22-03-27 Rif. Boz

 VAL CANZOI - RIF. BRUNO BOZ

Salita al Rif. Boz e al Passo Alvis dalla Val Canzoi ai piedi del gruppo del Cimonega

Dati tecnici

Data

27 marzo 2022

Punto di Partenza

La Guarda (630 m)

Lunghezza

18,2 km

Tempo

5.00

Dislivello complessivo

1440 m (compresi saliscendi)

Quota massima

1882 m (passo Alvis)

Punti d’appoggio

  • Rif. Bruno Boz

Difficoltà

E

Segnaletica

buona

 

Percorso in sintesi

  • La Guarda (630 m)
  • Passo della Finestra (1776 m)
  • Rif. Bruno Boz (1718 m)
  • Passo Alvis (1882 m)
  • Rif. Bruno Boz
  • Passo della Finestra
  • La Guarda


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa principalmente su versante dolomitico a quote di media montagna. Il dislivello è elevato e sviluppato su una elevata lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.

Il percorso si sviluppa principalmente come sentiero e strada forestale su bosco e prato. La strada forestale interessa il primo pezzo di salita fino a 1000 m di quote, e poi continua come sentiero in discreta esposizione ma mai proibitiva. Il tratto di collegamento tra Passo Finestra e Rif. Boz è esposto a nord con quindi il problema della neve (utili ramponi). Sempre per il contesto invernale, fare attenzione a eventuali slavine. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

La Val Canzoi è una profonda valle che si apre all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi sopra il comune di Cesiomaggiore. La valle è percorsa dal torrente Caorame, che all'interno della valle è interrotto da una diga formando il Lago della Stua. La valle inizia tra le cime del Monte San Mauro (1836 m) e il Monte Tre Pietre (1965 m) e poi prosegue dividendo a ovest il gruppo del Cimonega e delle Vette Feltrine e a est l'altopiano dei Piani Eterni. Queste Dolomiti incombono con le loro pareti e ripidi versanti da quote di 2000 m fino allo stretto fondivalle. Il gruppo dolomitico più importante in questa zona è quello del Cimonega, costituito dalle importanti vette del Sass de Mura (2547 m), Piz di Sagron (2486 m) e Punta del Comedon (2325 m). Il Passo della Finestra collega il gruppo del Cimonega alla prima vetta orientale delle Vette Feltrine, il Sasso di Scarnia (2226 m).

Dal punto di vista geologico, salendo dalla valle incontriamo rocce calcareo dolomitiche appartenenti alla Dolomia Principale e ai Calcari Grigi. Dalle parti del rifugio invece troviamo rocce più recenti (Maiolica, Scaglia Rossa) del Cretaceo.

Percorso

La salita inizia in località La Guardia (630 m) parcheggiando lungo la Strada della Val Canzoi. Iniziamo salendo uno stretto sentiero che poco più sopra si immette su una strada forestale. Continuiamo per la strada forestale superando una radura con Casera Cansèch (750 m) e una serie di tornanti attraverso un bosco abbattuto dirigendoci verso l’incombente parete est del Sasso di Scarnia (2226 m). I tornanti della strada forestale continuano fino ad un bivio (Col d’Istiaga, 1170 m), dove noi gireremo a destra per il sentiero CAI 805 verso Forcella Finestra. Intorno ai 1500 m usciamo dal bosco e ammiriamo la Val Canzoi alle spalle, tra cui sullo sfondo il Monte San Mauro (1836 m). Nei versanti attorno possiamo ammirare le giaciture rocciose immergenti a nord dei Calcari Grigi.

Nonostante la morfologia molto aspra e rocciosa, il sentiero si mostra in buone condizioni e molto largo facendo dimenticare l’esposizione. Il versante meridionale inoltre ha comportato lo scioglimento del ghiaccio e della neve evitando quindi il rischio scivolamento. Svetta sempre a ovest la punta del Sasso di Scarnia. Pochi minuti più tardi arriviamo al Passo della Finestra (1776 m).

