MONTE PIZZOCCO
Dati tecnici
Data | 4 settembre 2022 |
Punto di Partenza | Parcheggio sopra San Gregorio nelle Alpi (920 m) |
Lunghezza | 9,3 km |
Tempo | 4.30 |
Dislivello complessivo | 1300 m (compresi saliscendi) |
Quota massima | 2186 m (Monte Pizzocco) |
Punti d’appoggio | |
Difficoltà | EE - II - F+
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Segnaletica
| buona |
Percorso in sintesi:
- Parcheggio (920 m)
- Forcella Intrigos (1757 m)
- Monte Pizzocco (2186 m)
- Rifugio Casera Ere (1280 m)
- Parcheggio (920 m)
Note tecniche e difficoltà
Il percorso proposto si sviluppa su pendio e versante dolomitico a quote di media montagna. Il dislivello è elevato e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è elevata.
Il percorso si sviluppa principalmente come sentiero su bosco, pendio prativo e roccia. La salita è lunga e caratterizzata da costante ripida salita. La salita finale alla cima del Pizzocco affronta un traverso esposto e passaggi in arrampicata fino al II grado. Salita da affrontare con il giusto allenamento e con passo sicuro in ambiente montano. La segnaletica è buona.
Il grado di difficoltà escursionistica è EE (Escursionisti Esperti), mentre il grado di difficoltà alpinistico è F+ (Facile più).
Introduzione geografica e cenni geologici
Il Monte Pizzocco è una vetta iconica nel gruppo delle Dolomiti che si affacciano sulla Val Belluna. Per la forma slanciata e l'altezza rilevante rispetto ai monti circostanti, è visibile da tutta la valle. A livello geografico, è situato tra la Valle del Mis e la Val Canzoi, mentre alla sia base sorge l'abitato di San Gregorio nelle Alpi, di cui la montagna fa parte del comune. La parete est, che scende verso la la Valle del Mis, ha una verticalità di quasi 600 m ed è sfruttata per l'alpinismo estremo.
Come le vicine montagne appartenenti alla fascia del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, il Pizzocco è costituito da Dolomia Principale del Triassico e Calcari Grigi del Giurassico Superiore. Trovandosi proprio affacciato alla valle, nei pressi della montagna gli strati calcareo-dolomitici piegano formando un'anticlinale ben visibile a causa del grande sovrascorrimento della Linea di Belluno. L'attività tettonica, responsabile nella fase Neoalpina, produce oltre al piegamento degli strati rocciosi, anche faglie ben visibili.
Percorso
Il percorso inizia presso un parcheggio situato alla fine di una stretta stradina che parte da San Gregorio nelle Alpi passando per il piccolo abitato di Roncoi. Da parcheggio (920 m), la strada prosegue come carrareccia fino al rifugio Casera Ere, mentre noi saliamo direttamente a destra con il sentiero CAI 851 in direzione di Forcella Intrigos. Il sentiero è ripido ma ottimamente segnato tra il bosco. Nella giornata, una cappa nuvolosa copre le aree di bassa montagna, portandoci intorno ai 1100 m di quota a procedere a quasi zero visibilità (per fortuna siamo nel bosco con sentiero ben visibile). A circa 1200 m il sentiero gira un costone passando vicino ad un precipizio, dove è stato posizionato un cavo d'acciaio per chi può soffrire di vertigini.
Cerchiamo di salire velocemente in modo da superare le nuvole, cosa che avviene a circa 1450 m, trovandoci quindi alla base di una serie di spuntoni rocciosi da superare prima di arrivare a Forcella Introgos. A 1480 m circa teniamo la destra sempre sul CAI 851, mentre a sinistra si può raggiungere il Monte Piz (1608 m) e il Bivacco Palia (1575 m). In sentiero continua per facili gradini rocciosi sotto gli strati calcarei che inclinano verso valle dal Pizzocco, fino a raggiungere la panoramica Forcella Intrigos (1757 m), situata tra il Pizzocco e il crinale del Fornel, che termina nella Valle del Mis con il Monte Sperone (1262 m). Dalla forcella è ben visibile la verticale parete est del Pizzocco, sede di complicate via alpinistiche fino al VI grado di difficoltà. A nord è invece visibile tutta la muraglia che dal Pizzocco contorna i Piani Eterni e precipita verso la Valle del Mis con Monte Cimia (2051 m) e Col Dorin (2110 m).
Alla forcella, abbandoniamo il CAI 851 seguendo la stretta cresta a sinistra che prosegue verso il Pizzocco, al cui termine iniziamo una salita lungo un traverso per gradoni rocciosi non difficili, ma da fare attenzione per la breve esposizione a sinistra. Il sentiero in questo tratto sfrutta un piano di faglia che taglia la montagna. Terminato il traverso, a circa 1800 m, ci troviamo un prato in piano dove il sentiero è scavato nell'erba. Proseguiamo quindi fino a intercettare il sentiero della Via Normale al Pizzocco a destra che sale a fianco al precipizio detritico e roccioso a sinistra.
