2025-07-31 Sasso Vernale

 SASSO VERNALE

Via normale al Sasso Vernale nel gruppo della Marmolada (Dolomiti di Gardena e Fassa, Trento)

Dati tecnici

Data

31 luglio 2025

Punto di Partenza

Parcheggio Fuciade (1855 m)

Lunghezza

15,5 km

Tempo

7.00

Dislivello complessivo

1250 m (compresi saliscendi)

Quota massima

3058 m (Sasso Vernale)

Punti d’appoggio

  • Rifugio Fuciade

Sentieri

CAI 607 - 612B

Difficoltà

EE - I - F+

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Parcheggio (1855 m)
  • Rif. Fuciade (1982 m)
  • Passo delle Cirele (2683 m)
  • Passo di Ombrettola (2861 m)
  • Sasso Vernale (3058 m)
  • Passo di Ombrettola
  • Passo delle Cirele
  • Rif. Fuciade
  • Parcheggio


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e creste a quote di medio-alta montagna. Il dislivello è elevato. 

Il percorso presenta principalmente come sentiero, traccia e tratte in strada sterrata su pendii erbosi, tratti detritici e roccia. La via normale al Sasso Vernale non ha difficoltà alpinistiche particolari, ma si svolge su un ripido pendio roccioso molto sdruccevole, dove eventuali scivolate possono rivelarsi fatali. Bisogna quindi procedere con passo sicuro ed avere con sè il kit da escursionismo in caso di emergenza.

Il grado di difficoltà escursionistica è EE (Escursionistico per Esperti), mentre il grado di difficoltà alpinistica è F+ (Facile più).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il Sasso Vernale è una piramide rocciosa situata al centro del Gruppo della Marmolada, tra la Val de Ombretta e la Val Contrin.

Come tutto il gruppo, è costituito da roccia calcarea appartenente al Calcare della Marmolada, formatasi in contesto di piattaforma carbonatica nell'Anisico superiore - Ladinico inferiore (Triassico Medio). Questa piattaforma era uno dei diversi atolli corallini che popolavano l'area dolomitica, molti dei quali costituiscono oggi la Dolomia dello Sciliar, che oggi comprende i gruppi delle Pale di San Martino, l'Altopiano dello Sciliar, il Monte Alto di Pelsa, il Monte Cernera e le Dolomiti di Sesto.. La zona della Marmolada è stata in seguito interessata da numerose attività vulcaniche che hanno seppellito la piattaforma intera di prodotti vulcanici (lave e piroclastiti) che hanno limitato il processo di dolomitizzazione della piattaforma. Stesso processo è avvenuto nella piattaforma che ha generato il Calcare del Latemar. Filoni magmatici di basalto affiorano in diverse parti lungo il sentiero e si presentano come rocce scure con cristalli ben evidenti di plagioclasio e pirosseno.

A Fuciade affiora la Formazione di Werfen, del Triassico Inferiore, mentre nella salita verso il Passo delle Cirele è possibile vedere alternate le successioni di piattaforma (Formazione del Contrin, Calcare della Marmolada) con quelle bacinali (Formazione di Livinallongo).

Accesso

Da Falcade si sale al Passo San Pellegrino. Poco prima di arrivare al valico, prendiamo a sinistra la Strada per Località Fuciade. Superiamo Malga Boer e parcheggiamo negli spazi poco dopo.

Percorso

Dal parcheggio a quota 1855 m prendiamo la strada asfaltata per Fuciade, che sale per i pendii erbosi e boscosi tra abeti e larici fino a congiungersi con la strada proveniente da Passo San Pellegrino. siamo ora tra i vari tabià di località Fuciade, dove la strada termina di fronte all'omonimo rifugio a quota 1982 m. Da qui superiamo il torrente su un ponte e svoltiamo a sinistra il sentiero 607 che inizia in leggera salita lungo un prato in direzione delle cime dolomitiche del Gruppo della Marmolada. Aggiriamo un colle sotto le bancate calcarenitiche del Membro di Siusi della Formazione di Werfen, superiamo il torrente su una passerella e iniziamo a salire il ripido pendio tra zig zag spesso bypassabili con tagli di sentiero. Arriviamo quindi ad un piccolo pianoro alla base delle pareti, originato probabilmente dalla morena di un antico ghiacciaio, a quota 2330 m dove possiamo ammirare la conca di Fuciade con le Pale di San Martino sullo sfondo. Proseguiamo ora dentro Val de la Tascia, dove roccia e detriti prendono il posto dell'erba. Il sentiero è su ghiaia e molto difficoltoso per il fiato, serve avere resistenza per arrivare al passo delle Cirelle a quota 2684 m.

Una volta sul passo ci troviamo in un ambiente dolomitico d'alta quota, dove detriti e rocce predominano con colori biancastri. Oltre al calcare troviamo anche rocce scure, si tratta di dicchi basaltici intrusi durante l'episodio magmatico avvenuto dopo la proliferazione della piattaforma. Proseguiamo in direzione est tra brevi saliscendi in sentiero su fondo roccioso e detritico, davanti a noi le cime principali del Gruppo della Marmolada: il Gran Vernel (3210 m), Punta Penia (3343 m), Cima Ombretta (3011 m), Sasso Vernale (3058 m) e Sasso di Valfredda (3003 m). Alle nostre spalle invece abbiamo Cima Uomo (3010 m), che domina il Passo San Pellegrino. Il sentiero 612B conduce al Passo Ombrettola tagliando i versanti settentrionali del Palon delle Jigolé (2812 m) e Cima Ombretola (2932 m), i passaggi su roccia qui sono abbastanza facili, con cenge ad esposizione contenuta. Proseguiamo sempre per saliscendi fino allo sforzo finale arrivando a Passo Ombrettola, 2861 m. A NO il versante detritico scende verso la Val Contrin, dominata a sud dal Colac (2715 m), mentre sullo sfondo dominano i gruppi del Catinaccio e Sassolungo. A est scende la Val Ombrettola fino a Malga Ciapela, dove continua la Val Pettorina. Davanti a noi invece la piramide rocciosa del Sasso Vernale, la cima obiettivo dell'escursione odierna.

