22-06-30 Piz La Stretta

 PIZ LA STRETTA

Dati tecnici

Data

30 giugno 2022

Punto di Partenza

Forcola di Livigno (2315 m)

Lunghezza

11,8 km

Tempo

3.30

Dislivello complessivo

900 m

Quota massima

3105 m (Piz La Stretta)

Punti d’appoggio

  • Rif. Tridentina

Difficoltà

E - I - F

Segnaletica

buona
 

Percorso in sintesi

  • Forcola di Livigno (2315 m)
  • Passo del Fieno (2465 m)
  • Passo La Stretta (3000 m)
  • Piz La Stretta (3105 m)
  • Passo La Stretta
  • Passo del Fieno
  • Forcola di Livigno


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e crinale montuoso a quote di alta montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una  media lunghezza del percorso. La pendenza media è media.

Il percorso si sviluppa principalmente come sentiero su roccia, ghiaione e pendio prativo. Un tratto esposto si trova prima di giungere il Passo del Fieno, tuttavia il sentiero è comunque abbastanza largo e una catena aiuta ad affrontare in caso le vertigini. A quota 2600 m, nella salita al Piz la Stretta vi è un passaggio i I grado non esposto. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico), mentre il grado di difficoltà alpinistico è F (Facile)

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Piz La Stretta, o Monte Breva, è una delle vette principali delle Alpi di Livigno situata nel confine fra Italia e Svizzera. La vetta, di quota molto simile alle altre vette, è facilmente raggiungibile con un sentiero CAI ben segnalato.

Dal punto di vista geologico, abbiamo in quest’area le falde austroalpine superiori metamorfiche (Unità Languard) che sovrascorre le unità inferiori (Unità Bernina) costituite da basamento cristallino e sedimentario metamorfosato. Lungo il sentiero si trovano soprattutto micascisti e gneiss con frequenti lenti quarzifere.

Percorso

La camminata inizia alla Forcola di Livigno (2315 m), il valico che collega la vallata di Livigno (Italia) con la vallata di Poschiavo (Svizzera). Il sentiero inizia poco prima del Rif. Tridentina sul passo e inizia a costeggiare in lieve salita la montagna sopra la strada che sale da Livigno. Micascisti e gneiss dell’del basamento cristallino dell’Unità Bernina possono essere visti lungo il sentiero.

Il sentiero procede largo a lieve pendenza in direzione della vetta del Monte Breva che al momento si presentava annuvolata. Mentre percorriamo verso nord sopra la valle, si apre il panorama ad est con le varie vette delle Alpi di Livigno. Ad un certo punto, a quota circa 2450 m, affrontiamo un breve tratto esposto attrezzato con una catena, passato il quale ci troviamo in un piccolo pianoro con davanti il Monte Breva ora libero dalle nuvole. Camminiamo lungo il confine Italia-Svizzera, con davanti la valle che scende verso l’Alta Engadina in Svizzera, mentre dalla parte italiana abbiamo la vista verso Monte Vago (3050 m).

Raggiunta una quota di 2510 m, iniziamo una lieve discesa lungo una serie di laghetti alpini fino ad arrivare al bivio del Passo del Fieno (2465 m). Da qui ora inizia la salita importante per il Piz La Stretta, lasciandoci alle spalle il pianoro glaciale ai piedi del Piz Minor (3049 m). Appena sotto questa vetta vi sono i laghi d’alta quota della Forcola, raggiungibili con un sentiero dal pianoro appena passato. L’acqua di questi laghi scende attraverso delle ben visibili cascate. Nella salita, dalla parte italiana appare Piz Paradisin (3302 m), mentre verso la Svizzera Piz Albris (3166 m).

La salita è ricca di rocce verdognole, anche sono associate ai micascisti cloritici del Cristallino del Languard. Intorno ai 2680 m superiamo un tratto semplice di arrampicata di I° che ci porta sopra un costone, dove il sentiero continua vicino a massi e ghiaie. In sentiero inizia quindi a spianare per un tratto, poi una breve salita porta ad un bivio (2800 m), a destra si devia verso Lach dal Mont e Monte Ganda (2789 m), a sinistra si continua la salita per Piz La Stretta.

