2024-09-29 Mont Alt di Framont

 MONT ALT DI FRAMONT

Salita al Mont Alt di Framont da Passo Duran (Dolomiti di Zoldo, Belluno)

Dati tecnici

Data

29 settembre 2024

Punto di Partenza

Passo Duran (1605 m)

Lunghezza

13,5 km

Tempo

4.30

Dislivello complessivo

700 m (compresi saliscendi)

Quota massima

2181 m (Mont Alt di Framont)

Punti d’appoggio

  • Rif. Passo Duran
  • Rif. Carestiato

Sentieri

CAI 549 - 554, AV1

Difficoltà

E - F

Segnaletica

Ottima

Percorso in sintesi

  • Passo Duran (1605 m)
  • Rif. Carestiato (1834 m)
  • Forcella Da Camp (1933 m)
  • Forcella di Sejere (2003 m)
  • Mont Alt di Framont (2181 m)
  • Forcella di Sejere
  • Forcella da Camp
  • Rif. Carestiato
  • Passo Duran

Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante quote di medio-alta montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso presenta principalmente come sentiero e strada sterrata su pendii erbosi o a ghiaie e sfasciumi. Il percorso di arrivo al Rif. Carestiato è su sentiero e larga strada sterrata (difficoltà T), il percorso continua poi su sentiero tra ghiaie e sfasciumi sotto le pareti meridionali della Moiazza (difficoltà E). La salita al Mont Alt di Framont è su pendii erbosi con qualche facile tratto roccioso mai esposto.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico), il grado di difficoltà alpinistico è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Gruppo del Framont è la propaggine puù meridionale del Massiccio del Monte Civetta e si staglia incombente come balcone panoramico nella conca Agordina. Si compone di tre vette: Lastia di Framont (2294 m), Corno di Framont (2186 m) e Mont Alt di Framont (2181 m). La prima si raggiunge con una lunga traccia di sentiero, il secondo con una via normale alpinistica su roccia fino al II grado, la terza con un facile sentiero su pendio erboso.

Dal punto di vista geologico il massiccio è composto da Dolomia della Sciliar (Anisico Superiore) a cui si sormonta parzialmente la Dolomia Cassiana (Carnico Inferiore). In diverse parti del percorso, soprattutto a Forcella Camp, è possibile ammirare la colorazione rossastra a tratti verde della Formazione di Travenanzes, sulla quale poggia la Dolomia Principale che costituisce il Gruppo della Moiazza. Il Contatto fra queste due ultime formazione è ben visibile nel tratto di sentiero dopo il Rif. Carestiato vicino all'attacco della Ferrata Costantini.

Accesso

Dalla Forno di Zoldo, oppure da Agordo, si sale in direzione del Passo Duran.

Percorso

Iniziamo il percorso dal Passo Duran (1605 m), che collega la Val Zoldana con la Conca Agordina separando il Gruppo della Moiazza a NO (prima vetta Sass de Duran, 2565 m) con il Gruppo Tamer - San Sebastiano a SE (prima vetta Cima di San Sebastiano, 2488 m). Il sentiero CAI 549 - AV1 inizia su pendio erboso a tratti fangoso a causa del fondo argilloso delle Formazioni di Heiligkreuz e Travenanzes. Continuiamo per il bosco fino a congiungerci con la strada sterrata a quota 1716 m. Proseguiamo la strada quindi per alcuni saliscendi e occasionali aperture panoramiche costeggiando la parete sud del Massiccio della Moiazza. A quota 1770 m attraversiamo un tratto detritico dove la strada è stata ricostruita a seguito di una colata di detrito a seguito della tempesta Vaia. Con un'ultima salita faticosa raggiungiamo il Rif. Carestiato (1834 m) dove possiamo ammirare i primi panorami verso le vette del circondario di Agordo e il Gruppo del Framont, obiettivo della camminata.

