Monti Gemelli a nord nel Gruppo della Laga, costituiti dalle due vette di Monte Girella (1814 m) e Monte Foltrone (1720 m)

Il paretone NE del Corno Grande dal sentiero di salita

Dopo il Passo delle Scalette (2100 m), percorriamo in piano sotto le pareti del Corno Piccolo

Tratto piano dopo il Passo delle Scalette

Entriamo nel basso Vallone delle Cornacchie tra grossi massi

Passiamo sotto un arco formato da due grossi massi

Saliamo un breve tratto esposto attrezzato con cavo e qualche cambra metallica

Continuiamo a salire per il pendio roccioso con serpentine a quota 2250 m. Non è stato possibile effettuare altre foto a causa del peggioramento del tempo

Il Corno Piccolo dal Rifugio

Rif. Franchetti (2433 m)

Il Corno Grande con visibili parzialmente le sue vette e la conca del Calderone

Corno Piccolo

Camoscio appenninico vicino al sentiero di discesa

La Costa dell'Arapietra dalla Madonnina

Il sentiero scendere per lieve pendio erboso

Albergo diruto dell'Arapietra (1896 m)

Scendiamo per pendio erboso tra alcuni massi erratici

Discesa per sentiero erboso

Cima Alta (1715 m) e Montagnone (1682 m)

La Costa dell'Arapietra discesa, i Corni sono coperti da nuvole

Il Grande Crocefisso dell'Arapietra (1685 m)

Il Massiccio del Gran Sasso e l'autostrada A24 che lo trafora dal versante teramano

Abbandoniamo la cresta per il largo sentiero erboso

Rifugio Cima Alta, 1650 m

Scendiamo ai Piati di Tivo per l'ampia strada

In alcuni tornanti è possibile tagliare per i boschi

La strada asfaltata

Nuovamente ai Prati di Tivo

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