2024-08-25 Ferrata Dibona

 SENTIERO ATTREZZATO DIBONA

Sentiero attrezzato Dibona al Massiccio del Cristallo (Dolomiti di Braies, di Sesto e di Ampezzo)

Dati tecnici

Data

25 agosto 2024

Punto di Partenza

Rio Gere (1690 m)

Lunghezza

8 km

Tempo

7.00

Dislivello complessivo

1100 m (compresi saliscendi)

Quota massima

3008 m (Cristallino d'Ampezzo)

Punti d’appoggio

Rifugio Son Forca

Sentieri

CAI 223, Sentiero attrezzato Dibona

Difficoltà

EEA - II - PD

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Rio Gere (1690 m)
  • Rifugio Son Forca (2235 m)
  • Forcella del Vecio (2687 m)
  • Forzela Padeon (2763 m)
  • Forcella Granda (2870 m)
  • Cristallino d'Ampezzo (3008 m)
  • Forcella Staunies (2906 m)
  • Rifugio Son Forcqa
  • Rio Gere


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste a quote di alta montagna. Il dislivello è elevato e sviluppato su una media lunghezza del percorso. La pendenza media è elevata.

Il percorso presenta principalmente come sentiero, traccia e via ferrata. Il Sentiero Attrezzato Dibona è un lungo percorso ad alta quota nella cresta occidentale del Massiccio del Cristallo che attraversa forcelle, cenge e cime su cui sono stati costruiti ricoveri e bivacchi di emergenza durante il periodo della Grande Guerra. Il percorso è facile a livello tecnico ma si sviluppa a quote elevate. Inoltre, a seguito della dismissione della funivia Ra Staunies, per prendere il percorso è necessario salire notevolmente di quota. La Grava di Staunies è un ripido ghiaione che si sviluppa per quasi 700 m, da affrontare con sicurezza e passo sicuro.

Il grado di difficoltà escursionistica è EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura), il grado di difficoltà alpinistico è PD (Poco Difficile).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Massiccio del Cristallo si trova a NE della Conca Ampezzana ed è uno dei 3000 delle Dolomiti più noti. Nel settore orientale si trovano le vette più elevate e torreggianti, tra cui il Monte Cristallo (3221 m), il Cristrallo di Mezzo (3154 m) e il Piz Popena (3150 m). Al centro del massiccio vi è un grande ghiaione, la Grava di Staunies, che culmina alla Forcella Staunies (2906 m) dove si trova l'ormai dismesso Rif. Lorenzi a seguito dello smantellamento dell'impianto di risalita. Nel settore orientale è presente una lunga cresta rocciosa-ghiaiosa che man mano scende di quota fino ad Ospitale d'Ampezzo.

Dal punto di vista geologico il massiccio è costituito da Dolomia Principale e Calcari Grigi come la gran parte dei gruppi dolomitici circostante. Alla Base delle pareti è possibile vedere affiorare gli strati della Formazione di Heiligkreuz e della Formazione di Travenanzes.

Accesso

Salendo da Cortina d'Ampezzo verso il Passo Tre Croci, si parcheggia a Rio Gere dove vi è la partenza della seggiovia.

Percorso

Dal parcheggio di Rio Gere (1690 m) prendiamo la seggiovia Rio Gere - Son Forca che porta a pochi metri dal Rifugio Son Forca (2235 m), situato alla base della parete del Massiccio del Cristallo e in posizione panoramica sulle vette della Conca Ampezzana tra cui le Tofane, il Massiccio del Sorapiss e le Dolomiti Ampezzane con la Marmolada sullo sfondo. Scendiamo sotto il rifugio verso le piste da sci, passando sotto la Grava di Staunies, da cui scenderemo per la via del ritorno. Intorno a quota 2150 m incontriamo un cartello che indica la via per la ferrata Dibona. Questo percorso non si tratta della ferrata vera e propria ma della via di fuga intorno a metà via che useremo per salire. Attraversiamo la ripida pista da sci e guadiamo un torrente dove lateralmente possiamo vedere affiorare gli strati di Heiligkreuz. Risaliamo dalla parte opposta facendo attenzione al fondo inclinato e scivoloso. Continuiamo alternando tratti in piano e tratti in discesa tra boschi di pino mugo raggiungendo un ricovero con fonte d'acqua (2050 m). Superata la costruzione usciamo dal bosco e iniziamo ad attraversare i ghiaioni alla base delle pareti del settore occidentale del massiccio del Cristallo, che percorreremo in quota. Al termine di questi ghiaioni iniziamo a salire con decisione per le Coste del Padeon prima tra roccette e ghiaie e poi per sentiero erboso fino alle prime roccette della parete. Superate queste roccette non esposte (2250 m), ci fermiamo nel breve pendio dove possiamo indossare il kit da ferrata.

