2024-08-17 Corno Piccolo - Ferrata Danesi

 CORNO PICCOLO - FERRATA DANESI

Salita al Corno Piccolo lungo la via ferrata Danesi (Massiccio del Gran Sasso, Teramo)

Dati tecnici

Data

17 agosto 2024

Punto di Partenza

Rifugio Franchetti (2433 m)

Lunghezza

2,2 km

Tempo

4.30

Dislivello complessivo

380 m (compresi saliscendi)

Quota massima

2655 m (Corno Piccolo)

Punti d’appoggio

  • Rifugio Franchetti

Sentieri

CAI 103 - 105 - 107

Difficoltà

EEA - IV - AD

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Rif. Franchetti (2433 m)
  • Sella dei Due Corni (2538 m)
  • Ferrata Danesi
  • Corno Piccolo (2655 m)
  • Ferrata Danesi
  • Sella dei Due Corni
  • Rif. Franchetti


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante pareti a quote di alta montagna. Il dislivello è basso e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è alta.

Il percorso presenta principalmente come sentiero e via ferrata su creste e pareti rocciose. La ferrata Danesi si sviluppa sul più facile e accessibile versante ovest del Corno Piccolo. La salita è caratterizzata da scale e pioli nei punti verticali e tratti dove procedere in aderenza scavalcando rocce e massi talvolta mobili. Diventa difficoltosa suprattutto quando percorsa in discesa.

Il grado di difficoltà escursionistica è EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura), il grado di difficoltà alpinistico è AD (Abbastanza Difficile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Corno Piccolo è la seconda montagna per altezza del Massiccio del Gran Sasso e figura come il "fratello minore" del più elevato Corno Grande. Di morfologia rocciosa e torreggiante domina con le sue pareti verticali il versante teramano sopra i Prati di Tivo. Le pareti calcaree offrono numerose vie di arrampicata medio-difficili, mentre la salita più facile è effettuata attraverso la via normale e la via ferrata Danesi.

Dal punto di vista geologico il Corno Piccolo è costituito dai Calcari Bioclastici Inferiori del Giurassico Medio. La piattaforma carbonatica si è frammentata generando quella che è nota come Piattaforma Laziale-Abruzzese, della quale il Gran Sasso rappresenta il margine NE. All'interno delle aree bacinali si andavano ad accumulare i detriti franati dalla scarpata della piattaforma, questi detriti sono andati a formare le pareti del Corno Piccolo.

Percorso

Da Rif. Franchetti, dominato a nord dalla parete del Corno Piccolo, saliamo verso la Sella dei Due Corni incontrando anche i camosci appenninici. Appena sotto la sella saliamo a destra, evitando il percorso effettuato i giorni precedenti salendo per facili roccette (I) fino ad arrivare alla sella meno elevata (2538 m) sotto le torri del Corno Piccolo. Scendiamo quindi nell'altro lato per traccia detritica molto ripida e scivolosa fino a quota 2480 m, dove troviamo a ridosso della roccia la targhetta di inizio della Ferrata Danesi al Corno Piccolo.

Iniziamo a salire per la facile rampa rocciosa non attrezzata, che termina aggirando un costone. Saliamo quindi un ripido e infido ghiaione, al cui termine presenta una serie di gradoni rocciosi da superata in libera (I+). Terminati questi troviamo il primo spezzone di cavo che permette di aggirare uno spigolo scendendo per 2 metri dal lato opposto. Continuiamo per gradini non attrezzati fino al prossimo spezzone di cavo sempre in facile progressione che ci porta alla base della parete. Saliamo la parete tramite scale e cambre e sfruttiamo l'aderenza alla roccia per superare in punti più faticosi (IV). Al termine della parete la ferrata continua ora tra grossi massi, alcuni mobili o da superare in arrampicata. La ferrata termina e continuiamo in cresta sui massi verso la cuspide di vetta. Continuiamo sulle facili roccette e con l'ultimo spezzone di cavo per superare uno spacco di circa 2 metri di profondità intercettiamo la via normale. saliamo per il pendio roccioso (I) che in pochi metri porta alla croce di vetta del Corno Piccolo (2655 m). Vista l'insicurezza sullo stato della via normale (descritta con passassi di I/II grado in ambiente esposto) si decide di rientrare per la Ferrata Danesi. Il rientro è particolarmente difficile soprattutto per l'incrocio con altre persone e per i punti verticali da attraversale in disarrampicata.

Scendiamo quindi all'attacco della ferrata Danesi dove si può rientrare per il Rif. Franchetti oppure proseguire al vicino attacco della Ferrata Ginepri.

Considerazioni finali 

La Ferrata Danesi è breve ma difficile, in particolare il tratto in parete. Nonostante le scale e le cambre presenti in alcuni tratti è necessaria tecnica di arrampicata per riuscire a superare i punti più ostici, sapendo sfruttare l'aderenza alla roccia. Le difficoltà aumentano sopratutto quando si discende dalla stessa in presenza di persone che salgono che obbligano anche a lunghe attese.

Galleria immagini


La parete sud del Corno Piccolo dal Rif. Franchetti

Saliamo verso la Sella dei Due Corni

Camoscio appenninico nei pressi della Sella dei Due Corno

Poco sotto la Sella teniamo la destra salendo per rocce (I) nella parte più bassa

Il Corno Piccolo dalla Sella (2538 m)

Scendiamo per il ripidissimo pendio detritico oltre la Sella

Targhetta della Ferrata Danesi

Saliamo la facile rampa rocciosa non attrezzata

Saliamo per il ripido ghiaione

L'ultimo tratto è su rocce non attrezzate (I+)

Un primo facile tratto attrezzato che aggira uno spigolo

Dopo il primo tratto attrezzato continuiamo in libera su gradoni

Saliamo una seconda parete attrezzata più difficile ma sempre di facile progressione

Piante

Attacchiamo la parete principale che affronteremo con una serie di scale

Procediamo ora tra massi in cresta

Tratti attrezzati nell'affrontare i continui grossi massi da superare

Il tratto finale della ferrata in cresta, alle spalle il Corno Grande e il Rif. Franchetti

Usciamo dalla ferrata e continuiamo a scavallare i grossi massi con attrenzione

In vista della cuspide di vetta del Corno Piccolo

Proseguiamo in cresta su facili roccette

L'ultimo punto attrezzato

I Prati di Tivo dalla vetta

Monti della Laga a Nord

Pizzo d'Intermesoli (2635 m)

Corno Grande

Pizzo d'Intermesoli e Pizzo Cefalone (2533 m)

Rientriamo verso la ferrata Danesi continuando a scavallare i massi

Discesa per la parete attrezzata con scale della Ferrata Danesi

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