A causa della quota, la vegetazione inizia a diradarsi lasciando spazio a rocce e ciottoli. Seguiamo la traccia del sentiero per il facile pendio roccioso fino ad una forcellina (Dos della Breva, 2900 m) che apre la vista sulla cresta di confine Italia-Svizzera. alle nostre spalle si vede chiaramente Piz Paradisin e il piccolo ghiacciaio che si sviluppa sotto la sua parete nord. Iniziamo quindi l’ultimo tratto in salita lungo l’ampia cresta panoramica, passando nel caratteristico Passo La Stretta (3000 m) dove è presente un esempio perfetto di lago d’alta quota. Questo lago è inoltre un lago periglaciale, in quanto si sviluppa proprio alla base di un piccolissimo ghiacciaio. Curiosa è anche la presenza di un piccolo iceberg proprio al centro del lago.

Passato il lago, affrontiamo l’ultima faticosa salita per arrivare alla vetta di Piz La Stretta a 3105 m, con vista panoramica su tutte le Alpi di Livigno, sulle Alpi dell’Albula e sul Massiccio del Bernina, momentaneamente coperto da nubi. La permanenza in vetta è stata breve a causa del forte vento d’alta quota.

Nella via del ritorno, stessa dell’andata, si è potuto fare nuove interessanti osservazioni floristiche, faunistiche (marmotte) e geologiche (lenti quarzose nei micascisti).

Considerazioni finali

Questo itinerario permette di raggiungere un facile “Tremila” panoramico. Le vette delle Alpi di Livigno sono generalmente più facili da raggiungere rispetto alle mie più vicine Dolomiti proprio per le pendenze minori e la generale assenza di pareti verticali.

Altra cosa notevole da segnalare è il quantitativo di neve in rapporto alla stagione. Generalmente a fine giugno, sopra i 3000 m la neve è ancora fortemente presente, in quest’annata (2022) invece la neve è stata molto scarsa e nel periodo visto si è ridotta a piccolissime chiazze.

Galleria immagini

Il Rifugio Tridentina alla Forcola di Livigno

L'attacco del sentiero

Sotto Piz Minor (3049 m)

Micascisti lungo il sentiero

Gneiss lungo il sentiero

Sentiero in piano in costa al versante

In direzione di Piz La Stretta, momentaneamente annuvolato

Gneiss

La zona è permeata da rocce metamorfiche di basamento

La valle verso Livigno

Gneiss lungo il sentiero

In tratto esposto è aiutato dalla presenza di una catena

Superato il tratto esposto, abbiamo davanti il Piz La Stretta ora libero dalle nuvole

La valle verso la Svizzera

Di fronte il Monte Vago (3050 m)

In direzione NO la valle e il Piz Chatscheders (2986 m)

Scendiamo leggermente passando a fianco ai laghi alpini

Bivio al Passo del Fieno, 2465 m

Piz Minor alle nostre spalle

Oltre la valle appare il Piz Paradisin (3302 m)

In direzione NO il Piz Albris (3166 m)

Pietraie colorate a simboleggiare le formazioni metamorfiche che costituiscono il Piz La Stretta

I micascisti verdi salendo al Piz La Stretta

Affioramenti di micascisti salendo il Piz La Stretta

Un passaggio di I grado a quota 2600 m

Micascisti di colore più biancastro

Pietraia a quota 2700 m

Alla base dell'ultima salita a quota 2700 m

Spianata del sentiero

Vista verso NE, di fronte Monte Ganda (2789 m)

Saliamo il pendio detritico/roccioso

Piz Paradisin e Monte Vago di fronte

Salendo il pendio roccioso seguendo le tracce del sentiero

Vista verso nord da un punto panoramico (Dol Della Breva, 2900 m)

Rimontiamo il pendio, davanti la cima

Vista verso nord dalla cresta finale

Il Piz Minor, sormontato dall'annuvolato massiccio del Bernina

La cresta verso la cima

Piccolo ghiacciaio con lago al Passo La Stretta, 3000 m

La cima dal Passo La Stretta, da raggiungere con un ultimo strappo in salita

Vetta di Piz La Stretta, 3105 m

Insegna di vetta

Piz Minor e Bernina a SO

Alpi di Livigno e Alpi dell'Albula sullo sfondo a nord

Valle verso l'Alta Engadina a NO

Vista verso NE

Verso SE

Il piccolo ghiacciaio addossato al lago

Iceberg nel lago a 3000 m

Fiori nel sentiero a 3000 m

Fiori a 3000 m

Lenti quarzose nei micascisti

Lenti quarzose


Piz Minor e le cascate che scendono dal Lej Grand

Marmotta lungo il sentiero

Marmotta lungo il sentiero



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