Iniziamo il tratto attrezzato con un camino gradonato di 20 m, a cui segue a sinistra un traverso esposto ma ben appigliato. Superato questo, continuiamo ad arrampicare su facili roccette e qualche paretina (max I+/II) ad esposizione più contenuta e sempre ancorati al cavo. Il sentiero riprende a 2350 m con ripidi zig-zag su erba e rocce, con qualche spezzone di cavo nel punti più esposti in direzione della forcella rossastra visibile verso l'alto, nota come Forcella Alta (2648 m). A quota 2530 m intercettiamo la Ferrata Dibona, a sinistra scende verso Ospitale d'Ampezzo per il Monte Zurlon, a destra sale verso Forcella Staunies. Giriamo verso destra salendo per rocce e sfasciumi fino alla base di una parete strapiombante. Qui seguiamo il cavo che aggira la stessa per una cengia inclinata a cui segue un pendio roccioso a tratti attrezzato (max I+) fino a raggiungere il crinale del massiccio a Forcella del Vecio (2687 m), dove si apre il panorama a nord con la Croda Rossa d'Ampezzo (3146 m) e il Picco di Vallandro (2842 m).

Continuiamo il percorso traversando inizialmente tra cenge e sfasciumi a tratti attrezzati fino ad aggirare la vetta del Vecio del Forame (2863 m) attraverso delle divertenti ed adrenaliniche cenge. Aggirato il costone passiamo a fianco ai ruderi legnosi di un vecchio bivacco della guerra. Continuiamo il percorso sempre tra cenge e sfasciumi aggirando la seconda vetta, Cima Padeon (2859 m). Dopo questa vetta ci aspetta un tratto ripido con roccia sporca di detriti dove fare attenzione ai passi in quanto è facile scivolare. Al termine della discesa superiamo una passerella in legno che porta pochi metri dopo al Bivacco Ricovero Buffa del Perrero, situato a pochi metri dalla Forzela del Padeon (2763 m). Dalla forcella, dove è possibile ammirare le Dolomiti di Sesto a NE, riprendiamo a salire per la via attrezzata su cengia esposta, che continua dopo il costone con un esposto traverso e una suggestiva passerella in legno. Continuiamo per facili cenge e tratti di salita con gradini artificiali e ci riportiamo nuovamente sul crinale a quota 2870 m. Per questioni tempistiche abbreviamo il giro evitanto la salita alla Cresta Bianca (2932 m) traversando su pendio ghiaioso fino a Forcella Grande (2870 m).

Qui ora iniziano i tratti più noti della ferrata in quanto iniziamo a salire verso il Cristallino d'Ampezzo. Iniziamo con alcune paretine con rocce gradonate dove si può provare piacevolmente ad arrampicare (II). Superata una scala, iniziamo a salire per il crinale roccioso fino a trovare un bivio a destra con la possibilità di salire il cocuzzolo dolomitico del Cristallino d'Ampezzo. Scendiamo quindi per facile traverso e risaliamo per cengia e placca facile ma esposta. Scendiamo di un paio di metri e risaliamo per la paretina (II) che porta in vetta a 3008 m. Dalla vetta vasto panorama sul Cristallo di Mezzo (3154 m), sulla Conca Ampezzana, sulla cresta appena percorsa con la ferrata e sulle Dolomiti di Sesto oltre la Forcella Staunies. Rientrati nel bivio, saliamo e continuiamo la suggestiva cresta attrezzata ma meno esposta fino ad una scala di circa 15 m, che scendiamo per raggiungere il noto Ponte Cristallo, che con i suoi 27 m è il ponte sospeso più lungo di una ferrata nelle Dolomiti. Dopo il ponte attraversiamo una breve galleria e seguiamo il cavo che scende a sinistra, il quale termina con una scala verticale di circa 6 m. Dopo la scala attraversiamo un largo spacco roccioso dove inizia una lunga scalinata che porta direttamente alla stazione a monte della funivia Ra Staunies a Forcella Staunies (2906 m), ora dismessa e in stato di abbandono. Dopo aver tolto il kit (tenendo tuttavia per sicurezza il caschetto), iniziamo a scendere per il lunghissimo ghiaione della Grava di Staunies fino ad intercettare nuovamente il Rif. Son Forca e riprendere la seggiovia prima che chiuda per raggiungere il punto di partenza a Rio Gere.

Considerazioni finali 

Il Sentiero Attrezzato Dibona è probabilmente uno dei percorsi dolomitici più suggestivi che si possano percorrere, sia per la relativa facilità dei passaggi sia per l'interesse paesaggistico e storico dei luoghi. la frequentazione di questo percorso è tuttavia calata negli ultimi anni a causa dello smantellamento della funivia Ra Staunies, rendendo l'accesso alla ferrata molto difficoltoso a causa del notevole dislivello da percorrere.

