21-06-27 Passo delle Selle
PASSO DELLE SELLE
Salita al Passo delle Selle dal Passo di San Pellegrino negli altipiani delle Dolomiti (Dolomiti di Fassa e Gardena, Trento)
Dati tecnici
Data | 27 giugno 2021 |
Punto di Partenza | Passo San Pellegrino (1918 m) |
Lunghezza | 10 km |
Tempo | 4.00 |
Dislivello complessivo | 600 m |
Quota massima | 2535 m (Rif. Passo delle Selle) |
Punti d’appoggio |
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Difficoltà | E |
Segnaletica | buona |
Percorso in sintesi: Passo San Pellegrino (1918 m) – Ristoro Cima Uomo (2010 m) – Baita Paradiso (2162 m) – Passo De Le Selle (2522 m) – Rif. Passo De Le Selle (2535 m) – Baita Paradiso – Ristoro Cima Uomo – Passo San Pellegrino
Il percorso proposto si sviluppa su versante e altopiano dolomitico a quote di medio-alta montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.
Il percorso, con esposizione assente, inizia come mulattiera e prosegue sentiero nell'ultima parte del percorso. Il percorso si sviluppa tra inizialmente su prati e pendii detritici a quote superiori ai 2400 m. La segnaletica è buona e i tracciati del sentiero sono ben visibili e mantenuti.
Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).
Introduzione geografica e cenni geologici
Il passo San Pellegrino è uno dei principali valichi dolomitici e mette in comunicazione la Val di Fassa (Moena) con la Val di Biois (Falcade). Il percorso seguito si snoda sul versante settentrionale del passo, dominato dalle creste dolomitiche del Costabella (2759 m) e Cima Uomo (3010 m), e attraversa per la prima parte gli impianti di risalita del comprensorio sciistico di Tre Valli. Nel versante meridionale vi sono le creste del Col Margherita (riconoscibile per la presenza della funivia che lo collega al Passo San Pellegrino) e della Cima Bocche (2745 m). Guardando invece verso est, appare in tutta la sia maestosità la parete NO del Monte Civetta (3220 m).
Il passo San Pellegrino ha delle
caratteristiche geologiche molto peculiari come del resto gran parte dell’area
dolomitica. Sono presenti tantissimi tipi diversi di rocce da magmatiche a
sedimentarie. Il versante settentrionale è caratterizzato da rocce sedimentarie
terrigene e carbonatiche dolomitiche. La catena rocciosa del Costabella e Cima Uomo è caratterizzata da calcari appartenenti al Calcare della Marmolada
(Ladinico Inferiore, 235 Ma), originati da un atollo corallino che comprendeva
queste creste e il massiccio della Marmolada. Alla base di questa catena,
nell’altopiano su cui si sviluppa il percorso escursionistico, vi sono
formazioni sedimentarie terrigene (Arenarie della Valgardena, Formazione di Werfen, Formazione di Livinallongo) originate in una zona costiera e marina in
progressivo approfondimento tra il Permiano superiore e il Triassico Inferiore
(260-240 Ma). Queste formazione sono tuttavia nascoste dagli ampi depositi
quaternari, che in zona si sviluppano come conoidi di detrito e rock glacier.
Il gruppo montuoso del Col Margherita e di Cima Bocche è invece caratterizzato da rocce vulcaniche effusive e porfidi
prodotte da colossali super-eruzioni permiane (280 Ma). Queste rocce, molto
diffuse nelle Dolomiti occidentali, sono spesso utilizzate come pietre
ornamentali e lastricati di strade.
Vi è infine il gruppo del Monzoni, una catena montuosa separata dalla catena dolomitica di Costabella proprio dal Passo delle Selle. Queste montagne sono costituite da rocce intrusive (rocce ignee a grana grossa, tipo granito) che prendono il nome locale di monzoniti. La formazione di queste rocce si è avuta circa 230 Ma nel contesto del magmatismo del tardo-Ladinico. Le tracce di questo magmatismo si riconoscono pure nei ghiaioni sotto i gruppi dolomitici, in quanto spesso attraversate da dicchi e filoni magmatici.