Passando ora al lato nord, il sentiero prosegue in leggera discesa su neve e ghiaccio (in queste condizioni bisogna prestare attenzione) lungo un rado bosco. Nei momenti di apertura, abbiamo davanti la mole dolomitica del Sass de Mura del Cimonega, e a ovest il gruppo dei Lagorai. Passando tra neve e occasionali zone libere, sotto al Colsent (2021 m) giungiamo al Rif. Bruno Boz (1718 m) ancora chiuso per la stagione invernale. Dal rifugio si ha un panorama sulle Vette Feltrine che iniziano proprio col Sasso di Scarnia.

Continuiamo alle spalle del rifugio superano qualche gradonata rocciosa costituita da Scaglia Rossa (Cretaceo superiore) e iniziamo la ripida salita su neve verso Passo Alvis. In questi versanti è bene fare attenzione in quanto la neve può essere profonda e con gli sbalzi termici c’è rischio di slavine, tra cui una piccola avvenuta poco vicino. Su giunge così al Passo Alvis (1882 m), punto più elevato della camminata. Dal passo, si ha la vista sull’alta Val Canzoi e sui Piani Eterni posti di fronte.

Dal Passo Alvis la pianificazione originaria prevedeva di scendere verso Malga Alvis per poi continuare il CAI 811 fino al Lago la Stua, tuttavia la presenza di neve e ghiaccio nei versanti settentrionali ci ha fatto desistere nel prendere questa via, si è quindi preferito ritornare per la strada di partenza.

Considerazioni finali

La lunghezza e l’elevato dislivello di questo percorso fanno capire lo sviluppo verticale delle Dolomiti Bellunesi rispetto al fondovalle. In due ore di salita fino a passo della Finestra si può ammirare dall’alto tutta la Val Canzoi sentendosi quasi a livello delle cime attorno.

La nota principale di questo percorso tuttavia è il fattore neve e ghiaccio. La data di salita infatti corrisponde al 27 marzo, ovvero una settimana dall’inizio della primavera. A causa degli ultimi inverni caldi ci si trova spesso nella condizione di avere i versanti meridionali spogli dalla neve (così è successo fino a Passo della Finestra) e quelli meridionali con accumuli a volte metrici con abbondante ghiaccio. Questa spesso può essere una sorpresa, in quanto la condizione di salita inganna. In caso di mancanza di attrezzatura specifica (ramponi, ghette), è bene rimanere sui propri passi evitando possibilmente le aree esposte a nord variando il percorso, come ho dovuto fare.

La tratta dal Rif. Boz e il Passo della Finestra è compreso nell’ultima tappa dell’Alta Via n°2 delle Dolomiti.

Galleria immagini

Salendo dalla Val Canzoi per il largo sentiero tra gli alberi abbattuti dalle tempeste. Sullo sfondo il Sasso di Scarnia (2226 m)

Il largo sentiero che sale

Al bivio di Col d'Istiaga (1170 m) continuiamo a seguire il sentiero 805 per il Passo della Finestra

Vista verso il Monte San Mauro (1836 m)

Usciamo dalla vegetazione a quota 1500 m

Il Monte San Mauro


I Calcari Grigi stratificati mentre saliamo verso Passo della Finestra. Svetta davanti il Sasso di Scarnia, la prima delle Vette Feltrine

Il sentiero è esposto, ma largo abbastanza da stare sicuri

Il sentiero sale a zig zag sulle bancate rocciose libero dalla neve e ghiaccio nel versante meridionale

Al Passo della Finestra, 1776 m

Il Sass de Mura (2547 m), vetta principale del Gruppo del Cimonega

La Val Noana, sullo sfondo la catena dei Lagorai

Vista d'insieme del gruppo del Cimonega

Il Rif. Bruno Boz (1718 m) chiuso per la stagione invernale, sullo sfondo le Vette Feltrine

Questo tratto di sentiero, sotto il Colsent (2021 m) è fortemente innevato perché esposto a nord

Dal rifugio sotto le pareti dolomitiche del Cimonega

Una piccola slavina mentre saliamo il versante innevato verso il Passo Alvis

Passo Alvis, 1882 m

Sass de Mura dal Passo Alvis

Verso la Val Noana e Cima d'Asta (2847 m) dal Passo Alvis

Vista verso i Piani Eterni

Il Sasso de Mura

Sass de Mura dal Passo della Finestra

Val Noana e Cima d'Asta dal Passo della Finestra

Riprendiamo a scendere dentro la Val Canzoi

Casere quota 750 m in val Canzoi

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