23-04-06 Monte Brendol
PIANI ETERNI - MONTE BRENDOL
Salita ai Piani Eterni e al Monte Brendol dalla Val Canzoi (Dolomiti di Feltre e Pale di San Martino, Belluno)
Dati tecnici
Data | 12 marzo 2023 |
Punto di Partenza | Albergo Alpino Boz (665 m) |
Lunghezza | 16,4 km |
Tempo | 5.30 |
Dislivello complessivo | 1550 m |
Quota massima | 2160 m (Monte Brendol) |
Punti d’appoggio |
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Difficoltà | E - F |
Segnaletica | buona |
Percorso in sintesi:
- Albergo Alpino Boz (665 m)
- Lago della Stua (700 m)
- Malga Brendol (1695 m)
- Monte Brendol (2160 m)
- Malga Brendol
- Lago della Stua
- Albergo Alpino Boz
Il percorso proposto si sviluppa su versante dolomitico a quote di media montagna. Il dislivello è molto alto e sviluppato su una elevata lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.
Il percorso si sviluppa principalmente come sentiero e strada forestale su bosco prima e poi prato. La strada forestale / mulattiera si mantiene per metà del dislivello, per poi passare a sentiero. Il primo tratto di sentiero presenta un brevissimo tratto esposto attrezzato con scalini metallici e cavo. La salita alla cima non è segnata da alcun sentiero e si procede per tracce o cercando i punti più accessibili alla vetta. Essendo compiuta in stagione pre-primaverile, è necessario fare attenzione al ghiaccio e alla neve presente ad alte quote sui versanti esposti a settentrione. Molto utili un paio di ramponcini. La segnaletica è buona.
Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico), il grado di difficoltà alpinistico è F (Facile).
Introduzione geografica e cenni geologici
I Piani Eterni sono un piccolo altopiano situato nel cuore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi a quota circa 1700 m, tra la Valle del Mis a est e la Val Canzoi a ovest. Monte Cimia (2086 m) e Col Dorin (2110 m) coronano l'altopiano a est, mentre il Monte Brendol stà nella parte settentrionale. L'accesso più facile e immediato a questo paradisiaco posto è la Val Canzoi a SO attraverso la strada forestale e il parallelo sentiero CAI 802 (questo usato per il percorso).
Il Monte Brendol, a differenza dei massicci vicini, ha un aspetto morfologico meno aspro rendendo la salita dal versante meridionale molto facile e in assenza di esposizione. La morfologia è comunque più aspra nel versante settentrionale verso l'alta Valle del Mis e Gosaldo.
A livello geologico, nella zona di Monte Brendol affiorano la Scaglia Rossa e la Maiolica. La prima in particolare si presenta fortemente tettonizzata nelle brevi pareti meridionali del monte. Calcari Grigi e Dolomia Principale caratterizzano invece il substrato carsico dei Piani Eterni e affiorano nel sentiero largo di risalita dalla Val Canzoi.
Percorso
Iniziamo il percorso dal parcheggio dell'Albergo Alpino Boz (665 m), situato al termine della strada della Val Canzoi. Seguiamo la strada ancora asfaltata che in pochi metri ci porta alla diga del Lago della Stua (694 m), dove prendiamo la strada forestale CAI 806 che costeggia il lago alla sinistra. Proseguiamo in piano fino ad oltrepassare il Torrente Caorame con un ponte (717 m). Proseguiamo la strada in leggera pendenza fino ad un bivio poco più avanti (755 m), dove si svolta a destra per il CAI 802 direzione Piani Eterni. La strada sale ora in maniera piuttosto ripida per il bosco sotto le pareti di dolomia e calcare che costituiscono il substrato delle Dolomiti Bellunesi. Dopo una serie di ripidi tornanti che ci fanno guadagnare quota, il CAI 802 si stacca come sentiero dalla strada forestale (1417 m). La strada forestale raggiunge anch'essa i Piani Eterni, ma attraverso un giro più largo e probabilmente nella stagione corrente fortemente innevato.
