2025-07-10 Rifugio Pio XI

 RIFUGIO PIO XI

Salita al Rifugio Pio XI nella Vallelunga (Alpi Venoste, Bolzano)

Dati tecnici

Data

10 luglio 2025

Punto di PartenzaSan

Melago (1915 m)

Lunghezza

12,7 km

Tempo

4.00

Dislivello complessivo

650 m (compresi saliscendi)

Quota massima

2557 m (Rifugio Pio XI)

Punti d’appoggio

  • Melago
  • Rifugio Pio XI

Sentieri

CAI 1A - 3380 - 5 - 2 - 3

Difficoltà

E

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Melago (1915 m)
  • Rifugio Pio XI (2557 m)
  • Melago



Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e fondovalle a quote di medio-alta montagna. Il dislivello è medio. 

Il percorso presenta principalmente come sentiero su pendii erbosi e tratti detritici e rocciosi. L'escursione è generalmente facile, ne non qualche passaggio ripido e tra grossi massi quando si raggiunge il fondovalle scendendo dal rifugio, dove è utile aiutarsi con le mani.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

La Vallelunga è una lunga valle che da Curon Venosta (zona Passo Resia) si incunea all'interno delle Alpi Venoste puntando proprio al cuore di esse sotto le cime più elevate della catena, tra cui il Palla Bianca che raggiunge i 3738 m. La valle è grande e di origine glaciale, adibita principalmente a pascoli e pochi alpeggi d'alta montagna.

Le rocce presenti sono metamorfiche di tipo gneiss e scisto, riconoscibili per la folazione e le strutture di ripiegamento testimoni degli innumerevoli processi di metamorfismo regionale che queste rocce hanno subito nella loro storia. Queste rocce appartengono infatti al basamento del dominio Austroalpino (Falda dell'Otzal), hanno quindi subito sia l'impronta metamorfica della catena ercinica (300 Ma), sia quella della catena alpina. Molto diffuso è anche il quarzo in queste rocce.

Sicuramente molto più interessante è il lato geomorfologico di questa valle, dominato dall'azione glaciale. Il ghiacciaio che resta attualmente è in forte ritiro e si tratta della Vedretta di Vallelunga, che attualmente inizia a quota 2600 m. Il ghiacciaio ha lasciato al suo passaggio varie tracce tra cui le morete laterali ben conservate, massi erratici e rocce montonale.

Accesso

Da Curon Venosta si entra nella Vallelunga fino alla località Melago, dove termina la strada.

Percorso

Dal parcheggio di Melago (1915 m) superiamo le case e prendiamo il sentiero panoramico 1,3 che inizia a salire il versante nord della valle tra pascoli e prati lungo un conoide di deiezione. Arrivati in testata al conoide, continuiamo il largo sentiero 1A (2022 m) mentre si amplia il panorama a sud sulle cime imbiancate dalla recente nevicata. Superiamo sul ponte il Rio Melago (2162 m), a seguito del quale il sentiero 1A diventa più classico escursionistico in costa al versante della valle. Superiamo quindi la val Melago e continuiamo a salire di quota aumentando il panorama sulla Vallelunga. Continuiamo la traversata fiancheggiando greggi di pecore fino ad addentrarci in un nuovo avvallamento, dove troviamo un bivio con il sentiero 3 (2356 m). Al fondo dell'avvallamento abbiamo la Cima del Lago Bianco (3498 m) al confine con l'Austria, mentre alle spalle il versante sud appena girato di Cima del Dosso (3009 m). Proseguiamo sempre il sentiero 1A passando un piccolo torrente su ponticello (2369 m) e passando sotto alcune rocce di cui sono ben evidenti le caratteristiche metamorfiche passando sotto il più ripido versante della vetta Adlerkopf (3045 m). Raggiungiamo quindi un laghetto alpino (2480 m) e in pochi minuti ancora di salita il Rif. Pio XI a quota 2557 m, in posizione panoramica sul massiccio del Palla Bianca e dei ghiacciai che compongono il suo versante settentrionale.