Percorso
Il percorso inizia a Passo San Pellegrino
(1918 m) e segue una prima parte di strada asfaltata fino al ristoro Cima Uomo
(2010 m). Da qua si prosegue verso ovest su una strada sterrata attraversando e
talora seguendo le piste da sci. A 2057 m, dopo aver attraversato un torrente,
si incontra un bivio e si sale verso destra seguendo il sentiero 604, che gira
poi a sinistra a 2090 m. Si prosegue il sentiero superando la Baita Paradiso
(2162 m) e la seggiovia, fino ad un bivio (Campagnacia, 2233 m). Qui il
sentiero 604 per il Passo delle Selle gira a destra, ma si è preferito
proseguire dritti lungo la strada sterrata. Lungo questa strada è possibile
osservare le postazioni italiane durante la Grande Guerra. La strada diventa
più ripida verso la fine avvicinandosi al Rifugio Passe delle Selle e si
ricongiunge al sentiero 604. Si prosegue pochi metri e si raggiunge il Passo
delle Selle (2522 m), con vista sulla valle dei Monzoni e sullo sfondo, del
gruppo dolomitico del Catinaccio.
Per il ritorno è stato invece seguito il
sentiero 604 e 604A, che si ricongiunge al percorso di andata al bivio della
Campagnacia (2233 m). Questo percorso alternativo è un sentiero più stretto (ma
comunque molto facile e in piano) che attraversa le distese ricche in massi
sotto i ghiaioni e le pareti della catena dolomitica di Costabella.
Considerazioni finali
Percorso in alta quota senza alcuna
difficoltà, che permette di raggiungere un passo con rifugio altamente
panoramico sulle dolomiti sud-occidentali (Dolomiti Fassane, Pale di San
Martino, Lagorai). Molto interessante è anche il contesto geologico molto
peculiare: si osserva il passaggio tra successioni sedimentarie carbonatiche (Gruppo
Marmolada) e intrusioni magmatiche (Gruppo Monzoni) con il caratteristico
metamorfismo di contatto.
Galleria immagini
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| L'iniziale tratto di strada asfaltata che dal Passo San Pellegrino sale allo Chalet Cima Uomo. Sullo sfondo la Catena del Costabella e il Passo delle Selle, obiettivo della camminata |
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| Sopra il sentiero che parte dallo Chalet Cima Uomo, un affioramento di Formazione di Werfen |
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| La Catena di Cima Bocche a sud, a sinistra si nota l'arrivo della funivia del Col Margherita (2549 m) |
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| La carrareccia segue le piste da sci, sullo sfondo il gruppo della Marmolada capitanato da Cima Uomo (3010 m) |
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| Il Passo San Pellegrino, dietro le piste da sci del Col Margherita iniziano a spuntare le Pale di San Martino |
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| I prati degli altopiani dolomitici |
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| Le innumerevoli strade che passano gli altopiani erbosi delle Dolomiti, sullo sfondo il Monte Civetta (3220 m) |
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| Continuiamo a seguire l'ampio sentiero in direzione dell'ormai visibile rifugio al Passo delle Selle |
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| Affioramento delle Arenarie della Valgardena |
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| Tratto ripido di sentiero tra detriti e ghiaioni nell'ultima parte della salita |
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| Una volta al Passo (2528 m), si apre il panorama a ovest verso il gruppo del Catinaccio |
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| La Catena del Monzoni |
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| Pranzo in uno dei diversi muri eretti dagli Austriaci durante la Grande Guerra |
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| La Val Monzoni a ovest |
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| Il rifugio |
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| Il Picol Lastè (2697 m), dove inizia il sentiero attrezzato Bepi Zac |
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| In questa porzione occidentale del gruppo della Marmolada si notano le strutture tipiche (clinoformi) della costruzione dell'atollo corallino dell'Anisico |


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