Appennino Abruzzese

 Appennino Abruzzese

 Stato / Regione

  • Italia
  • Abruzzo / Lazio / Molise / Marche

 Catena principale 

 Appennini

 Estensione

 11700 km2

 Vetta più elevata

 Corno Grande, 2912 m

 Rocce più comuni

  • Rocce sedimentarie

























Confini

  • Nord: l'Appennino Umbro-Marchigiano, separato dal corso del fiume Tronto
  • Est: il Mare Adriatico
  • Sud-Est: l'Appennino Sannita, separato dal corso dei fiumi Sangro e Volturno
  • Sud: l'Antiappennino Campano, separato in piccola parte dall'Autostrada A1
  • Sud.Ovest: l'Antiappennino Laziale, separato dal corso del Liri e dalla zona Carseolana

Caratteristiche morfologiche e geologiche

L'Appennino Abruzzese è il settore appenninico centrale di tutta la catena e situato geograficamente in gran parte della regione dell'Abruzzo. Comprende molte delle vette più elevate dell'intera catena appenninica, alcune di esse con caratteristiche prettamente alpine e dolomitiche per via della quota e della morfologia aspra con picchi rocciosi e pareti verticali. Le vette superano molto di frequente i 2000 m di altezza, arrivando a sfiorare i 3000 con il Corno Grande nel Massiccio del Gran Sasso. Oltre alle vette elevate, sono presenti grandi valli e altopiani formati dalla tettonica distensiva di retroarco. Le faglie distensive di queste valli (note come graben) sono ancora oggi molto attive e testimoniate dai terremoti che anche in tempi recenti sono avvenuti (2009 a L'Aquila).

Gran parte dei monti abruzzesi sono costuiti da rocce calcaree di piattaforma, provenienti dalla piattaforma laziale abruzzese esistita dal Giurassico fino all'inizio dell'emersione della catena circa 30 milioni di anni fa. La zona collinare nel versante adriatico è costituita da sequenze di flysch di età messiniana (6-7 milioni di anni) generati in ambiente di avanfossa quanto la catena era già emersa a ovest. Alcune sequenze di questo flysch sono state portate in quota dalla forte attività tettonica dell'area e oggi costituiscono il gruppo dei Monti della Laga a nord della sezione.

Suddivisione interna

L'Appennino può essere diviso in 9 sottogruppi considerando i principali massicci:

  • Monti della Laga, costituiscono l'area più settentrionale e nonostante l'altezza sono caratterizzati da morfologie dolci a causa della presenza di rocce marnose e arenacee. La vetta più elevata è il Monte Gorzano (2458 m).
  • Il Gran Sasso è un grande massiccio montuoso costituito da un complesso sistema di altopiani e fasce montuose. La fascia nord-orientale è la più elevata e frastagliata con morfologie a carattere dolomitico che precipitano nella fascia collinare verso il mar Adriatico. La vettà più elevata è il Corno Grande (2912 m), anche vetta più elevata della catena appenninica continentale.
  • La Majella è un compatto massiccio calcareo situato a SE del Gran Sasso. La vetta più elevata è il Monte Amaro (2795 m), la seconda vetta più elevata dell'Appennino continentale.
  • I Monti Reatini si trovano nel settone NO dell'Appennino Abruzzese e fanno da sfondo alla città di Rieti. La vetta più elevata è il Monte Terminillo (2218 m).
  • Il Gruppo Monte Calvo - Giano - Nuria è un settore montuoso situato tra i Monti Reatini e il Gran Sasso caratterizzato da massicci compatti di rocce calcaree e altopiani carsici. La vetta più elevata è il Monte Calvo (1901 m).
  • La catena Sirente-Velino è situata tra L'Aquila e la Piana del Fucino, con vette calcaree e altopiani. La vetta più elevata è il Monte Velino (2481 m).
  • I Monti della Marsica sono situati nel settore meridionale nella zona della Marsica, con vette articolate calcaree. La vetta più elevata è il Monte Greco (2283 m).
  • I Monti Carseolani si trovano nel settore occidentale al confine col Lazio nella zona del Cicolano. La vetta più elevata è il Monte Navegna (1506 m).
  • La fascia pedemontana nella zona adriatica, con rilievi collinari che si elevano fino alla base dei massicci dei Monti della Laga, del Gran Sasso e della Majella.

Escursioni Massiccio del Gran Sasso

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