Dopo i primi metri, il sentiero presenta un brevissimo punto esposto che viene attrezzato con un cavo e una serie di gradini metallici per facilitare ottimamente la progressione. Il sentiero quindi continua all'interno di una piccola valle ancora boscosa, dove inizia ad aumentare la presenza di neve e ghiaccio, per fortuna in assenza di esposizione o grossa pendenza. Al termine della valle giungiamo ad una forcellina (1714 m) con davanti i Piani Eterni, ancora molto innevati. Scendiamo quindi per la traccia su neve già percorsa e giungiamo a Malga Brendol (1695 m), dove, attraverso tracce che evitino le aree innevate, cerchiamo di intercettare il sentiero 851 che sale a nord il pendio erboso-roccioso del Monte Brendol. Numerose fioriture di inizio primavera compaiono nelle zone libere dalla neve.
Saliamo quindi il sentiero facendo molta attenzione ai punti innevati che presentano esposizione fino a portarci all'interno di una conca superiore (1915 m) totalmente innevata dove ci teniamo il monte Brendol a destra con la sua parete rossastra di Scaglia Rossa tettonizzata. Continuiamo il percorso sulla neve cercando di non sprofondare seguendo la traccia già lasciata da altri. A circa 1950 m abbandoniamo il sentiero 802 per salire verso la cima del Brendol cercando il punto meno innevato e con minore esposizione possibile. La finale e faticosa salita per zolle erbose e qualche facile roccetta ci porta a 2115 m a raggiungere il crinale del monte, che unisce due vette a altezza pressappoco simile. Seguiamo quindi la facile cresta verso la cima a nord per pendio erboso e qualche facile roccetta fino a raggiungere la vetta (2160 m).
Dalla vetta, non contrassegnata, si ha la perfetta vista a nord verso il gruppo delle Pale di San Martino. Attorno la vista anche sul gruppo del Cimonega a ovest, la conca agordina a NE e il Pizzocco a sud.
La discesa è avvenuta per la medesima strada di andata.
Considerazioni finali
Il giro proposto è nel complesso facile (sicuramente ancora di più se svolto in assenza di neve e ghiaccio) anche se lungo e sviluppato su notevole dislivello, il che richiede comunque un buon allenamento e una predisposizione a escursioni lunghe.
I Piani Eterni sono rinominati come uno dei posti più affascinanti delle Dolomiti Bellunesi, protetti dal Parco Nazionale e da un dislivello di 1000 che protegge l'area dall'assalto di troppi visitatori.
Galleria immagini
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| Le pareti di dolomia e calcare sopra le quali si sviluppano i Piani Eterni |
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| I Piano Eterni ancora fortemente innevati, sullo sfondo Monte Cimia (2051 m) e Col Dorin (2110 m) fanno da anfiteatro alla conca |
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| La parete di Scaglia Rossa tettonizzata del Monte Brendol |
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| Conche attorno a Monte Brendol ancora innevate |
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| Nei pressi della cima vista verso NE |
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| La cresta della montagna, la cima in primo piano è la vetta gemella alla montagna |
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| Il Gruppo del Cimonega a ovest |
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| Vista dalla vetta, sullo sfondo appare slanciata la punta del Pizzocco (2186 m) |
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| Vista verso le Dolomiti di Zoldo |
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| Le Pale di San Martino a nord |
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| Verso la Conca Agordina, contornata dall'Agner (2872 m) e il massiccio del Civetta |
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| Le Pale di San Martino |
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| Il versante erboso dove sono salito, non esposto e maggiormente attaccabile |
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| Roccia di Maiolica con nodulo di selve |
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| Il versante meridionale del Monte Brendol |
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| Fiori |
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| Prime fioriture |
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| Il sentiero 802 che sale dalla Val Canzoi |
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| Scendendo verso la Val Canzoi per il CAI 802 |
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| Breve tratto esposto attrezzato con cavo e gradini |
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| Attraversamento del Caorame nel fondovalle della Val Canzoi |























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