Per prendere la via normale al Sasso Vernale dobbiamo scendere di circa 40 m verso la Val Ombrettola, cercando le indicazioni che conducono in uno spiazzo ripadato sotto una parete strapiombante ricca in strutture fossili. Qui inizia la via normale, con un primo tratto molto ripido con passaggi di I grado e tratte molto sdruccevoli che ci fanno guadagnare la cresta. Ora inizia il tratto impegnativo, in quanto la traccia è poco chiara, con passaggi spesso sporchi di detriti, ogni passo fa misurato con estrema attenzione in quanto una scivolata può essere fatale. Alcuni spuntoni di ferro indicano un'ipotetica via, ma forse è più sicuro procedere seguendo il filo di cresta effettuando qualche breve passo in arrampicata (I+) e stando attenti a non sporgersi nel versane a sinistra in quanto precipita in verticale. Continuiamo il percorso con attenzione e arriviamo alla vetta a quota 3058 m. La vista panoramica è ottima anche se limitata dalla nuvolosità incombente, a nord la poco più bassa Cima Ombretta è sormontata dal Gran Vernel e da Punta Penia, la cima più elevata di tutte le Dolomiti, a est invece i gruppi del Catinaccio e del Sassolungo.

Scendiamo dalla via normale facendo sempre estrema attenzione al terreno detritico infido, mettendo le mani in tutte le parti dove è necessario. Rientriamo al Passo delle Cirelle seguendo il medesimo sentiero di andata, il 612B e scendiamo nuovamente il ghiaione, optando per una divertente corsa diretta che in pochi minuti riporta alla base della Val de la Tascia. Scendiamo per sentiero alternativo verso Rif. Fuciade e riprendiamo la strada asfaltata che riporta al punto di partenza.

Considerazioni finali 

Il Sasso Vernale è uno dei pochi Tremila delle Dolomiti che si può salire senza particolare attrezzatura alpinistica o materiale da ferrata. Si tratta tuttavia di una cima molto e impegnativa, da affrontare con la preparazione giusta, passo sicuro è con buone conoscenze di orientamento. Utile un cordino in caso di emergenza e il caschetto in caso di caduta di detriti. Da non sottovalutare inoltre la lunghezza dell'itinerario, unita all'assenza totale di punti d'appoggio e acqua dopo il Rif. Fuciade.

Galleria immagini

Cima Uomo (3010 m) vista dal parcheggio di partenza a 1855 m

Saliamo la strada per località Fuciade

Rif. Fuciale, 1982 m

Dopo Fuciade seguiamo il sentiero 607

Attraversiamo il Rio de Jocole

Saliamo i primi tornanti verso il Passo de le Cirelle

Vista verso le Pale di San Martino

Conca verso Val da la Tascia

Ripido ghiaione verso Passo de le Cirelle

Bivio di Valle Tasca verso passo delle Cirelle (2490 m)

Ripido ghiaione verso Passe delle Cirelle

Passo delle Cirelle, 2683 m

Dal passo est, in ambiente dolomitico d'alta quota

Punta Penia (3343 m), Sasso Vernale (3058 m) e Sasso di Valfredda (3003 m)

Sentiero 612B verso Passo Ombrettola

Filoni basaltici tagliano i Calcari della Marmolada lungo il sentiero

Verso Passo Ombrettola e Sasso Vernale

Sentiero verso Passo Ombrettola

Verso la Val Contrin, di fronte Monte Colac (2715 m), sullo sfondo i massicci del Catinaccio e del Sassolungo

Salita a Passo Ombrettola

Cima del Sasso Vernale dal Passo Ombrettola

Passo Ombrettola, 2864 m, con Vista verso Val d'Ombretta

Verso il Passo delle Cirelle, con Cima Uomo

Scendiamo poco sotto per prendere la via normale al Sasso Vernale

Spiazzo dove inizia la via normale

Salita in ambiente detritico, dove misurare ogni singolo passo con attenzione

Via normale al Sasso Vernale

Foro nella roccia, probabilmente usato durante la Grande Guerra

Tratte di arrampicata di I grado lungo la cresta del Sasso Vernale

Cima del Sasso Vernale, 3058 m

Vista verso nord, con Gran Vernel (3210 m) e Punta Penia. Oltre appare il Piz Boè (3158 m)

Vista verso Est, con la Val Contrin, Catinaccio e Sassolungo

Verso ovest con Cima Uomo

Rientrando a Forcella Ombrettola, con Cima Ombrettola (2932 m) vicina

Rientrando verso il Passo delle Cirelle, mentre la nuvolosità aumenta

Scendendo il ghiaione dal Passo delle Cirelle

Scendendo verso Fuciade, sullo sfondo le Pale di San Martino


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