Note tecniche e difficoltà
Il percorso proposto si sviluppa su versante e fondovalle a quote di media montagna. Il dislivello è medio.
Il percorso presenta principalmente come sentiero e strada sterrata su pendii rocciosi, boschivi e prativi. L'escursione è nel complesso facile, anche se è da prestare attenzione in alcuni punti. Il Sentiero Attrezzato Violi non necessita di attrezzatura in quanto il cavo d'acciaio è presente solo per alcuni metri, tuttavia è necessario affrontarlo con piede fermo a causa di un passaggio tra colatoi ripidi a fondo sdruccevole. Il Sentiero Galleria Bogani ha un tratto in larga cengia molto esposta, ma ben largo e attrezzato con cavo d'acciaio.
Il grado di difficoltà escursionistica è E (Escursionistico), con un tratto EE (Escursionisti Esperi).
Introduzione geografica e cenni geologici
Le Dolomiti di Brenta sono un gruppo montuoso delle Alpi Retiche Meridionali spesso associato alle Dolomiti propriamente dette a est dell'Adige. La ragione sta nella morfologia e geologia di queste montagne, costituite come le Dolomiti da rocce calcareo dolomitiche con la formazione di pareti verticali, torrioni e campanili. Prendono il nome dalla Val Brenta, una valle laterale alla Val Rendena che si incunea tra di esse.
Dal punto di vista geologico, come le Dolomiti, le Dolomiti di Brenta sono costituite principalmente da Dolomia Principale, una roccia carbonatica formata in condizioni di piattaforma e mare basso durante Triassico Superiore. Questa roccia costituisce le pareti verticali delle cime più elevate, che si presentano stratificate in banconi. In zone più basse troviamo il Calcare di Zu, costituito da rocce calcareo dolomititiche stratificate del Triassico Superiore (Retico). Queste rocce si trovano stratigraficamente sopra la Dolomia Principale, ma a causa dei processi tettonici estensivi della fase mesoalpina, spesso lo troviamo nelle zone basse. La tettonizzazzione è evidente nelle numerose pieghe ben visibili nelle pareti dolomitiche.
Accesso
Da Madonna di Campiglio prendiamo Via Vallesinella, una via a senso unico con entrata a pagamento (10 euro) compreso di parcheggio.
Percorso
Dal parcheggio (1510 m) raggiungiamo in pochi minuti Malga Vallesinella, situata poco sopra le Cascate di Mezzo di Vallesinella di sotto, che non abbiamo visitato per motivi di tempo. Superiamo la malga e prendiamo il largo sentiero 382 che procede inizialmente in piano o leggera salita. Dopo circa 200 m, abbandoniamo il sentiero, per continuare a destra lungo il torrente nel sentiero delle Cascate di Vallesinella, che raggiungiamo in pochi minuti. Le cascate si strutturano in piccoli salti di massimo 10 m ripartiti all'interno di canaloni e formando delle piscine naturali nella roccia dolomitica. Risaliamo sopra le cascate attraverso ripido sentiero talvolta bagnato, ponti e passerelle sopra il torrente fino a raggiungere un altopiano aperto a Malga Vallesinella di Sopra (1690 m). Qui prendiamo il sentiero 317B che sale di traverso il versante sotto il bosco di fronte al pendio sud del Monte Spinale. Raggiungiamo quindi il Rif. Casinei (1850 m) dove fare sosta panoramica.
Riprendiamo quindi per il sentiero 391, indicato come sentiero attrezzato Violi di difficoltà EE. Proseguiamo per traccia ben evidente in piano su bosco e aggiriamo la cresta entrando nella Val Brenta. Proseguiamo in piano alternato a tratte in discesa tra abeti e mughi fino a raggiungere il breve tratto EE, che consiste nell'attraversamento di un canalone detritico a fondo scivoloso su roccia. Il cavo è molto breve e conviene passare senza indugio. Raggiungiamo quindi il punto più basso (1745 m) e poi riprendiamo a salire tra serpentine in mughi e qualche tratto roccioso o sotto parete strapiombante. nel frattempo, domina sopra di noi incontrastato il Crozzon di Brenta (3130 m), la propaggine torreggiante a nord di Cima Tosa (3136 m), con una parete verticale di quasi 800 m. Superiamo un breve ghiaione e iniziamo a salire sul pendio erboso/roccioso fino ad arrivare in vista del Rif. Brentei, che si trova sopra un costone. Dal Rif. Brentei (2182 m) raggiungiamo in breve il capitello caratteristico (2190 m) con la vista verso la Bocca di Brenta (2552 m), la forcella che separa a sinistra Cima Brenta Alta (2964 m) e a destra Cima Brenta Bassa (2812 m).
Rientriamo quindi per il sentiero 318, o Sentiero Galleria Bogani. Il sentiero parte in piano e attraversa una tratta detritica con massi metrici caduti dalla parete di Cima Mandron (3040 m). Attraversiamo poi qualche bancata rocciosa su sentiero intagliato e arriviamo alla larga cengia esposta attrezzata che precede la galleria Bogani. Terminiamo la breve galleria su una stretta gola rocciosa e proseguiamo il sentiero ora in disceta discesa tra mughi e qualche roccetta. Arriviamo alla Valle del Fridolin (2045 m), dove continuiamo il sentiero 318 a sinistra scendendo decisamente su bosco fino a raggiungere il bivio vicino a Rif. Casinei.
Scendiamo quindi per il sentiero 317 diretto nel bosco con gradini artificiali. Arriviamo al fondovalle di Vallesinella e attraversiamo il torrente su un ponte. Risaliamo di circa 5 m e ci troviamo nuovamente a malga Vallesinella di Sotto, dove raggiungiamo il parcheggio di partenza.
Considerazioni finali
Percorso escursionistico su sentieri ben tracciati e segnalati. Fare attenzione a non prendere alla leggera il sentiero Violi, in quanto il tratto esposto, classificato come EE, necessita di passo sicuro e assenza di vertigini.
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