23-06-25 Monte Mulaz

 MONTE MULAZ

Salita al Monte Mulaz per la via normale da Passo Rolle (Dolomiti di Feltre e Pale di San Martino, Trento)

Dati tecnici

Data

25 giugno 2023

Punto di Partenza

Passo Rolle (1960 m)

Lunghezza

19 km

Tempo

6.00

Dislivello complessivo

1500 m (compresi saliscendi)

Quota massima

2907 m (Monte Mulaz)

Punti d’appoggio

  • Passo Rolle
  • Baita Segantini
  • Rifugio Volpi al Mulaz

Difficoltà

EE - F

Segnaletica

buona
 

Percorso in sintesi

  • Passo Rolle (1984 m)
  • Baita Segantini (2190 m)
  • Val Venegia (1940 m)
  • Passo Mulaz (2619 m)
  • Monte Mulaz (2907 m)
  • Rif. Volpi al Mulaz (2571 m)
  • Passo Mulaz
  • Val Venegia
  • Baita Segantini
  • Passo Rolle


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste dolomitiche a quote di medio-alta montagna. Il dislivello è molto alto e sviluppato su una elevata lunghezza del percorso. La pendenza media è moderata.

Il percorso si sviluppa come sentiero, carrareccia e traccia su prato e pendio roccioso a quote più elevate. Il primo tratto che collega Passo Rolle a Baita Segantini e Val Venegia è su largo sentiero / carrareccia poco pendente, il secondo tratto fino a Passo Mulaz è sentiero facile su prato, ghiaie e roccia con alcuni brevi tratti esposti, il terzo tratto che sale a Cima Mulaz è traccia su ghiaia e roccia a tratti esposti. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è EE (Escursionisti Esperti), il grado di difficoltà alpinistica è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Monte Mulaz è la vetta rilevante più a NO del gruppo delle Pale di San Martino. Oltre ad essere sensibilmente più bassa, ha una forma molto più tozza e compatta rispetto alle vicine cime delle Pale a quote maggiori (Focobon, Cima dei Bureloni, Vezzana) e questo rende la via di salita a questa vetta molto più facile e adatta anche a chi non ha attitudini alpinistiche.

Come il gruppo delle Pale, anche il Monte Mulaz è costituito da Dolomia dello Sciliar. Lungo la salita è inoltre possibile ammirare i dicchi intrusivi basaltici. Al Passo Rolle e alla Baita Segantini si possono invece ammirare gli affioramenti più antichi delle Arenarie della Val Gardena (Permiano Superiore) e della Formazione di Werfen (Triassico Inferiore).

Percorso

Iniziamo a salire dal grande parcheggio situato nei pressi di Passo Rolle (1960 m), dove prendiamo un sentiero su una zona prativa in direzione del Castellaz (2333 m). Superato un crocevia di sentieri, continuiamo dritti in salita per il largo sentiero verso la Baita Segantini. Mentre iniziamo ad elevarci di quota, la vista aumenta alle nostra spalle in direzione delle vette porfiriche dei Lagorai e di Cima Bocche (2745 m). Intercettiamo quindi la strada della Val Venegia e raggiungiamo la Baita Segantini (2190 m), dominati dalle vette maggiori e principali delle Pale di San Martino: la Cima dei Bureloni (3130 m), la Cima della Vezzana (3192 m) e il Cimon della Pala (3184 m). Il Monte Mulaz, il nostro obiettivo, è situato a sinistra e meno dominante.

Scendiamo per il largo sentiero verso la Val Venegia (alcuni tornanti si possono tagliare con dei sentieri) fino a quota 1973 m, dove a fianco di alcuni grossi massi, prendiamo il sentiero CAI 710A, che continua in leggera discesa attraversando ghiaioni detritici. Attraversiamo un torrente (1940 m) e ripiartiamo quindi a salire prima dolcemente e poi più rapidamente fra ghiaioni detritici (depositi da debris flow) e pendii detritici. A quota 2027 m intercettiamo il CAI 710 che sale da un punto più in basso della Val Venegia e continuamo con una serie di zig zag a fianco di alcune paretine alla base del Mulaz. Guadagnamo quindi in costone in parte esposto e proseguiamo per un traverso dove un cavo d'acciaio fisso può aiutare chi soffre di vertigini per l'esposizione a destra verso la Val Venegia. Lungo il tratto è possibile ammirare i dicchi intrusivi di basalto all'interno della dolomia formati durante il Magmatismo Medio Ladinico. Il sentiero continua quindi in un pendio detritico a grossi massi e successivamente per pendio roccioso, tenendo alla nostra destra i ghiaioni sotto le pareti di Cima dei Bureloni. Spesso, coerentemente con la stagione, si sente il rotolio di massi rocciosi lungo gli stessi. L'ultimo tratto è di faticosa salita per massi e ghiaioni fino a raggiungere il Passo Mulaz (2619 m).

