2024-08-15 Corno Grande - Vetta Occidentale

 CORNO GRANDE - VETTA OCCIDENTALE

Salita alla Vetta Occidentale del Corno Grande per la via normale e discesa per la Cresta W (Massiccio del Gran Sasso, Teramo)

Dati tecnici

Data

15 agosto 2024

Punto di Partenza

Rifugio Franchetti (2433 m)

Lunghezza

4,1 km

Tempo

4.30

Dislivello complessivo

550 m (compresi saliscendi)

Quota massima

2912 m (Vetta Occidentale del Corno Grande)

Punti d’appoggio

  • Rifugio Franchetti

Sentieri

CAI 103 - 154A

Difficoltà

EE - I+ - F+

Segnaletica

Scarsa in alcuni punti

Percorso in sintesi

  • Rif. Franchetti (2433 m)
  • Sella dei Due Corni (2575 m)
  • Passo del Cannone (2679 m)
  • Corno Grande - Vetta Occidentale (2912 m)
  • Via delle Creste
  • Conca degli Invalidi
  • Passo del Cannone
  • Sella dei Due Corni
  • Rif. Franchetti


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste a quote di alta montagna. Il dislivello è medio e sviluppato su una bassa lunghezza del percorso. La pendenza media è elevata.

Il percorso presenta principalmente come sentiero e traccia con tratti attrezzati su fondo roccioso e detritico. Il Passo del Cannone presenta un tratto roccioso con facili balzi e cenge moderatamente esposte che è stato attrezzato con cavo. Consigliabile in questo tratto avere con se kit da ferrata e soprattutto caschetto per la gran quantità di detriti e il rischio di scivolare. La discesa per la cresta ovest è una via alpinistica facile, con frequenti tratti di I/I+ da affrontare in disarrampicata, con presenza di detrito e punti esposti. La via normale è molto frequentata, ma è ripida con rocce e detriti, quindi è da fare attenzione ad eventuali sassi tirati giù dalle persone in salita o in discesa.

Il grado di difficoltà escursionistica è EE (Escursionisti Esperti), il grado di difficoltà alpinistico è F+ (Facile più).

Introduzione geografica e cenni geologici

La Vetta Occidentale del Corno Grande, con i suoi 2912 m sul livello del mare è la cima più elevata della Catena Appenninica continentale (esclusa quindi la Sicilia, dove il vulcano Etna raggiunge attualmente i 3369 m). La quota superiore a qualsiasi vetta circostante permette un panorama dall'alto a 360° sull'intera catena appenninica centrale e con la vista sui principali massicci dell'Appennino Abruzzese. Oltre alla Vetta Occidentale, il Corno Grande presenta altre 3 vette: la Vetta Orientale, la Vetta Centrale e il Torrione Cambi, queste ultime due raggiungibili attraverso vie alpinistiche medio-difficili.

Dal punto di vista geologico il Corno Grande è costituito da Calcare Massiccio depositato in ambiente di piattaforma nel Giurassico Inferiore. La composizione delle rocce e l'attività glaciale quaternaria rendono la montagna a livello geomorfologico molto simile ai gruppi montuosi delle Dolomiti.

Percorso

Iniziamo il percorso al Rifugio Franchetti (2433 m) prendeno il sentiero CAI 103 che sale il pendio roccioso a destra. Risaliamo decisi verso le pareti detritiche del Corno Grande guadagnando in circa mezzora la Sella dei Due Corni (2575 m), il passo che divide il Corno Grande dal Corno Piccolo (2655 m). Risaliamo quindi in direzione del Corno Grande per il pendio roccioso e detritico fino ad arrivare alla base del Passo del Cannone. Qui superiamo una facile rampa rocciosa (I) e di portiamo su una cengetta fino ad arrivare ad una targetta che indica il Sentiero Attrezzato Passo del Cannone (2679 m). Per la nostra sicurezza qui indossiamo il kit da ferrata e il caschetto e iniziamo ad affrontare il tratto attrezzato che inizia con una parete attrezzata con cambre a cui segue una rampa rocciosa facile ma sempre attrezzata. Continuiamo a salire su un traverso moderatamente esposto a cui segue una facile cengia attrezzata, al cui termine finisce il sentiero attrezzato. Proseguiamo sotto una parete e dopo averla superata iniziamo a salire a sinistra per rocce e detriti. La salita, caratterizzata da facile arrampicata (I) con le mani usate essenzialmente per l'equilibrio, permette di intercettare la via normale alla Vetta Occidentale intorno a quota 2800 m. Continuiamo quindi per la via normale raggiungendo la cresta panoramica (2840 m) sulla cima e sulle altre vette del Corno Grande, alla cui base si sviluppa la Conca del Calderone. Proseguiamo il sentiero sulla cima per detriti e rocce e in pochi metri raggiungiamo la vetta del Corno Grande a 2912 m. Tutto attorno la vista è spaziale a 360° sui gruppi appenninici più bassi.

