23-12-23 Monte Terne

 MONTE TERNE

Salita al Monte Terne (Dolomiti di Zoldo, Belluno)

Dati tecnici

Data

23 dicembre 2023

Punto di Partenza

Case Bortot (700 m)

Lunghezza

7,2 km

Tempo

4.30

Dislivello complessivo

1100 m (compresi saliscendi)

Quota massima

1794 m (Monte Terne)

Punti d’appoggio


Difficoltà

EE - F

Segnaletica

buona
 

Percorso in sintesi

  • Case Bortot (700 m)
  • Monte Terne (1794 m)
  • Case Bortot
  • Bus del Buson
  • Case Bortot


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste montuose a quote di medio-bassa montagna. Il dislivello è elevato e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è elevata.

Il percorso si sviluppa come sentiero su bosco prima e successivamente su pendio erboso. A rendere difficile il percorso è l'elevato dislivello da percorrere in pochi km, dando come risultato una forte pendenza del percorso (circa 17° di pendenza media). Alla forte pendenza si sommano tratti dove il pendio è piuttosto ripido ed esposto. Un punto presenta un traverso esposto dove un cavo un po' lasco aiuta a facilitare il passaggio. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è EE (Escursionisti Esperti), il grado di difficoltà alpinistica è F (Facile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Monte Terne, o Zimon de Terne, è una cima minore appartenente al Gruppo dolomitico dello Schiara. Situata a sud della cima dello Schiara, la vetta di questa montagna rappresenta l'ideale balcone panoramico sulla parete sud del Monte Schiara e del Pelf. Allo stesso tempo, il Monte Terne e ben visibile per il suo pendio ripido erboso da Belluno.

A livello geologico, il Monte Terne, è costituito da calcari giurassici e cretacei (Maiolica, Rosso Ammonitico, Calcare del Vajont) inclinati con giacitura verso sud a cause del sovrascorrimento della Linea di Belluno.

Percorso

Iniziamo la salita dal Parcheggio di Case Bortot (700 m). Tale luogo è il punto di inizio di diverse escursioni nel gruppo dello Schiara dal lato bellunese, ed è inoltre il punto di arrivo dell'Alta Via N°1.

Prendiamo il largo sentiero CAI 506, segnavia per Monte Terne, che inizia, subito ripido facendoci capire la tipologia di percorso. Il primo tratto è strada sterrata, fino a superare una casa (750 m), dove inizia il sentiero vero e proprio che continua sempre in ripidità. Continuiamo a salire fino a costeggiare una placca rocciosa (Maiolica) a destra, che aggirata porta ad un punto panoramico (1000 m) con un tavolino e un albero artificiale alle spalle che si illumina le sere di Natale. Da qui ora inizia il sentiero, che riprende ripido per altri 50 m di salita per poi spianare leggermente passando in fianco ad una baracca. Raggiungiamo quindi una sorta di cresta e riprendiamo a salire ripidamente nel bosco.

A partire dai 1200 m il bosco inizia a diradarsi lasciando sempre più spazio a vegetazione arbustiva e pendii erbosi. La salita ripida tuttavia non si placa e la vetta appare purtroppo ancora lontana. A 1355 m iniziamo a virare decisamente verso ovest, con davanti la Pala Alta (1933 m) e aggiriamo un costone dove ci troviamo di fronte ad un traverso in stretta cengia esposta (salto di 10 m sotto) dove un cavo un po' lasco ci viene in aiuto. Terminato il traverso esposto (1400 m), iniziano una serie di zig zag su ripido pendio e qualche roccetta (non esitare a tenersi sugli arbusti per superare qualche punto) che al termine ci fa conquistare l'ampia cresta erbosa (1500 m) che dovremmo seguire verso la vettaLa salita continua sempre ora più facile tra i prati, con a destra il Monte Serva (2133 m) e davanti la vetta dello Schiara che inizia ad apparire. Seguiamo quindi la facile cresta con qualche roccetta verso la vetta ora più vicina sempre in salita facendo attenzione a non avvicinarci al precipizio verticale del versante nord.

Dalla vetta, 1794 m, è possibile come detto, avere la migliore vista sulla parete sud del Monte Schiara (2565 m) e del vicino Pelf (2508 m). Non mancano tuttavia i panorami anche sui monti circostanti (Pale di San Martino, Monte Serva, Val Belluna e Feltrino).

Per la discesa la via è la stessa di andata, facendo particolare attenzione al traverso esposto e al pendio a zig zig molto ripido. Cadere qui implica rotolare giù per un bel po' di metri!

Considerazioni finali 

Salita nel complesso senza particolari difficoltà tecniche, ma impegnativa per la ripidità costante che richiede un certo allenamento. Fare attenzione specialmente alla discesa per non affaticare le ginocchia.

Molto interessante è la visita al Bus del Buson, situato a pochi metri da Case Bortot prendendo l'ampio sentiero dell'AV1. Si tratta di un canyon naturale scavato da un antico torrente sulla Maiolica. Il percorso permette di attraversare la forra per i suoi 200 m di lunghezza.

Galleria immagini

Parcheggio Case Bortot, 700 m

Segnaletica verso il Monte Terne

Sentiero ripido in salita

Vista della Val Belluna dal punto panoramico quota 1000 m

Albero artificiale e segnaletica a quota 1000 m

Sentiero ripido in salita

Sentiero ripido in salita

Sentiero ripido in salita

La cima lontana

Pala Alta (1933 m) e Talvena (1542 m)

Traverso esposto

Sentiero tra il ripido pendio

La cresta verso la vetta

Monte Serva (2133 m)

Schiara (2565 m) e Pelf (2508 m)

Pendio prativo

Verso la cima

Precipizio settentrionale

Pala Alta, seguita dai Monti del Sole e le Pale di San Martino

Val Belluna e Feltrino

Belluno e Col Visentin (1762 m)

Monte Serva
Vetta, 1794 m

Schiara e Pelf

Ripido pendio dove fare attenzione

Facile passaggio su roccia

Traverso esposto

Cartello informativo nel Bus del Buson

Maiolica stratificata

Inizio del percorso all'interno del Bus del Buson

Dentro il Bus del Buson

Dentro il Bus del Buson

Le pareti su innalzano di circa 20 m sopra

Dentro il Bus del Buson

Dentro il Bus del Buson

Dentro il Bus del Buson

Dentro del Bus del Buson

Indicazioni



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