Dopo una buona birra e un ottimo pasto, continuiamo con il sentiero 2, 3880 che continua all'interno della valle sostanzialmente in piano avvicinandoci a delle creste detritiche che rappresentano le morene laterali del ghiacciaio ora ritirato molto più a monte. Scendiamo quindi per ripido sentiero all'interno dell'avvallamento fino al fondovalle, dove attraversiamo più volte il torrente passando a fianco a grossi massi e rocce. Nei tratti più ripidi conviene anche mettere giù le mani, ma senza particolari difficoltà. Arriviamo quindi ad un ponte alto sul torrente (2325 m) che ci porta nel lato sud della valle. Scendiamo quindi a fianco della costeggiando la morena laterale fino ad un bivio (2272 m), dove continuando dritti abbiamo il percorso segnato per esperti, mentre a sinistra il percorso più lungo e facile. Il percorso per esperti (in realtà comunque di livello E) segue il crinale della morena su una traccia sempre ben evidente e mai esposta fino a ricongiungersi con la parte facile a quota 2174 m. Il sentiero continua quindi scendendo per la prima vegetazione a pendenza più moderata oramai in fondovalle. Passiamo qualche ponte e poi il sentiero diviene nuovamente largo. Arriviamo quindi a Malga di Melago (1985 m) e continuiamo ormai quasi in piano lungo il sentiero 2 proprio al centro della valle. Riattraversiamo il torrente e dopo una quasi insignificante salita arriviamo nuovamente a Melago chiudendo l'anello.

Considerazioni finali 

Percorso escursionistico nel complesso facile, molto suggestivo soprattutto per comprendere la natura e le caratteristiche geologiche e geomorfologiche di una valle glaciale nel cuore delle Alpi.

Galleria immagini

Parcheggio di Melago (1915 m), Palla Bianca sullo sfondo

Salendo dal parcheggio di Melago, vista sulla testata della Vallelunga dove entreremo

Il tratto iniziale di salita su largo sentiero

Melago da quota 2000 m

Rio Melago

Rio Melago

Ponte su Rio Melago, 2162 m

La Val Melago, con sullo sfondo le vette di confine con l'Austria

Vallelunga vista dall'alto

Il sentiero lungo il versante

Sentiero in compagnia delle pecore

Sentiero in compagnia delle pecore

Le Alpi al confine con Austria e Svizzera oltre Passo Resia in lontananza

Bivio quota 2356 m col sentiero 3, la Cima di Lago Bianco sullo sfondo (3497 m)

Cima del Dosso (3009 m), la cui via di salita parte da poco lontano

Massiccio del Palla Bianca a sud

Ponte sul ruscello a quota 2369 m

Foliazione e kink bend sulle rocce scistose

Lenti di quarzo nelle rocce scistose

Laghetto quota 2480 m

Rifugio Pio XI

La Vedretta di Vallelunga dal rifugio, più in alto la Vedretta della Croda, estesa soprattuto in Austria

Palla Bianca, con la Vedretta Barda d'Orso

Rifugio Pio XI

Proseguiamo per il sentiero 2-3380

Sentiero tra le morene laterali, le vette innevate oltre i 3000 m fanno da sfondo

La morena laterale

La morena laterale e il ghiacciaio sullo sfondo

Scendiamo ripidi per il versante morenico dentro la valle

Guadiamo un breve torrente raggiunta la valle

Seguiamo il sentiero 3380 superando i torrenti

In qualche tratto un po' franoso tra massi ci si aiuta con le mani

Ponte sul torrente a quota 2325 m

Scendiamo il crinale della morena

Arriviamo alla base della morena, dove ricominciano gli alberi

Fondovalle (2058 m)

Riprende la strada sterrata

Ponte quota 1982 m verso Malga Melago (da non attraversare!)


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