Ulteriori informazioni sulla ferrata Dibona possono essere ricavati dal sito di vieferrate.it DIBONA.

Galleria immagini

Le Tofane da Rio Gere

Il Massiccio del Cristallo da Rio Gere

Le Tofane dal Rif. Son Force (2235 m)

Il Massiccio del Sorapiss dal Rif. Son Forca

Le Dolomiti Ampezzane e la Marmolada (3343 m) dal Rif. Son Forca

La Grava di Staunies dove avverrà il rientro

Seguiamo l'indicazione per la Ferrata Dibona

Traversiamo la ripida pista da sci, in primo piano il Gruppo del Pomagagnon

Attraversiamo un torrente e risaliamo ripidi dalla parte opposta facendo attenzione a non scivolare

Camminiamo tra i mughi

Ricovero a quota 2050 m dove fare una breve pausa

Le cime dolomitiche su cui si sviluppa la prima parte della ferrata che percorreremo

Attraversamento dei ghiaioni

Risaliamo per roccette le Coste del Padeon

Risaliamo le Coste del Padeon

Verso l'attacco della Ferrata

La Ferrata inizia con un camino

Segue un traverso esposto

Continuamo a salire per rampa rocciosa attrezzata e passaggi di I+/II

Nei pressi del termine del primo tratto attrezzato

Saliamo per sentiero roccioso a tratti erboso

Qualche breve tratto attrezzati in punti un po' esposti

A 2500 m intercettiamo la Ferrata Dibona nel suo percorso reale, che a sinistra scende verso Ospitale d'Ampezzo

Saliamo per sfasciumi verso una parete strapiombante

Aggiriamo la parete su una cengia attrezzata

Saliamo per rampe rocciose (I) attrezzate

Il proseguo del percorso sulle creste del Cristallo

Verso nord da Forcella del Vecio (2687 m), la Croda Rossa d'Ampezzo (3146 m) e il Picco di Vallandro (2842 m)

Forcella del Vecio

Conca Ampezzana da Forcella del Vecio

Proseguiamo il percorso su traverso a sfasciumi

Percorso tra sfasciumi e cengette

Tratto attrezzato tra cenge

Cenge attrezzate

Baracche distrutti sotto il Vecio del Forame (2863 m)

Proseguiamo per tratti non attrezzati, aggirando Cima Padeon (2859 m)

Verso il Cristallino d'Ampezzo

Scendiamo per sfaciumi ripidi da Cima Padeon, dove fare attenzione a non scivolare

Breve passerella il legno verso Forzela Padeon

Le Tre Cime di Lavaredo e le Dolomiti di Sesto

Bivacco Buffa di Perrero (2780 m)

Le Dolomiti di Sesto dalla Forcella Padeon (2763 m)

Risaliamo per la cengia dalla parte opposta della forcella

Il Bivacco sotto la Cima Padeon

Tratti in traverso attrezzati

Passerella in legno

Scalinata sotto la Cresta Bianca (2932 m)

Aggiriamo la Cresta Bianca per sentiero su pendio detritico

Forcella Granda (2870 m) sotto il Cristallino d'Ampezzo

Cresta Bianca da Forcella Granda

Risaliamo in ferrata verso il Cristallino d'Ampezzo

Il Cristallino d'Ampezzo (3008 m) e la ferrata per salirlo

Paretina attrezzata appena sotto la vetta

Il Cristallo di Mezzo (3154 m)

Gruppo del Sorapiss e Monte Pelmo (3168 m)

Conca Ampezzana

Creste percorse precedentemente con la ferrata

Croda Rossa d'Ampezzo e Picco di Vallandro

Forcella Staunies (2906 m) e Dolomiti di Sesto

La cresta attrezzata

Scendiamo per una scala verso il ponte tibetano

Il ponte tibetano

Grotta dopo il ponte tibetano

Scendiamo il pendio attrezzato a sinistra

Una lunga scala da scendere

Attraversiamo uno spacco roccioso

Al cui termine troviamo una lunga scalinata

La lunga scalinata verso Forcella Staunies

Cristallo di Mezzo da Forcella Staunies

L'impianto di risalita dismesso e in stato di abbandono

Scendiamo per la ripida grava

La Grava di Staunies, davanti la parete del Cristallino d'Ampezzo

Grava di Staunies

Arrivo al Rif. Son Forca

Grava di Staunies e Cristallino d'Ampezzo

Riprendiamo la seggiovia per scendere a Rio Gere

Massiccio del Cristallo da Rio Gere


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