2024-12-30 Pala Fontana

 PALA FONTANA

Salita al Pala Fontana da Piancavallo (Monti d'Alpago, Pordenone)

Dati tecnici

Data

30 dicembre 2024

Punto di Partenza

Piancavallo (1280 m)

Lunghezza

13 km

Tempo

4.00

Dislivello complessivo

550 m (compresi saliscendi)

Quota massima

1637 m (Pala Fontana)

Punti d’appoggio

  • Piancavallo
  • Casera Caseratte

Sentieri


Difficoltà

E

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Piancacallo (1280 m)
  • Casera Caseratte (1340 m)
  • Forcella Giais (1442 m)
  • Pala Fontana (1637 m)
  • Forcella Giais
  • Casera di Valfredda (1387 m)
  • Casera Caseratte
  • Piancavallo









Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste a quote di media montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso presenta principalmente come sentiero e tratte in strada su creste e altopiani carsici. Il percorso è generalmente facile e privo di difficoltà, se non un paio di punti con versante ripido all'inizio della cresta che sale il Pala Fontana.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Pala Fontana è una vetta situata a est della conca carsica di Piancavallo. Mentre il versante NO digrada dolcemente boscoso verso l'avvallamento di Piancavallo-Barcis, il versante SE di affaccia ripido e a tratti roccioso sulla pianura friulana, permettendo un panorama elevato sulle Alpi Orientali (Carniche e Giulie) e sulle prime Alpi Dinariche in Croazia e Slovenia.

Dal punto di vista geologico, nella zona affiorani i calcari di piattaforma appartenenti alla formazione del Calcare del Monte Cavallo di età cretacica. Per il tipo di roccia prevale nella zona l'ambiente carsico caratterizzato da altopiani, doline e inghiottitoi.

Accesso

Da Aviano si sale a Piancavallo, dove si parcheggia in uno dei tanti parcheggi della zona.

Percorso

Partiamo da Piancavallo e seguiamo Via Collalto che passa tra una pista di discesa per gli slittini ed una serie di seconde case. Saliamo fino a quota 1344 m e prendiamo il sentiero del giro delle malghe che inizia nei pressi di una torretta della corrente. Seguiamo il percorso nel bosco col sentiero ben battuto sul manto nevoso non troppo spesso passando a fianco ad una serie di doline, tipiche dell'ambiente carsico che stiamo percorrendo. Usciamo dal bosco nei pressi di una larga forcella a quota 1370 m e seguiamo la strada verso l'altopiano delle malghe con una prima visuale sulla pianura. Scendiamo il sentiero facendo attenzione in quanto è a tratti ghiacciato (utili ramponcini) e arriviamo a Casera Caseratte (1340 m).

Continuiamo il percorso lungo il CAI 985 passando per prati innevati e massi del substrato calcareo risalendo il sentiero ben percorribile fino ad una forcella a quota 1485 m. Qui ignoriamo la strada che continua in piano a destra e proseguiamo il sentiero dritto in discesa. In questo tratto la neve è di maggior spessore a causa delle temperature più rigide per l'inversione termica tipica dell'area, il sentiero rimane comunque sempre ben battuto per cui non vi è stata la necessità di usare ciaspole. Terminiamo il CAI 985 a quota 1413 m e risaliamo a destra il CAI 988 fino a forcella Giais (1442 m). Dalla forcella continuiamo il sentiero che ora passa a mezzacosta in piano fino a raggiungere un costone panoramico sulla Pianura Friulana e sulla vetta da raggiungere. Prendiamo il CAI 915 nei pressi di un tabellone che informa sul fatto che nell'area capita vengano eseguite esercitazioni militari (vi è pure un QR code che non porta a nulla!) Il sentiero inizia a salire ripido la cresta con qualche cengetta un po' esposta a cui fare attenzione. Dopo questi brevi tratti continuiamo la salita per la traccia evidente fino a raggiungere la cima a quota 1637 m dove vi è anche un ripetitore a rovinare il paesaggio. Il panorama è a 360 gradi con:

  • Nord: le Dolomiti d'Oltrepiave
  • Est: l'Alta Pianura Friulana con le Alpi Giulie sullo sfondo. Si notano i grossi letti del Cellina, del Meduno e del Tagliamento.
  • Sud: la Pianura Veneto-Friulana
  • Ovest: il Massiccio del Monte Cavallo
Scendiamo per la medesima strada effettuando una breve variazione a seguito della forcella quota 1485 m, prendendo la strada a sinistra e passando a fianco alla Casera di Valfredda (1387 m), per poi intercettare nuovamente il CAI 985 più in basso.

Considerazioni finali 

Percorso escursionistico facile in ambiente suggestivo. Richiesto un po' di allenamento per alcuni tratti un po' ripidi e per la lunghezza generale.

Galleria immagini

Piancavallo, 1275 m

Prendiamo il sentiero delle malghe (1344 m)

Sentiero delle Malghe innevato ma ben percorribile

Usciamo dal bosco a quota 1366 m

Il Cimon dei Furlani (2183 m) a ovest

Verso la prima casera

Lasciamo Casera Caseratte (1341 m) seguendo il CAI 985

Risaliamo il CAI 985 tra massi del substrato calcareo

Forcella quota 1485 m

Forcella quota 1485 m

Continuiamo il CAI 985

Il CAI 985 infossato nella neve ma ben percorribile

Bivio quota 1413 m, dove prendiamo il CAI 988 che sale a destra

Saliamo il CAI 988 verso Forcella Giais

Verso Forcella Giais

Forcella Giais (1442 m)

Forcella Giais

Seguiamo il sentiero ora in mezzacosta

L'altopiano delle malghe che precipita verso la pianura friulana

Il Pala Fontana

L'alta pianura friulana

Saliamo al Pala Fontana per il CAI 915

Vista verso l'alta pianura friulana, sullo sfondo le Alpi Giulie

La Pianura Veneto-Friulana a sud

Il Massiccio del Monte Cavallo (2250 m)

Le Dolomiti d'Oltrepiave a nord

Le Prealpi Carniche e le Alpi Giulie

Vetta del Pala Fontana, 1637 m

Largo sentiero di discesa per Casera di Valfredda

Casera di Valfredda (1387 m)

Tramonto dalla strada di discesa da Piancavallo


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