  • Nord: Corno Piccolo, Monti della Laga e Monti Sibillini
  • Est: Vetta Orientale (2903 m), versante teramano e Mar Adriatico
  • Sud-Est: Campo Imperatore e parte sud-orientale del Massiccio del Gran Sasso
  • Sud: Campo Imperatore, Majella e Monti della Marsica
  • Sud-Ovest: Monte Portella (2388 m), Conca dell'Aquila e Gruppo Sirente-Velino
  • Nord-Ovest: Pizzo Intermesoli e Monte Corvo (2623 m), Lago di Campotosto e Monti Reatini
Scendiamo prendendo la via della Cresta Ovest, una via di tipo alpinistico facile (F). Dopo una breve e facile discesa raggiungiamo la prima rampa nel pendio sud, dove possiamo sfruttare tutti i punti di debolezza della roccia per disarrampicare anche con aderenza (I). Continuiamo poi a scendere seguendo l'aereo filo di cresta fino a trovare un brevissimo tratto attrezzato a destra con due rigidi tubi che permettono di scendere una parete (I+) di circa 3 metri. Ci riportiamo subito dopo sul filo del crinale e scendiamo per placca a sinistra tenendoci le mani sulla roccia sopra per mantenere l'equilibrio. Proseguiamo per detriti e scendiamo un'altra parete (I+) e aggiriamo uno spigolo fino a trovarci in un punto piano dove riprendere fiato e aspettare tutti. Segue una seconda rampa più gradinata (I) con una successiva discesa su pendio roccioso a volte con detriti moderatamente esposto a destra. Scendiamo ancora per altre rampe rocciose e facili roccette portandoci nuovamente al filo di cresta, stavolta sopra una parete più verticale a sinistra. Scendiamo quindi le ultime roccette fino al termine del percorso a quota 2640 m.

Dopo una pausa pranzo, prendiamo un sentierino che permette di raggiungere la via normale senza perdere quota. Risaliamo per pochi metri la Via Normale fino a quota 2700 m, dove seguiamo un sentierino detritico e roccioso che continua nel CAI 103. Il sentiero conduce nuovamente al tratto attrezzato del Passo del Cannone, il quale viene percorso dal lato contrario rispetto all'andata. Si scende nuovamente alla Sella dei Due Corni e quindi al Rif. Franchetti.

Considerazioni finali 

Il giro effettuato è l'unico tra quelli effettuati dove non si affronta seriamente una ferrata, quindi il kit da ferrata può non essere necessario (tranne in cassetto per l'elevata quantità di detriti muovibili). Il Passo del Cannone infatti presenta passaggi facili poco esposti ottimamente attrezzati; è comunque consigliabile attrezzare i meno esperti. L'ambiente d'alta quota e alcuni passaggi aerei nella discesa delle creste consigliano questo giro sono ad escursionisti esperti con capacità di orientamento, piede fermo e assenza di vertigini.

