2025-08-26 Cascate del Gavon

 CASCATE DEL GAVON

Anello delle Cascate del Gavon a Pecol in Alta Val Zoldana (Dolomiti di Zoldo, Belluno)

Dati tecnici

Data

26 agosto 2025

Punto di Partenza

Pecol (1380 m)

Lunghezza

9,2 km

Tempo

3.00

Dislivello complessivo

420 m (compresi saliscendi)

Quota massima

1795 m (lungo il sent. 585)

Punti d’appoggio

  • Baita Civetta al Casot
  • Ristoro da Bepi
  • Baita Cristelin

Sentieri

CAI 587 - 586 - 585

Difficoltà

T

Segnaletica

Buona

Percorso in sintesi

  • Pecol (1380 m)
  • Le Palanche sul Maè
  • Gavon Picol
  • Gavon Grand
  • Baita Civetta al Casot
  • Forcella Grava (1784 m)
  • Ristoro da Bepi
  • Baita Cristelin
  • Pecol


Note tecniche e difficoltà

Il percorso proposto si sviluppa su versante e fondovalle a quote di media montagna. Il dislivello è basso.

Il percorso presenta principalmente come sentiero e strada sterrata su pendii boschivi e prativi. L'escursione è nel complesso facile e adatta a tutti per la mancanza di zone ripide ed esposte e per la presenza costante di punti d'appoggio. Il breve tratto di avvicinamento al Gavon Grand (passaggio non obbligatorio per vedere la cascata da vicino) è ripido e serve piede fermo per non scivolare.

Il grado di difficoltà escursionistica è T (Turistico).

Introduzione geografica e cenni geologici

Il torrente Maè è il principale torrente della Val Zoldana e sorge alla base del pendio orientale del Monte Civetta (3220 m), dove inizia il corpo dolomitico-calcareo che caratterizza l'intero massiccio. Dopo la sua sorgente, il torrentino continua passando per due cascate (Gavon Grand e Picol) e arrivando a Pecol, il più alto paesino della Val Zoldana, dove partono diversi impianti di risalita che si collegano al comprensorio sciistico Civetta. Il Monte Civetta è uno dei due protagonisti principali della Val Zoldana, insieme al Monte Pelmo (3168 m).

Il rilievo situato a est del pendio principale del Monte Civetta è costituito da successioni sedimentarie vulcanoclastiche datate tra il Triassico Medio e il Triassico Superiore, depositate quindi poco prima del piastrone dolomitico principale che caratterizza il massiccio del Civetta. Nel fondovalle su cui si sviluppa la prima parte del percorso abbiamo detriti di origine glaciale e grossi massi di deposito di versante.

Accesso

Lungo la Provinciale 251 della Val Zoldana, deviamo a Pecol nei parcheggi degli impianti di risalità.

Percorso

Dal parcheggio (1380 m) prendiamo la sterrata che inizia a destra degli impianti di risalita passando a fianco del campeggio. Proseguiamo in leggera salita lungo la pista da sci. Proseguiamo poi tenendo la destra entrando nel bosco seguento il sentiero 587 fino a quota 1455 m, dove poi svoltiamo a destra e raggiungiamo in pochi metri le Palanche sul Maè, dove troviamo tavolini e ponticelli su pozze d'acqua cristalline del Torrente Maè. Dopo una breve sosta, proseguiamo sulla strada sterrata e arriviamo alla cascata del Gavon Picol (1470 m), facilmente accessibile. Continuando ancora in salita intercettiamo la sterrata principale, a cui segue pochi metri sopra la deviazione per la cascata del Gavon Grand (1489 m), dallo spiazzo panoramico è possibile scendere per un sentiero un po' insidioso alla base della cascata.

Riprendiamo a salire seguendo la sterrata, che a quota 1501 m intercetta il percorso del sentiero 587. Saliamo quindi per la sterrata e arriviamo alla Baita Cason del Civetta (1578 m), dove partono alcuni degli impianti di risalita del comprensorio sciistico di Pecol. Continuiamo sempre per il sentiero lungo la pista fino ad abbandonare la sterrata a quota 1645 m, dove il sentiero 586 prosegue come sentiero normale lungo il torrente Maé dentro il bosco. Risaliamo gli ultimi tratti un po' più ripidi fino a raggiungere Forcella de la Grava (1784 m).

Prendiamo il sentiero 585 che prosegue tra saliscendi in zone di bosco fino a tagliare la pista da sci nel punto più alto della camminata (1795 m). Intercettiamo la sterrata lungo il crinale fino a raggiungere lo spiazzo sotto il cocuzzolo del Crep de Pecol (1811 m), dove sostiamo al Ristoro da Bepi (1744 m). Scendiamo quindi per la ripida pista da sci con sullo sfondo il Monte Pelmo e le Dolomiti Meridionali di Zoldo. Raggiungiamo Baita Cristelin (1604 m), dove termina la ripida discesa. Continuiamo quindi per strada sterrata con tornanti fino a raggiungere nuovamente il parcheggio di Pecol.

Considerazioni finali 

Percorso escursionistico facile su strade e bei sentieri, adatto anche per escursionisti inesperti con la possibiltà di sfruttare gli impianti per la discesa.

Galleria immagini
Da Pecol prediamo la strada sterrata a destra degli impianti

Seguiamo la strada sterrata in leggera salita

Le Palanche sul Maè (1455 m)

Acqua cristallina del Maè sulle Palanche

Palanche del Maè

Gavon Picol (1470 m)

Gavon Grand (1483 m)

Salendo lungo la sterrata del sentiero 587

Baita Civetta al Casot, 1578 m

Impianti di risalita del Col de la Grava, sullo sfondo il Monte Civetta annuvolato

Risalita verso la pista di Col de la Grava

Sentiero 586

Forcella de la Grava, 1784 m

Cima delle Sasse (2878 m) nel massiccio del Monte Civetta

Sentiero 585 da Forcella de la Grava

Vista sulle Dolomiti Ampezzane a nord

Discesa per la sterrata del sentiero 585

Ristoro da Bepi, 1744, sotto il Crep di Pecol

Vista sulle Dolomiti meridionali di Zoldo

Discesa per il sentiero 585, sullo sfondo il Monte Pelmo annuvolato

Discesa per la ripida pista

Baita Cristelin, 1604 m

Discesa per la sterrata

Affioramenti di strati vulcanoclastici della Formazione di Wengen

Formazione di Wengen

Arrivo al parcheggio di Pecol



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