I primi 100 m del sentiero sono su versante erboso alla base del cocuzzolo del Pizzocchetto (1984 m). Giunti quindi alla parete dello stesso, si passa alla sua destra con un traverso esposto in discesa dove è necessario fare molta attenzione a dove si mettono i piedi. Il traverso è lungo circa 30 m e una volta terminato un paio di tornanti portano ad una forcellina sotto il Pizzocchetto. Si risale quindi a destra tra i mughi affrontando un paio di passaggi di I grado non esposti, per poi continuare il sentiero tra rocce ed erba. A 2020 m il sentiero sembra terminare, ma un freccia di indica che dobbiamo arrampicare per circa 2 m a destra (II), senza particolare esposizione. Superato questo tratto, continuiamo a salire ripidamente senza difficoltà particolari fino alla croce di vetta (2178 m), situata a prima della vetta vera e propria. La vetta è segnata da un punto trigonometrico (2186 m) che si raggiunge seguendo la cresta e superando un piccolo spacco (I+) dove fare attenzione all'esposizione in entrambi i versanti. Dalla cima il grandissimo panorama è nascosto dalle innumerevoli nuvole che si sono alzate nascondendo i monti.
Iniziamo quindi a scendere facendo attenzione ai passaggi esposti e di arrampicata affrontati fino all'imbocco della Via Normale a 1800 m. Invece di tornare per Forcella Intrigos, giriamo a destra per passare al Rif. Casera Ere. Scendiamo quindi il versante erboso fino ad intercettare (1610 m) il sentiero CAI 853 proveniente dal Bivacco Palia appena prima del Monte Piz. Seguiamo quindi l'853 a destra scendendo per boschi e passando a fianco di falesie probabilmente utilizzate per l'arrampicata sportiva scendendo verso valle fino ad avvistare il Rif. Casera Ere situato su un costone.
Risaliamo per circa 20 m e arriviamo nel piano dove è situato il Rif. Casera Ere (1280 m), situato in posizione panoramica e dove possiamo riposarci con una buona birra. Sopra di noi, il Pizzocco appena salito è ora ricoperto dalle nubi. Dal Belvedere del rifugio (1300 m) è possibile avere un'ottimo panorama sulla Val Belluna. Scendiamo quindi dal rifugio per l'ampia carrareccia cementata che in un paio di tornanti riporta alla parcheggio. per risparmiare tempo, i tornanti possono essere tagliati seguendo il CAI 853.
Considerazioni finali
Il Pizzocco è una delle montagne più interessanti da raggiungere, per l'altezza e la posizione molto panoramica. Nonostante la forma slanciata dolomitica, le difficoltà alpinistiche di salita sono molto contenute rispetto ad altre montagne vicine. Questo tuttavia non deve far dimenticare che stiamo parlando di una cima in ambiente dolomitico, dove l'esposizione e l'ambiente in generale è riservata ad escursioni esperti con attitudini d'alta montagna.
Galleria immagini
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| Il sentiero nel bosco prima di entrare nelle nuvole |
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| La vista una volta usciti dalle nuvole |
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| Le nuvole appena passate |
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| Gli strati che piegano a partire dal Pizzocco |
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| La parete est verticale del Pizzocco da Forcella Intrigos (1757 m) |
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| Monte Cimia (2057 m) e Col Dorin (2110 m) dalla Forcella Intrigos |
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| Da distante si vede il Monte Civetta |
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| Il sentiero che taglia il versante sud del Pizzocco |
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| Sentiero di natura rocciosa senza particolari difficoltà |
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| Il piano di faglia dove passa il sentiero |
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| Superato il traverso, arriviamo ad un punto (1800 m) dove la roccia lascia spazio all'erba con un sentiero ben scavato sul terreno |
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| Dal prato verso la Val Belluna |
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| Prendiamo il sentiero della Via Normale al Pizzocco, in direzione dello spuntone del Pizzocchetto (1984 m) |
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| Il traverso esposto sotto il Pizzocchetto |
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| Le nuvole assaltano i monti attorno al Pizzocco |
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| La croce di vetta, situata poco prima della cima vera e propria |
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| Vista verso il Lago del Mis |
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| Vista verso i Piani Eterni, oscurati dalle nuvole |
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| Vista verso Belluno e lontani i Monti dell'Alpago |
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| Coperti dalle nuvole, si dovrebbe apprezzare a NO il gruppo del Cimonega |
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| Passaggio di II grado non esposto a circa 2020 m |
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| Rampa di I grado tra i mughi dopo l'aggiramento del Pizzocchetto (foto dalla discesa) |
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| Il Pizzocchetto |
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| Altro passaggio di arrampicata di I grado tra i mughi dopo il Pizzocchetto |
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| Il traverso esposto lungo il Pizzocchetto |
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| Funghi ritrovati lungo la via del ritorno |
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| Il rifugio Casera Ere dalla discesa al CAI 853 |
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| Area del Rifugio Casera Ere |
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| Il Rifugio Casera Ere (1280 m) |
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| Il Pizzocco appena salito dal rifugio, ora coperto dalle nuvole |
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| Dal Belvedere del rifugio (1305 m) verso la Val Belluna |
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| Vista dal Belvedere verso Belluno e i Monti d'Alpago |
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| La catena del Monte Tre Pietre (1965 m) dal Belvedere |
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| Il Pizzocco non più visibile |
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| La strada cementate che dal rifugio scende verso il parcheggio |
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