Proseguiamo per un sentiero che inizia verso l'elipista seguendo le indicazioni della Ferrata Costantini. Passiamo un tratto pianeggiando ma un poì esposto dove possiamo ammirare davanti a noi il contatto tra la Formazione di Travenanzes e la Dolomia Principale. Ingnoriamo il sentiero a destra che sale alla ferrata e proseguiamo per massi e sfasciumi con numerosi saliscendi alla base delle pareti della Moiazza. In questo tratto è molto importante fare attenzione ad eventuali scariche di sassi che possono provenire dalla gente che percorre la ferrata. Aggiriamo tutto il vallone attraversando i canaloni del Van dei Cantoni fino al bivio col sentiero 552 che sale da Malga Framont ad Agordo a quota 1816 m. Saliamo quindi decisi sul bosco arrivando alla Forcella da Camp (1933 m). Alle nostre spalle il Gruppo della Moiazza appena costeggiato alla base, mentre davanti a noi si distinguono perfettamente le tre vette del Gruppo del Framont. Iniziamo scendendo decisi verso l'avvallamento tenendoci a sinistra la parete del Corno di Framont. Scendiamo fino a quota 1857 m mantenendoci per qualche momento in piano, per poi risalire prima lievemente e poi decisi. Arriviamo alla Forcella Sejere (2003 m) tra il Mont Alt di Framont e il Corno di Framont e saliamo a destra tra erba e rocce facili cercano di seguire la traccia del sentiero talvolta poco chiara. Dopo un primo strappo in salita si spiana con solo un passaggio un po' tecnico dove traversare delle rocce riparati dai mughi. Si sale quindi per l'ultimo faticoso tratto erboso (talvolta scivoloso in caso di fondo bagnato) fino alla croce di vetta panoramica del Mont Alt di Framont (2181 m). Il panorama è grandioso sulle vette del circondario di Agordo tra cui:

  • Nord: Monte Civetta (3220 m) e Gruppo della Moiazza (2878 m)
  • SE: Gruppo del Tamer - San Sebastiano
  • Sud: Agordo e Dolomiti di Feltre (Feruc, Cimonega e Vette Feltrine)
  • Est: Monte Agner (2872 m), Pale di San Lucano (2409 m) e Pale di San Martino
  • NE: Gruppo della Marmolada
Il rientro avviene per la strada dell'andata, con qualche deviazione quando possibile, fino ad arrivare nuovamente al Passo Duran.

Considerazioni finali 

Il giro effettuato è escursionistico facile e privo di difficoltà tecniche. Da non sottovalutare comunque la lunghezza e i numerosi saliscendi.

Galleria immagini

Il Pelmo (3168 m) e l'Antelao (3264 m) dal Passo Duran

Sass del Duran (2565 m) dal Passo Duran

Cima di San Sebastiano (2488 m) dal Passo Duran

Primo tratto di sentiero su fondo erboso dal Passo Duran

La strada sterrata verso il Rif. Carestiato

Casere a quota 1755 m con vista verso il Monte Celo (2083 m) con dietro il Gruppo del Feruc

Strada sterrara tra gli sfasciumi e le colate di detrito formate a seguito di Vaia nel 2018

Rif. Carestiato (1834 m)

Il Gruppo del Framont dal Rif. Carestiato

Monte Celo e Gruppo del Feruc dal Rif. Carestiato

Camminiamo verso l'attacco alla Ferrata Costantini dove ammiriamo il contatto tra Formazione di Travenanzes e Dolomia Principale

Proseguiamo il sentiero tra massi e sfasciumi

Verso il Gruppo del Framont, dove si riconosce il profilo a "dente" del Corno di Framont

Il Van dei Cantoni, dove si sviluppa il percorso di rientro della Ferrata Costantini

Sentiero tra bosco poco prima della Forcella da Camp

Forcella da Camp (1933 m)

Gruppo della Moiazza

Gruppo del Framont

Scendiamo inizialmente portandoci nel versante ovest del Corno di Framont

Passiamo in costa erbosa sotto le pareti del Corno di Framont

Forcella di Sejere (2003 m)

Il Monte Civetta (3220 m) a nord

Saliamo per pendio a facili tratti rocciosi

Saliamo verso il Mont Alt di Framont

A ovest l'Agner (2872 m) e le Pale di San Lucano (2409 m) separate dalla Valle di San Lucano. Sullo sfondo le Pale di San Martino

A sud la conca di Agordo, con sullo sfondo le Dolomiti di Feltre (Feruc, Cimonega, Vette Feltrine)

A SE il Gruppo del Tamer e San Sebastiano

A Nord il Massiccio del Civetta, con l'omonima cima e il Grupo della Moiazza

A NO compare a sinistra della sud del Lastia du Framont il Gruppo della Marmolada

Breve e facile passaggio su roccia nella salita e discesa dal Mont Alt di Framont

Gruppo del Tamer - San Sebastiano rientrando dal Rif. Carestiato

Passo Duran


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