2024-09-22 Sora El Sass

 SORA EL SASS

Sentiero attrezzato Sora el Sass al Mezzodì (Dolomiti di Zoldo, Belluno)

Dati tecnici

Data

22 settembre 2024

Punto di Partenza

Pian de La Fopa (1180 m)

Lunghezza

8,6 km

Tempo

5.00

Dislivello complessivo

1000 m (compresi saliscendi)

Quota massima

1964 m (Belvedere del Mezzodì)

Punti d’appoggio

Rifugio Angelini Sora el Sass

Sentieri

CAI 534 - 532 - 525 - 523

Difficoltà

EEA - I+ - F

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Pian de La Fopa (1180 m)
  • Giaron de La Pala dei Lares (1450 m)
  • Rifugio Angelini (1588 m)
  • Giaron dante i Spiz (1800 m)
  • Belvedere del Mezzodì (1964 m)
  • Rifugio Angelini
  • Castelaz (996 m)
  • Pian de La Fopa


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante a quote di media montagna. Il dislivello è elevato e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è alta.

Il percorso presenta principalmente come sentiero, strada e via ferrata. Il Sentiero Attrezzato Sora El Sass è un percorso a brevi tratti attrezzati a facile progressione ed esposizione moderata, buoni come primo approccio al mondo delle ferrate. Da non sottovalutare comunque il sentiero di discesa dal Belvedere del Mezzodì, molto ripido e a detriti scivolosi, e il dislivello comunque notevole.

Il grado di difficoltà escursionistica è EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura), il grado di difficoltà alpinistico è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Gruppo del Mozzodì si trova a sud di Forno di Zoldo nel gruppo delle Dolomiti Meridionali di Zoldo, delimitato ad est dalla Val Zoldana bassa e a ovest dalla Val Pramper. Il gruppo è caratterizzato da una serie di torrioni e cime dolomitiche che culminano con la Cima di Pramper (2409 m) nel settore più meridionale dell'area.

Dal punto di vista geologico nel gruppo prevale la Dolomia Principale del Triassico Superiore, ben definita dalla tipica laminazione stromatolitica generata dei cicli tidali della vasta piattaforma carbonatica. A livello strutturale ci troviamo nelle vicinanze della linea del sovrascorrimento della Valsugana. Il passaggio del sovrascorrimento ha prodotto il raddoppio di diverse unità, in particolare in quest'area lo spessore della Dolomia Principale risulta molto elevato.

Accesso

Da Forno di Zoldo seguiamo le incazione per Pian de La Fopa - Val Pramper, salendo per una stretta stradina a tratti sterrata fino al parcheggio, oltre al quale l'accesso è consentito sono ai mezzi speciali. Il parcheggio al Pian del La Fopa è a pagamento e costa 6 € a giornata.

Percorso

Dal parcheggio Pian de La Fopa (1180 m) proseguiamo per circa 250 m lungo la strada della Val Pramper chiusa al traffico fino ad un bivio segnalato a quota 1250 m dove è contrassegnato il CAI 534 in direzione del Rif. Angelini. Superiamo quindi un breve ponte di legno proseguendo tra mughi, ghiaie e massi prima in piano e poi in decisa salita nel conoide di deiezione verso le pareti dolomitiche del Gruppo del Mezzodì. Mentre guadagnamo quota rapidamente si apre alle spalle il panorama sulla Val Pramper con la vista del Castello del Moschesin (2499 m). Arrivati al Giaron de La Pala dei Lares (1450 m) ignoriamo il CAI 522 che sale a destra al Bivacco De Marchi, proseguiamo ora in costa fino ad una roccia dove è indicata con una freccia la via per Sora El Sass. Qui possiamo fare pausa e indossare il kit da ferrata.

Aggiriamo il costone roccioso ed entriamo in una gola, che risaliamo superando alcuni grossi massi per qualche decina di metri per incontrare il primo spezzone di cavo. Risaliamo una paretina approfittando degli ottimi appigli e dell'ottima qualità della roccia per arrampicare facilmente. Il tratto prosegue con una parete appoggiata e un ultimo tratto a grossi gradoni sempre facilmente superabili arrampicando su I+. Continuiamo su sentiero e qualche rampa facile attrezzata ad esposizione limitata dalla vegetazione fino ad una panchina sotto una roccia, termine del primo tratto della ferrata. Proseguiamo quindi sostanzialmente in piano su sentiero panoramico passando per tratte detritiche e zone boschive fino a raffiungere il Rif. Angelini Sora El Sass (1588 m).

A questo punto prendiamo il CAI 532 in direzione del Belvedere del Mezzodì per bosco fino a quota 1650 m, dove svoltiamo a destra per la variante attrezzata. Saliamo quindi molto ripidi sul ghiaione tra mughi, ghiaie e massi superando gli alberi aprendoci a nord la vista sull'alta Val Zoldana e le Dolomiti Settentrionali di Zoldo tuttavia coperte al momento di nuvole. Passiamo sotto una parete e ci addentriamo sempre in tratto ripido e ghiaioso al Giaron dante i Spiz fino a quota 1830 m, dove ignoriamo il CAI 533 che sale a Forcella La Porta. Proseguiamo ora in piano raggiungendo una prima cengia a tratti attrezzati a cui segue più avanti una facile paretina attrezzata con cavo di circa I grado. Entriamo dentro un canalone dove troviamo il passaggio chiave del percorso, ovvero un salto verticale di circa 3 metri seguito da un traverso di 2 metri da superare buttandosi un po' all'infuori. Si prosegui quindi per facile cengia attrezzata e poi per qualche canalone un po' franoso fino al bivio del Belvedere del Mezzodì. Saliamo per qualche metro tra mughi e arriviamo al Belvedere del Mezzodì a quota 1964 m, punto panoramico con vista su tutta la Val Zoldana e le Dolomiti di Zoldo, tra cui il Gruppo del Bosconero (2468 m) a est, il Monte Rite (2183 m) a NE sormontato dall'Antelao (3264 m), l'alta Val Zoldana a Nord con sotto il paese di Forno di Zoldo.