Il Corno Grande, essendo una vetta facilmente accessibile, specialmente dal Campo Imperatore, tende ad essere presa d'assalto per la via normale soprattutto da gente inesperta con abbigliamento e attrezzatura poco adeguata. Bisogna sempre ricordare che, nonostante ci troviamo nella catena montuosa appenninica che in generale presenta morfologie meno apre rispetto alla catena alpina, si sta parlando di una montagna ad elevata quota e a morfologie rocciose che deve essere affrontata con le giuste attrezzature e conoscenze.

Galleria immagini

Risaliamo il CAI 103 per pendio roccioso dal rifugio verso il Corno Grande

Sotto le pareti delle vette del Corno Grande

Camosci nei pressi della Sella dei Due Corni

Pizzo d'Intermesoli (2635 m) dalla Sella dei Due Corni (2575 m)

Il Corno Piccolo (2655 m)

Verso ovest, col Pizzo d'Intermesoli e la Cima delle Malecoste (2444 m)

Risaliamo il pendio roccioso e detritico verso il Passo del Cannone

Risaliamo per detriti al Passo del Cannone

Poco prima del Passo del Cannone una paretina da arrampicare (I), utile avere il caschetto

Corno Piccolo dal Passo del Cannone, sullo sfondo i Monti della Laga e i Monti Sibillini

Tra massi e rocce al Passo del Cannone (2679 m)

Inizia il tratto attrezzato del Passo del Cannone con una parete attrezzata con staffe

Targhetta del Sentiero Attrezzato Passo del Cannone

Dopo la paretina, continuiamo su roccia attrezzata e facili passaggi

Passaggio attrezzato su brevi cenge ad esposizione moderata

Tratto finale del passaggio attrezzato in cengia detritica

Terminato il tratto attrezzato (2710 m) la vista verso est con il Pizzo Cefalone (2533 m) a sinistra

Risaliamo per facili rocce (I) per intercettare la via normale a sinistra

Salita per il pendio roccioso

Il pendio roccioso al punto di intercetto della via normale (2800 m)

La Vetta Occidentale e la parete verso la Conca del Calderone

Vetta Orientale (2903 m), Vetta Centrale (2894 m) e Torrione Cambi (2875 m)

Proseguiamo la cresta stando nel lato detro più sicuro

La Conca del Calderone

A sud-ovest il Monte Portella (2388 m) e il piazzale di Campo Imperatore. Sullo sfondo la conca con la città di L'Aquila e il Gruppo Sirente-Velino

A sud il Campo Imperatore, con sullo sfondo a sinistra la Majella, al centro i Monti Marsicali e a destra il Monte Sirente (2348 m)

Campo Imperatore e le vette SE del Massiccio

Le altre vette del Corno Grande

A nord il Pizzo Intermesoli e il Monte Corvo (2623 m), sullo sfondo il Lago di Campotosto e i Monti Reatini

Il Corno Piccolo e sullo sfondo i Monti della Laga e i Monti Sibillini

Iniziamo a scendere per la cresta Ovest

Uno dei primi passaggi in disarrampicata dove sfruttare l'aderenza delle rocce

Discesa per il filo di cresta

Scendiamo una paretina (I+) con un breve tratto attrezzato

Scendiamo per placca

Placca in discesa aiutandoci con le mani per l'equilibrio

Scendiamo una successiva paretina (I+)

Traversiamo in costa per spigoli rocciosi

Arriviamo ad un punto pianeggiante

Discesa per una successiva rampa (I)

Scendiamo per facili rocce facendo attenzione alla moderata esposizione a destra

La rampa discesa, a cui segue una traccia su roccia

Traccia su roccia e alcuni detriti

Successiva rampa più facile

Successiva rampa rocciosa, dove le mani aiutano per l'equilibrio

La parte più bassa della cresta presenta una marcata parete nel lato sud

Scendiamo le ultime rocce nell'ultima parte del percorso

Ultima facile rampa alla fine del percorso

La cresta, con la marcata parete sud, al termine del percorso (2640 m)

Prendiamo un sentierino che riporta al sentiero CAI 103 della via normale

Sulla via normale

Riprendiamo il sentiero verso il Passo del Cannone

Ripercorriamo al contrario il tratto attrezzato del Passo del Cannone

Scendiamo nuovamente al Rifugio Franchetti


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