Percorriamo quindi il passo in direzione del Mulaz tenendoci alle spalle le torri della Cima del Focobon (3054 m). Abbandoniamo il CAI 710 e saliamo per la traccia verso il Mulaz. La prima parte di salita è ripida su terreno roccioso e detritico che fa rapidamente guadagnare quota fino a raggiungere una forcellina (2800 m), oltre la quale si apre un canalone ripidissimo verso la Val Venegia. A questo punto giriamo a destra e percorriamo una cengia poco esposta ma detritica che, con qualche breve salita su placca, porta alla cresta sommitale a esposizione moderata. Percorsa questa effettuiamo l'ultima brevissima salita e siamo sulla cima panoramica a 2907 m caratterizzata da un arco con una campana.

Dalla vetta il panorama spazia sulle vette principali over 3000 m del gruppo delle Pale di San Martino e quasi tutto l'arco dolomitico (Lagorai, Latemar, Catinaccio, Marmolada). Caratteristico è anche il paese di Falcade, che dominiamo proprio a NE, a ovest invece dominiamo la Val Venegia.

La discesa avviene per la medesima strada di salita. Vale la pena fare una sosta al Rifugio Volpi al Mulaz (2571 m), situato poco distante al Passo Mulaz sul versante di Falcade lungo il tracciato dell'AV2 che aggira il Mulaz a NE e successivamente sale le Pale per il Passo delle Farangole (2814 m). Al rifugio possiamo goderci un'ottima birra circondati dalle torri dolomitiche di Cima del Focobon e Cima Campido (3001 m).

Considerazioni finali 

La via normale al Monte Mulaz è molto frequentata per l'assenza di difficoltà alpinistiche, l'esposizione comunque moderata e la vicinanza al Rif. Volpi. Richiede comunque un buon allenamento e attitudini ad ambienti dolomitici d'alta quota (sfioriamo i 3000 m).

Per abbattere un po' di dislivello complessivo da svolgere è possibile iniziare la salita dalla Val Venegia, partendo da quote inferiori ma evitando il saliscendi della Baita Segantini.

Galleria immagini

Dal parcheggio di Passo Rolle (1960 m) le principali cime delle Pale di San Martino, il Mulaz è quella nascosta a sinistra

Il Castellaz (2333 m), dove vi è il Cristo Pensante

Cima Bocche (2745 m) e Cima Juribrutto (2694 m) a nord

I Lagorai

Le principali cime delle Pale di San Martino prima di arrivare a Baita Segantini (2190 m), da sinistra Cima Dei Bureloni (3130 m), Cima della Vezzana (3192 m) e Cimon della Pala (3184 m)

Il Monte Mulaz dalla Baita Segantini

Risalendo per il CAI 710 dalla Val Venegia sotto le pareti delle Pale

Cima del Focobon (3054 m) dal Passo Mulaz

La Cima dei Bureloni dalla salita al Mulaz

Cima del Focobon e Cima Campido (3001 m)

Dalla vetta del Mulaz le Pale over 3000 m

L'altopiano di Baita Segantini e i Lagorai

Vista verso NO, con Cima Bocche e oltre i gruppi del Latemar e Catinaccio

Vista verso Falcade, a sinistra il gruppo della Marmolada

Verso il Passo San Pellegrino a nord, da sinistra il Catinaccio, il Sassolungo e il Gruppo della Marmolada

La Val Venegia

Corvi sulla cima

Birra Pedavena al Rif. Mulaz, 2571 m

Birra in compagnia a magnifiche Dolomiti

Dicco intrusivo basaltico lungo il sentiero CAI 710


Le Pale da Baita Segantini

Vista pomeridiana verso lontano gruppo del Latemar


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