Dopo una pausa pranzo iniziamo a scendere per la variante non attrezzata che inizia con un ripido sentiero in discesa tra mughi. Dopo essere scesi per 100 m proseguiamo per tratte detritiche franose ripide da affrontare con molta attenzione per non affaticare le ginocchia e non scivolare. Terminate le tratte detritiche giungiamo nuovamente nel bosco e intercettiamo il CAI 532 al bivio quota 1650. Scendiamo quindi nuovamente al Rif. Angelini Sora El Sass e continuiamo per il CAI 534 con un'iniziale breve salita nel bosco e poi una ripida discesa fino a delle casere a quota 1350 m. Svoltiamo a sinistra per il CAI 525 che passa per zone boscose e pendii ripidi con serpentine tra gli alberi fino ad attraversare il torrente Pramper a Castelaz (996 m). Ora è necessario risalire per la strada fino al Pian de La Fopa a recuperare la macchina al parcheggio (per chi è stanco ci si può fermare prima e lasciare che solo uno possa passare a prendere la macchina in quanto Castelaz si trova sulla strada di ritorno).

Considerazioni finali

Il sentiero attrezzato Sora el Sass si compone di brevi e facili tratti attrezzati utili come primo approccio al mondo delle ferrate. Il giro tuttavia non va sottovalutato per il grosso dislivello e la discesa insidiosa dal Balvedere dive è necessario un buon allenamento.

Ulteriori informazioni sulla ferrata Sora el Sasso possono essere ricavati dal sito di ferrate365 SORA EL SASS.

Galleria immagini

Aspetto torreggiante del Gruppo del Mezzodì visto dal Pian de La Fopa, da sinistra lo Spiz Tiziana (2088 m), lo Spiz di Mezzodì Nord (2305 m), lo Spiz di Mezzo (2324 m) e lo Spiz di Mezzodì Sud (2309 m).

Ponte sul Torrente Prampera a quota 1250 m

Torrente Pramper

Risaliamo il conoide detritico verso le pareti del Mezzodì

Il ripido avvicinamento lungo il conoide detritico sotto le pareti

La Val Pramper e il Castello del Moschesin (2499 m)

Ripida salita per il conoide

Ripida salita per il conoide, dove si alternano ghiaie, mughi e qualche roccia da scavallare

Targhetta del percorso Sora El Sass, dove possiamo mettere il kit da ferrata

Ci innoltriamo dentro la gola dove inizia la ferrata

Scavalliamo facili massi appena prima dell'attacco

Il primo tratto permette di superare una facile paretina gradonata con molti appigli per mani e piedi

I successivi tratti sono facili gradini rocciosi talvolta sporchi di detrito a cui fare attenzione

Terminata la ferrata (1550 m) proseguiamo in cengia ad esposizione contenuta

Gruppo del Mezzodì alle spalle

Oltre la Val Pramper il gruppo Tamer-San Sebastiano

In alcune tratte detritiche bisogna fare attenzione a non scivolare

Rifugio Angelini Sora El Sass (1588 m)

Proseguiamo il CAI 532 verso il Belvedere del Mezzodì

Vista sul Pelmo (3168 m)

Alta Val Zoldana, tra il Massiccio del Civetta e il Pelmo

Ci inoltriamo all'interno del canalone tra le pareti degli Spiz

Il Bivio a quota 1830 m, dove proseguiamo verso il Belvedere a sinistra

Il CAI 533 prosegue sul ghiaione tra gli Spiz verso la Forcella La Porta (2178 m)

Iniziamo il secondo tratto attrezzato su una cengia a tratti attrezzata

Aspetto dolomitico dei torrioni degli Spiz

Facile rampa attrezzata

Il proseguo del percorso attrezzato per arrivare al Belvedere

Ripida paretina di circa 2 m, con roccia bel appigliata

Dopo il facile passaggio atletico proseguiamo per una breve cengia, a cui segue un'ultima facile paretina gradonata

Cocuzzolo del Belvedere

Ultimo tratto in cengia detritica

Arrivo al Belvedere del Mezzodì (1964 m)

A est il Gruppo del Bosconero

A NE il Monte Rite (2183 m) con l'Antelao (3264 m) alle spalle

La Val Zoldana a nord

Proprio sotto a nord Forno di Zoldo

Spiz Belvedere (2050 m) a sud vicino

Una grossa frana ha interessato di recente le creste attorno al Gruppo del Mezzod'

In lontananza i Monti d'Alpago

Scendiamo dal Belvedere per il ripido sentiero tra i mughi

Il sentiero di discesa è ripido e insidioso, da affrontare con cautela

Sentiero di discesa

Sentiero di discesa

Sotto gli Spiz nuovamente al Rifugio Angelini

Da Rifugio prendiamo il CAI 534

Casera a quota 1354 m, dove giriamo a sinistra verso il CAI 525

Breve ponte sul CAI 525

Scendiamo per alcune serpentine

Ponte sul Pramper a quota 990 m a Castelaz

Torrente Pramper da Castelaz

Risaliamo nuovamente la strada per 200 m per ritornare alla macchina al Pian de La Fopa


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