23-12-30 Sentiero Meatte

 SENTIERO DELLE MEATTE

Sentiero delle Meatte e rientro ad anello (Massiccio del Grappa, Treviso)

Dati tecnici

Data

30 dicembre 2023

Punto di Partenza

Bocca di Forca (1400 m)

Lunghezza

8,9 km

Tempo

3.00

Dislivello complessivo25

250 m (compresi saliscendi)

Quota massima

1480 m (Cima della Mandria)

Punti d’appoggio


Difficoltà

T

Segnaletica

buona
 

Percorso in sintesi

  • Bocca di Forca (1400 m)
  • Cima della Mandria (1480 m)
  • Parcheggio Archeson (1442 m)
  • Ponte Tibetano (1430 m)
  • Pian de La Bala (1380 m)
  • Laghetto delle Mure (1308 m)
  • Parcheggio Archeson
  • Bocca di Forca


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante montuoso a quote di media montagna. Il dislivello è basso e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è bassa.

Il percorso si sviluppa come sentiero, carrareccia militare e strada su pendio erboso e occasionalmente cengia erbosa a tratti esposta. I tratti esposti del Sentiero militare delle Meatte sono comunque ben protetti da parapetti d'acciaio e il sentiero si mantiene sempre largo più di un 1 non rendendo questi tratti non proibitivi a chi non ha esperienze con l'altezza. La segnaletica è buona.

Il grado di difficoltà escursionistica è T (Turistico)

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Sentiero delle Meatte è un sentiero militare della Grande Guerra quasi in piano che taglia le pareti dei monti Meatte e Boccaor verso la Valle di San Liberale. Lungo il percorso si osservano infatti numerose grotte usate come postazioni difensive e riparo.

Percorso

Parcheggiamo la macchina in uno spiazzo presso Bocca di Forca (1400 m), raggiungibile dalla stradina che sale da Pederobba e dal Monte Tomba. Tale forcella è stata raggiunta, insieme alla vicina Cima della Mandria, è stata raggiunta sempre in contesto invernale il 23 gennaio 2022 (qui per la relazione).

Risaliamo la cresta fino a raggiungere la panoramica Cima della Mandria, punto più elevato dell'escursione effettuata; alle spalle appaiono le Dolomiti oltre il cocuzzolo erboso del Monte Piz (1461 m). Scendiamo e intercettiamo la strada asfaltata, che continuando a scendere leggermente raggiunge un'area di parcheggio (1442 m) tra l'Archeset e l'Archeson. Prendiamo quindi il sentiero CAI 152/E7 che aggira a sud l'Archeson (1503 m) e iniziamo il Sentiero delle Meatte che costeggia dall'alto la Valle San Liberale. Il pendio diventa subito ripido, per poi iniziare a tagliare il costone passando in fianco a buchi nella roccia calcarea usati come riparo durante la Grande Guerra. Aggirato l'Archeson e davanti al Monte Meatte (1598 m), un paio di tornanti ci fanno perdere quota facendoci passare poco sotto una forcellina (1439 m). Aggiriamo quindi il Monte Meatte alternando zone pianeggianti con brevi salitine passando brevi aree boscose. Proseguiamo il sentiero 152 ignorando il CAI 153 che scende verso la Valle San Liberale (usato come rientro per l'escursione alla Ferrata Sass Brusai, relazione qui). Raggiungiamo quindi la forcella (1478 m) tra Monte Meatte e Monte Boccaor.

Proseguiamo quindi il sentiero che taglia la parete sud di Monte Boccaor. Il sentiero si mantiene largo e taglia la parete, che in alcuni punti scende giù quasi in verticale. I punti più esposti sono ben protetti da parapetti d'acciaio in modo da permettere il percorso anche a persone che possono offrire di vertigini. A 1430 m intercettiamo la Via Ferrata Sass Brusai, che passa 15 m sopra il sentiero con un ponte tibetano. Continuiamo il sentiero ora in evidente discesa aggirando i costoni o attraversandoli con gallerie fino a raggiungere il Pian de La Bala (1380 m).

Prendiamo ora una mulattiera che entra dentro Valle delle Mure e arriva ai ruderi di Casone Boccaor (1384 m). Qui prendiamo un sentiero che attraverso qualche breve boschetto scende al Laghetto delle Mure (1308 m) ghiacciato. Questo tratto è costantemente in ombra d'inverno quindi è bene fare attenzione a non scivolare sul terreno ghiacciato.

Proseguiamo quindi l'anello salendo la panoramica strada asfaltata di Cima Grappa - Malga DOC. Passiamo quindi l'area di parcheggio nella forcellina Archeson e continuiamo la strada nel ripido versante trevigiano sotto Cima della Mandria con vista della cresta Tomba-Palon fino a raggiungere la macchina a Bocca di Forca.

Considerazioni finali 

Percorso facile adatto anche a persone poco allenate o con poca esperienza di montagna, soprattutto per l'ottimo stato dei sentieri e le numerose protezioni volte a limitare l'effetto delle pareti strapiombanti verso la Valle di San Liberale.

Galleria immagini

Salendo da Bocca di Forca verso Cima della Mandria (1480 m)

Ambiente invernale spoglio dalla neve del Monte Grappa

Cima Grappa (1775 m) dalla Cima della Mandria

Appaiono a NE le Dolomiti

Sentiero sotto l'Archeset (1503 m)

Iniziamo il Sentiero delle Meatte

Il sentiero delle Meatte inizialmente su ripido pendio, poi tra spacchi rocciosi

Le varie gallerie scavate durante la guerra e usate come riparo

Il Monte Meatte (1598 m)

I tratto più esposti sono protetti da parapetti in acciaio

Sentiero che taglia la parete rocciosa

Sentiero largo in cengia

Sentiero che entra in galleria

Galleria

Precipizio in basso

Pian de La Bala, 1380 m

Proseguiamo in ombra verso la Valle delle Mure

La Valle delle Mure e Cima Grappa

Laghetto delle Mure ghiacciato, 1308 m

Sentierino disceso

La Catena dei Solaroli

Monte Spinoncia (1292 m)

Salita verso il Parcheggio Archeson

La Strada di Cima Grappa verso Bocca di Forca

La Cresta del Tomba-Palon da Bocca di Forca


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